Critica Sociale - anno XXX - n. 5 - 1-15 marzo 1920

68 CRITICA SOCIALE convoca il Gruppo P~rlamenlare Soc'ialista in Ro– ma, nella Camera dei deputali, nei giorni 3; 4, 5. del marzo prossimo; e designa fin,d'or.a, per avviare la relativa discus– sione, i relatori pei seguem,ti temi: I. Politica interna~ionale e disarmo: (Nome dia stabilirsi). - 2. Politica finanziaria e dei consumi (id.). - 3. Politica del lavo·ro e del/a ric0stituzione economica: .a) Bonifiche e questione agrari,1 (id.); b) Questioni operaie (id.); e) Nazionalizzazione, so– cializzazioni (id.); d) Case ed alloggi (id.); e) Assicu– razioni (id); f) Collura po•polare (i<l.). Quest'ordine del giorno è un chiaro ed organico programma d'azione socialista, potr.emmo anz.i dire d'azione mass·imalista, se questo aggettivp non fosse stato usurpato a designare esclusivamente un me– todo di propaganda che -rinnega ogni forma d'azio– ne concreta, concludent,e, costruttiva e potesse per– tanto assumersi a signi.fkar,e lo-sforzo fecondo, fat– tivo, di pl'eparaire e affrettare la fine di questo- tl'i~ sto e Larlat:'.> regime borghese e l'avvento di quell'or– dine, che è fine specifico e programma massimo del nostro Partito. Quest' ordine del giorno espr.ime, infatti, ·il pr.o– posito e indi.ca la via, non di conquistare -qualche tenue miglioramento nelle condizioni deHa classe lavoratrice, nè soltanto di restringere i limiti dell'ar– bitrio padronale' allargando i Joimitidel di-ritto ope– raio. C'è qualcosa di più: c'è l'affermazione, tra– dotta in atto, che jl diritto sin qui ricono.sciutò a•l singolo deve cede-re di fronte aJ diritto della collet– tività, O\hesia contrasto fra loro; c'è la volontà, di instaurare, con la forza delle organizzazioni operaie e della loro coscienza socialista, il primo nucleo della socie'l.!1nuova, il cui progrediente.1;,viluppo do~ vrà determmare e affrettare lo sgr-étolamento çlella società· in cui viviamo e liberarci çlal d,isordine e dalla brutalità del •predominio capitalistico. C'è 'il -latifondo, ancora, in molti luoghi, mal ço,1- tivato o incolto, da strappare aJl'egoismo dei pro– prieta,rl neghittosi, avari, preoccupa:ti solo del loro vantaggio, per convertirlo in feconda distesa di ter– re, fiorenti sotto l'industre attività di cooperative bene organizzate e dirette e convenientemente mu– nite degli strumenti di lavoro -e dei mezzi finan7 ziarl necessari alla loro redentrice in.trap~sa. Ci sono numerose .industrie siderurg,ich e e meta.Jlur- . gichè, parte -dell'industria molit.or.ia,, e tutta l'indu– stri::i z.uocheri,era ed altr.e .industrie destinate a prov– "1ede·r~a bis?gni e.Jementa1ri-eg,enèraH, ,]e,qu~li pos– sono 1mmed1atamente essere sotlra,tte al d::>mmiodei capitalisti, che sfruttano imsieme il la_voro degli, ope– rai e il bi-sogno dei consuma,tor~ e ricaltano lo ·stato e la collettività, minacciando .serrate- e provocando scioperi, per ottenere ogni fac'iiitaz.ione: commis$io– ni d'i l_avoro e facoltà di vendita a prezzi _esagerati, protez.10ne doganaJ.e, facoltà e premi . d1 esporta- z.ione, è così via. . · ~ tutta un'anticipazione di soci,alismo, che pre– para e agevola l'avvento del Socialismo in toto, il quale nasce da quest'azoione trasformatrice assai più presto e meno faticosamente e con assai' minor do– !ore per ·tutti, che non <la una. propaganda verbal-e rntenta solo o quasi ad acuire l'impressione delle a.ntitesi sociali. . E. c'è anche ,la preparazione dell'elemento umano che dovrà essere coscienza e volontà autonoma e illuminata, non più strumento obbediente e pas siv::> delJ-a vqlonlà altrui o di una passtane cieca e v.io– 'lenta ='. s_enzadi che il necessario periodo transitol'io della d1ttat~ra proletaria sarà lu~go, inutilmente cruent.o e p:1eno di difficoltà e di inc·ia:mpi, e avrà BibliotecaGino Bianeo uno sperpero d.i energi-e che un.a più ~ire.tta P .repa – razione di cose e di uomini potrebbe rnvece r: 1.sp· ar- miare. . Al prograrruria propòst.o da,l Turali ha_fat~o oppo– •Sizionc il Bombacci; e. il Comitato d1rett1vo del G. P. S., che pure aveva ammesso, due gior_ni p~i– ma, che anche I.a proposta di legge sul d1vor~10 rientra nel quadro dell'attività parlamentar~ socia– lista, si è subito mostrai.o incline, in magg1:>ranz.a, a seguire le idee del ,Bornbaicc-i. : La :0.irezione del Partito,. •lf1 cu,_ide~ibera è stata poi aqc olta anch e dal Direttorio pàrlamentare, ha dato un giudiz.io meno monosiJlabic::>: ha ammesso, con J:cparole del Serrati, eh~ spe~ti ai deputati so– cia,listi il còmpito di far opera anche costruttiva, e pe1-ciò di studiare problemi concreti e prop:wne so– luzioni : ma con l'intento, come h:aisoggiunto il Gen– nari, di dimo$1'rar-e·che tali :soluzioni non son:>•pos– sibili se non in negi,me,. ,soc,ia.Ji,sta.E cioè un conore– tismo diretto allo scop0 di n::>nconcr-etare nµlla, una rinui12ia antici12ata, premeditata, a compi,e,re qual– -si.asi opera, <li prepara1,ionc reale e di, pr,ogressiva attuaz.io, 1ìe. . ,. . , . 1 , , , , , C he tra aspi-razioni socialist,e e società bor~hcse sia un'antitesi fondamentale e -insanabile nessuno di noi nega: siamo socia.listi per questo. Ma l'anti:. -t_esinoi co'n:cepi.amo nel s·enso che· ogni volta che il principio socialista riesce ad afferma•rsi in 'un fatto, in una sanzione giuridi-ca, in una istituzione, è un nuovo passo del mondo. borghese verso la sua ro– vina-, anz.i è· la morte di una parte di esso. E pos– siamo,anche riten.ere possibile, per ipo~si, che que– sta .soci 1 eità borg-hese, pur con tutta la cr1si che la vi,e– ne dissolvendo in,esorabilmèntc e rapidamente, •rie– $Ca ad oppor-re u na resisLeni.a ten ace aJlo .sforzo di penetrazione e di trasforma.zio.ne sociaJista; ma sa– fanno i fatti' che .segneranno i t ermini della fotta, se alla sua azione il Pa,rtito ,si sia accinto col pro– posito di compierla e di riuscire. Lo stesso ·intento petlagog.ico reck1mat0 dai mas– simalisti si raggi-unge, più facilmente :-- come ·av– v,erte più oltre anche lo Zibor.di - quando sull'a– zione nostra non gravi il St>spetto che si sia vo– lµto compierla con metodo taJ,e che essa -non po·tes– se, ne-cessariameznte, raggiungere a·kun risultato. E di un'altra cosa va tenuto conto. Ciò che la presente crisi dissolve e minaccia di' rovina rron è solo l'assetto- boro-hese, ma sono aspetti', ·funzioni, esigenze di vita èollettiva, necessari in ogni regime. In un paese che non produce grano sufficiente a:i suoi bisogni, che ha poco ferro, e ha bi-sogno ·.di far venire dal!',estero tutto iI cotone, moltissima la– na, molto lino, p,er le sue industrie tessili, e mqlt'al– t-ra n:iateria priina per og;11ialtra categori11, di·, in– dustrLe, e ha scarsa manna mercantile e non ha carbone; ih siffatto paese la neoessi·tà di qrrestare questo processo di _dissoluz.ione onde sta per e.ssere travolto tutto ,!'apparato che provvede aJle necessità più urgenti deHa vita, e tfr iniz.iare lo sfo:rz.o di ri- · costruzione e di intens-i'ficaz.ione deU:eforze prodiutrt.i– ·ve è di una evidenza palmare, che si impone anche a chi, non. vuol vedere. , · . Per.chè questo sforzo non serva a dare nuov.i pun– te.Jli al dominio del éap1tale, appunto per ciò noi mì– rjamo a compiere opera di socializzazione progres– siva. Ma quello ~orzo è necessario, improrog~bi,le; e tale deve ap'paNre ,sopra tutto a chi pon'e tutta la sua fede e la sua aspettazione Rell'o slforzo riv~lù- iionario èlella dittatura proleta,ria. . 1 · Una rivòluiionè che, •in un paesé còme· il· nostro, debba', oltrech'è vincere le solil.è resfatenze diel veè– c~io reg}me, rici>struire a:b i_m~, o quasi_; un orga- - msmo d1 pr.oduz10ne andato m 1sfaeelo, -senza avere riserve per pro\rv,edere a.i _più urgeJ;1ti bisog11i, è

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