Critica Sociale - anno XXX - n. 5 - 1-15 marzo 1920

80 CRITICA SOCIALE aveni,, per il gigantesco afflusso di f~restier~, M~1:1nto u,n cospicuo -sviluppo industriale. Gli operai ed1h ed affini vi trovavano abbonda:nti mezzi d'esis,tenza; Jiei r)storanti e negli Qlberghi erano im.pieg~,te ~igl_iai~ di don,ne. Mercè la potenza delle orga,mzzaz10Il! d1 clas,se, i salari e gli stip,en,dt 111ell'AltoAçlige erano i, più elevati di t.utta la iprov~n,ci~- • ,· . . : Scoppiata la guerra con, •IHah,a,, 1 ~H,o Ad~ge_d1ven• ne terri•Lorio di Tetrovie. L'.affiuss,odei forestieri ce~sò, ,!'industria fu strangolata, tutto il benessere, di col.po , spompairve. Poi. a -comp'leta,re_ il. te~ribi)e qua dro, si a,g.giunisero ,le .as,pre ·pe11secuzi0-Ill ?I c •m ebb e ..a ~o.f– frire l,a parte H,aHa,nadella: popol:az1one dal.la gmshz1:a dei -carnefici absburghesi (seilens ll er Ha bsburgi– schen H.enkerjusliz). Finita, la guerra., fa popolazione tedes,ca confi<lò nel diri•tto di autodecisione promes– sole da Wilson e doi democratici italiani (Bi,ssol,ati). E in•vece si ,accordò ai lavomtori deU'Alto Adige solo H diritto ,di decidere in qual imodo volesser·o mori·re di fa;me. Da nes.suna .parte si fece anche solo un ten– tativo .per f.acililare loro il passaiggio' alle ,nuove con– dizioni di vita. I s.alari mensUi furono •pagati in co– rone, ,che· poi veni van.o oombinile in lire Hialiane .con la perdita .del ·50 °/ •. m,entre essi ,dovevano pagaTe le derr.aite alimenta:ri in lire o al corso di cambio dellia lira. · . Quando poi il nuovo Govern,o si decise :aid agire, pubblicò un 'or.di.nianza che concedeva ai proprietall'i di case, perc-hè non, soffrissero akun, danno, di esi– gere in pag.aimçnto un, numer-o di lire eguale a quel.Jo delle corone -che -riscoteva,n.o prima. I p.aiclroni Ii.on se lo fecero dir.e due volte. Anche i più accesi naziona– listi tedes-chi non consider orono al · disotto <lella loro dignità il ri,cevere denaro ila:li.ainoiil1 vecedi ·austriaco, , poichè qu el,lo si quotava ,a corsi p iù. alti. Ne s eguì un rincaro del.le .pigioni, che. fu in media del 150 p.er cento. E poichè .J.a, fortuna dei padroni di oaisa non ·1:aiscia:va dormire .gli altri ,c,api'La:listi, tutto il rimas nente ri;noorò in proporzione. I .prezzi dei generi di prim:a necessità saJirono vertiginosamente. I salari degJi operai, viceversa, sono rim~ti, sup– pergiù, •aU Jive.Jlodi un anno fa. È questa unra differen– za essenziale fr,a J'Al,to Adige e il resto <lei regno d'I- 1:aJia,. L<t .p,aga omri,a dei mur;1l ori è di L. 1-1-,20, quella d'ei rn.ain,ovaJiè -di 80 -cent., quell.ai ,dei fabbri,· falegnami, tintori; <li L. 1.50; ment ré a Tr ent o è p eor i m:ain.ovà,li di l,40,· per gli .altri• 2 .Jire. Le &a.r.te ,J,a– va.ndaie, stiratrici devono -steni.,a,rela vita co n sal ari di L. 2,80-3,50 ,per gioT.na-te di ,lavoro :di nove o dieci ore. La disoccup.a:zione -cresce continuiameriite. Centi– nai-a di fmnigJie 1ascirunroMer,ano, fra ,cui molo te anche di Il3Jli3Jlli,che da 15 o 20 anni vi dimorava.no . La condizione· desolante di ques te m36Se op eraie è .aincora <lisc·rel:a in confronto .con ,queHa delle vedove e •degli orfani di ,guerra, che sono se:m:plicemenrte ab-. baindornati allia morte ,per. tpedia. ,Gol·1° .sett,erribre 1.919 venne a·-loro .tutti tolta ,].a sovvenzione, e· furono mes,si in nota per un,a,futuTa pensione. D-opo sei mesi, questi sverni.urati, toonne qualche caso 'iso1ato, :non hanno, per I.a lentezza,. della burocrazia., ancora ricevuto un ' centesimo. · Felici coloro che hanno ancora <lei mobili da ven– dere! Pe-r non morire di fame, q uelle d eboli donne e quei f.anciul,li denutriti si sobbar ,ca.no, aoohe se ma- 1.ati, ai più duri ·],avori. . Questo è, con,clude Kommunismus; il quadro della miseria in cui .si dibatte ,l'Alto Adige. Poichè l'u1,1ica fonte di guadagno, il concorso di forestieri, è i•na~ ridila ·per. anni, lo stato pre.sente è .senza speran,za di migliorameruto. Tanto più degno di lode è il Partito Socialista i,ooli,ano. la cui Sezione Trentina ,si occupa. con ogni ·,mezzo di quei misero,bili. Solo l'attività <li q,uei nos-tri compagni varrà, forse, ,a salv·are tante creature umiane. AriGELOTREVES. Giris'eppè 'Màzzlni, fu massone P · I Gesuiti, credendo di denigràre il ·grande Agita– tore genovese, lo definirono maissorie; e mol;ti ma-sso– ni, d'àltra -pairte; ,a scopo di p-rosèlitismo e per· far– sene un vanto, dichiarano il Mazzini frateHo ·masso– ne, regòlarmehte affil,iato ad una: Loggia. , I BibliotecaGino Bianco S'occupa della .questione un ih,te-ress,ante opusc_olo del Di Rubba (l), il quaile, ·ai ,chi,arire i t:e.rmini, co– mi'ncia •da.I presenta'i'e una felice sintesi <leiJle due sètte. La Massoneria, impqrfata in lta,lia, da ru-istocr.a.Jici • in~Iesi nell~. prima metà del· secolo xyrn, pe•11duto. il suo, car-aHere ·protestante e · filantrop1co, ia.S1Suroendo forme teatrali e ciarlatanesche, •Si e-ro .assisa., serva gallonata, alla b ase -de'ì troni. Sotto Napoleone, che, per meglio tene ;r.la d'occ;hio, vi aveva f.a.Uo is,crivere i suoi fraJteJ.lie i -s uoi gerieraiJi, .scese ia forme .stoma– chevoli di oadu'lazione. Ne) solo Na,poléfap,o m,antç,nne un contegno men.o festaiolo ·e se·rvile, -rivel,andosi -cen- . tro ,propulsore di tutti i moti liberaili rivoluzionari. Sotto la Restaur.azione, ·la Massoneria diè provai di una ba:ssezro nauseante, e nel periodo settario ,d,a:l'15 •rul '31 o si d isperse o fece b_en.ipoco, essenìdosi la parte mi-gliore di es.sa fusa e con,fqsa con l,a CarbO!Ileria. La Ca,-b oneria, 9riginaoo · forse dal1la \Mas,soneria, impor.tata in Italia ,dall'es!)rcito francese, avev,a, sapu– to meglio conn.atur.arsi ,col nostro ambiente mora,Ie e -politico, FUI),a Carboneria,, non, 1a Mais.soneria,, che agitò l,à bandie-rn della riscossa e prOIID.osseneH,a pe– ni-sola i pri-rrii moti insurr_eziona 1 Ii. Giuseppe Maz:?ini, ·bert,chè rifug,gisse. istLn1Livamente da· ogini tir.anni-de .gerarchica,, si ella isoritto nel 1827 ,alla ,Cairboneria, ,non vedendo .a.iperta a,Jtra vi.a,alla, sua anima impaziente _d'azione. ,Ma, fi,n,<la pri,ncipio, non potè ,prendere ,sul .serfo l 'istitu zione carbornara, ehe <:U-sse: « va.~to e potente c :or.po, ma sen,z,a catpo; asso- . « ci;a;zion-e,alfa ·qurulil non erano m,a!),ca;tegenero~e in- « tenzi.oni, i;na i-dee, esse-nrdo p'riva•, non· del senltimeli:- « to nazionaJe ma di scieni,a, e l9gioo, .per ridurlo in «.atto», Sfiduciaito, us-cJ ,dai)lll!,Ca,rbonerj,a, per accen– dere il stl!cro fuoco deH.a,sua Giovane 1/alia, M~ Giuseppe. Mazzini, afllermai e documenta il De Ruhba, massone n ,on 'fu m ai: ebbe bensì continui cor– diiafi -r.a•pporti con quai.si tutti i capi del,Ia· M~soneria iba,lia nai - · Lemm i, Saffi , Campanella, Niathan, Fra~ ·polli, e.cc . - ma, i~ipendentemente ,dalla. -loro ·parli– col.ar e man iera di vedere i J:>•roblemi~oHtici•e soci.ali: La l\fossoneria itwl'i:ama,SJpeciè' vi Gran/de Oriente di Pialerroo,, i:we!)do ,abbraiccì-ato i:n gran :parte le idee 1 mazz\niane e seguito (non diretto) il moto rivoluzio– ri,ario ,politico e religioso,eapilaillJato àa: Mazzini, cre– dette di trovare .. i.n lui il s.u-or 1m.a.,ssimo espon.ente, ri: tenendolo come suo duce _spiritua,le, ideaile, Se Mazzini ·fo ma.ssòne, dove, ,pel'cJ;iè, q,uianido fù iniz.iato neilla .Massoneriia? Nessuno Jo sa dire! Di più, Mazzini •ste sso; ch· e -del suo pensiero e dèlla·sua azio– ne politica nien.tè tenne mai naisco,~to, non avrebbe mancato di far.cen e· un accenno, non avrebbe, inve– ,ce, m<?sso :all:ai)\fossoneria ~perto rimprovero per itl suo procedçre lento e indeciso, .per .la sua azione in– f.ruttuos,a, ,per il .suo vuoit.6.simhoilismo, per le' sù'e fa.rse indegne,. per le sue ·vie ob-lique.' ·. · . · li Marzzi:ni vol,Ie, i-11modo assoluto, separare da,l· guazzabuglio massonico l' i,dea repubblioona, e ad ogni iniziafo del1a, Giovane Italia impose il'·siura:rnen– to -d i non a ,ppairtl)nere ad altre associazioni. Lo stes.so Na1th:àn neJ.lh sua confere,nza de•! 26 màr– zo 1 917 ~·l t:ea-tr.oEarl@ Felice di Genova, di•clii,arò: « Nè militò l'apostolo nostro so'tlo l'insegn~ del Gran– « d'e Architetto dell'Unive,-so. Per breve•tempo in Car,– « boneria, nella Massoneria non volle niai entrare», . Lo s1.E)sso :si,rivela ben, .chi/airod.aHe varie letter~ del Mazzini a, Federico Càqii)!>anell.a.i. · · , · M,àzzini reputaiva J. a:,M,a-ssoner jauna società segrera, t~ansi•baria/ un ,c~rp~ invecchia.to de~tina-to_ e, scompa– ·nre; la Massoneria, mvece, crede va -di avere una mis– si-0i:Ieeterna. H ~<ivi-rbento m;i.z:tinià-!IÒera :aiperto; H .Jento movirllen,to maSS;onico era il ris ultato di uri.cupo settarismo. Ma~zirli guair(lò sicuro ~er.so la' r'epQbbli– ca; 1a· Màssoneri,a si ostinò a riman ere prostrala di– nanzi a,lliamònaìr'-éhia. T. S. (1) Giu•,pJI• .llazsini cohtro la Mà,sonerlo. _: Stai>iliinento tipÒ– grafico Il Progr•uo, S. Jilaria Òap~a Veter'e, 19io: .Hilan~, 4/3-1900- Coop. Gral!oa d•ll OpeW. Via-Spal-taco, 6. il I

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