Critica Sociale - XXVIII - n. 14 - 16-31 luglio 1918

,., 162 CRITICA'soci'~i,,E con l'organizzazione scientificà. Questa troverebbe la– sua base nei seguenti _quattro ,principi: . . 1° trovare per og111elemento del layoro le. r~gole, le leggi e le formule che devono regolarlo, sostituen– do gff antichi metodi empirici; 2° specializzare e 'f<?rmare l_'oper_aio, con,, l_'aiut? di ricerche fisiologiche, mvece d1 las~rarlo sceghere il propr:io mestiere; · .· - . · . ·3° seguire da vicino·-ogni_uo~o, _per -assic~rarsi che il lavoro. sia fatto secondo 1 _prmc1pi .esposti; , 40 divid~re. in parti eguali la responsabilit~ e il còmpito fra Direzione e operaio, incaricanè_lo· la _Dire– zione di- tutto ciò· che oltrepassa· la competenza del- 1 'opera_io. È pertantd )a Dire-:ione che deve (<'prepa~ ral'e· >> ti programma dr esecuz10ne del lavoro, smo a1 più minuti particolari. "- ·ue lcmento · più importante de~. metodo scientifi~o, r.he dal Taylor prende nome, è I 1d~a dell~ « qu_antità fissa del lavoro >J (/6.che). Il « còmpito.)) · d1 og111ope– raio è p,repa:vato e tracciat0 in,tieramentè a. cura della Dirt=:zione ed ogni uomo riceve istruzioni scritte, ·e compl~t!' in ogni particolare, di quanto egli deve fare, del mo·dd' come ·qeve fa-re ·e del, tempo ·st11ettamente, necessario. ,,. · · · Tutte le volte .che l'operaio ,riesce a cqmpiere il Iav0:r6, prestabilito· n,el tempo fissato,, egli riceve ~n - aumento· di paga dal 30 al 100 per cento del suo salan,o• ordinario. ' . · Questi « c.òmpiti >> sono preparati in modo che la loro esecuzione esiga l!n lavoro coscienz10so ed accu– rato, -eseguito ad· una veloc\tà: tale da evitàre all 'ope~ • raio un danno alla sua,-salute, anche nel ·volgere d1 molti anni. · 1 ·'L'organillzaz1one scientifica 'consiste in buona -~ar_t~– nel preparare ed eseguire in un tempo fissato si?11h « còmpiti }), avvertepdo, 1 che )'espressione <( ~òmpito >> ha un signific!).to. assoluhtmente ·analogo a· quello co– rn,tmerrientè annesso nelle stuole. IV .. - Alcuni ·esempi forniranno un 'idea concreta dell 'ap-. pÌicaziohè di tali ordini di consi~er.~zjonì. CARiéoE SCARICO DI PESI.;-- Al prmc1p10 della guerra Isp;mo-Americana, 75 uon_1inierano ad~etti, ~elle ac~ ciaierie. Bethleµem, al carico e allp scarico sm vago111 dei <! li~gqtti)) (blocchi) di l[~is~. '' ' ., ' __È 1_1 t,1po_<!elav_oro.semphc1?s1rnq. 0(5111 uomo mano: vrava l2 1/2 tonn~llate dì ghisa al· giorno. Fra tuht1 .gli' uomi~i nè vénne scelto uno. robusto; di men~e ot– tusa. Egli aveva guadagnato smo ~llora franch~ 5,_75 al giorno: gliene vennero promessi 9,25 se eg_l~rm– soiva -a- caricare. 47',5 tonnellate• e. se acconsentiva a . fare. senza discussioni ciò, çhe gli avrebbe suggerito un istruttore. . . Discorso· .brutale in èo,rrispondenza ad una mente limitatissima. , ' · L,'Òp~raio , sèguì l'incarico, muovendosi quando ne •ric·eveva 'l'ordine, sedendo pure -all'orcl!ine,.. affer, rando il ·peso it1 mod0 determinpto, muoven<losi r~pi– damentè al ritorno, lentamente e con velocità -deter– -rninat-a·sotto- il ·carico, Gli elementi regolatori ~i tal~ attività ~rano stati desunti da ric~rche fisiologiche ,.d1.· laboratori sperimentali .. H erpnometro è lo strumento essenziale di tali esperienze. La legge che regola la fatica causata da un operaio in lavori di fa~èhinaggio mostra che non è possibile per l'operaio esser:e cari.– -cato al di là ·di una· porzione definita della giornata.·· Con clei lingotti da 45 kg:• cadauno l'o pera io non,può essere caricato che durante il 43 .% d.el suo: tei;r;q,io; · · con -lingotti da 22 kg .. egJi ·puè ,esser.e c arica to del 58 %; · il restante deve restare ìnattivo. Tale è la cortdizione · del· massimo.·rendimento. ·. · , J)operaio delfa Bethlehem lasciato a sè, per avidità · .di _,guada,gno_,si sarebbe estenuato·. Scelto· fra q1:1e1H di mente pesante ed· ottusa, guidato miìiiuzi0samen1te, ' · è,gli·copipl ,il -lavoro richiestogli. Con- gli .stes~i criteri_ ·ven:n·ero:scelti -altri operai. cosi che la squadr a v enne :rid0tta "a ·pochi ,individ,ui. µ.Ji r iç.adqtti v.ew ;1~ro ,a.di – ·.bi,ti a mestierii più cqnfaçenti al)e I.oro . at.tiittt rlini 1• LAVORÒ ALLAPAt.A:- Ricerch e ana,:Ì<iigl:r{l permise!l'o di d~te,rminare. che .il cari.co , rnassi ino ·di 6 gni pala non doveva superare· i · kg. -IO 1 /4.-Ne ,segul.ch ;e, d.oven– dosi ·« paleggìa·re » matei:iali di péso .specjlfi c0. diverso, gli operai furono munitJ, di pale di dimensione dive:rs·a . ~ s·ibli0teGà Gino. Bì~rico a seconda del materiale .. Ven'nero studiati' del p;ui_: il tempò necessario per immergere fa pala in corri– spondenza allil sMa forma, \'influenza, della natùra del suolo, il tempo _necessari@ per lanciare il ma– t~riale orizzontalmente o verticalmente, combi– nando questi due sforzi secondo il massimo reridi– Il!en~o. -~ còn tali studi, fornen?o ad ogni uomp istru– z10m scntte e la conoscenza e sicu11ezza immediata del guad-agno oonsegu\to, i 500 braccianti dell'a -Betn!ehem ' venno ric;l_otti ~ 140, e.-il loro salario passò da 5,75 a, franchi 9,40. • ·. • LAVORIDA MUJ.!ATORE. - Un'analisi interessante dei movimenti del muratore- permise di eliminare i movi- . menti inutili e leniti. Vennero determinate le p0sizioni rispettive piili convenienti dei piedi del mutatore, del– la vasca per la malta, dei ·mattoni. Le impalcature da lavoro vennero studiate in modo da evitare i successivi abbassamenti e raddrizzamenti del corpo umano. La «malta» resa più liquida, per evita~e di dover•-hat– tere i mattoni col martello;' i matton,i. scelti p,reveni– .tiyarpente e orientati convenientemente. In tal modo ··1 18 mo:vimenti elementari 'del m'uratore, vennero ri– ddtti a, cinque e, in quafohe caso; a -dlue!• IJ, ìri-sultato .. fu quello di quaclruplica:re, ·<!Ju·a•si, la prd~hnione: 1, ·• " VERIFICA DELLE'SFERE DABICICLE'l'TA. - È un@-dei casi - i,~ cJui.la 'selez,ione scientifica' dell '0p_era-io ha ra Ìnag- ~ g10re irn.po_rtanza. _ . , . . ·. In. una .fabbrica americana 120 ragazze. erano adi• bite· a tale verfica con orario di ore 12 1/i. Trlittasi di rjlevare con granae prontezza difetti cl'i genere di- . verso. Appf,\rve subito la necessità d·i•,ridurre l'orario di lavoro a 8 ore. Nel laboratorio di fisiologfa ven– nero determinate le « equazioni personali }) delle di– verse. operaie, venne cioè studiàta la rapidi-tà.,della • facoltà di percezi◊-n~ e delle azioni riflesse.· Gli indi– viclui che hanno debole equazi0ne persona,Je/ oi0è la mag1;1:iorer~P.ì?Hà .di_ ·percezione, erano i più .adatti per 11lavoro d1 cm s1 trattava. · ·· · ' .L_aselezione era così stabilita. Si aggiunsero delle con.tro-v,erificatr'ici ~, cònl'aiuto del cronometro,'. v,en– ne stabil1to elie i,I maggi0r. rendimento eorris,p0nde,va ad· ùn 1 orario cii 8 ore, interrompendo ad 0gni ora· iif lavoro con dieci minuti di riposo e di' svago assol'uto· e obbligato•rio. .. Naturalmente, a que~ti màgg1ori Fendimehti,. r.isul- • tm.rU da)l 'esecMzione <lii una quanti:~, di 1a·vo1iopresta– bi_lita, corrisponde un maggior salario, che il Taylor afferma dover superare di non oltr.e il :60' % il salario medio, per evitare èhé il lavoro diventi irrègolare e gli operai diventino' stravaganti e d,issipatori; L'j,nterve~to ,di una Direzi@ne lifotait,a-di cwgn,iziorni scientifiìche diventa ;rnèhe più ineeessaria, passando a lav ori c omJ,>'licatidi meccanica. 'iI'roppo lungo sarebbe· se ~ui.re il Taylgr in tale· es.arne. Lo studio delle leggi ch e r.e golano,' il layoro alle macchine-.ulensili -costò 750,000 franchi, richi'ésE), '•I!l)\' sprec0 dii ·40(i) tonnellate di ferro e acciaio e 'ass0J'bì la mèhte del'll''esp.eri'n:renta– tore l:iurante 26 anni. Ne rrsuHatcHl'o"·f'oràWil)e fl:ìiatélnar 'tiche con undi·ci variabili e di fonma compHcà:ta, la cui soluzione .potrebbe essere affidata. s.010 a .materna- e? tici ài abil•ità .Stlperiore. · . · ~ , · li Taylor riusei pertanto a· eosti:,u4;:i\e ·speeià,.J,i « ~e– ~go)i a c'a.Jaolo » . per la .rapida ·~oluzione di ,tali com-' p1é...'.~si pr,obl·emi. ' · - / , . V. Si pl!l() cqncl;uclerè che similli 'risultabi soqo cl0vut1 pri:Rcip8!11mJ~ntre:. , _. . g. . 'l O s0stib.iendo una. scienza al· giuclizio _indiviclu-ale' • dell'operaio;• . · . · 2° aHa _scelfa ~ aria forn;iazione scientitìèl;l di' que– sto operaio,• che è studiato, addestrato e, pe11c 0si' d' i:re, sperimen,.ta,to; ciò c he ghi, impedisce di ,seegl 1ie.re da s0lo, a caso, J.a s.ua via; ' · , t · .. 3° alla c0op èrazi one inti'.rna della DiFezi@ne e del- l'operaio, di guisa che essi lav@rino assieme iin confor– 'mifà '.a'i. Yeg.gi · ,r:;cientificl'ie, oiò . che e~ita dt laseia,11e :'ac;lft>.gi;i,i uçim0,la s9~Qzi9ne <H 0g·i;i,iW,rc;')lolema ... , •. · · . ,, ' : ~ .. · ' f · · ! r . Una organizzazione si,mBe ,delle offiei,ne richiede una moltiplicazione· degli ist11µ_ttori. Il aapo, tecnico, che nell 'a~tuale. 0Fganiz:baz-ione·pTo<iluttiva de:Ve ·pensaFe a t,ut-t:_o, _è sostituito cia ·warè0èhli 'téc111iai,~eiarsèù'ri@, dei

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