Critica Sociale - XXVIII - n. 14 - 16-31 luglio 1918

168 CRITICA SOCIALE Si narra che il patronato scolastico sia sorto sul ·l'approvazione della Deputazione scolastica. Cosi i tamburo nei campi insanguinati di Sédan con gli contratti di acquisto e di alienazione di beni immobili ; avanzi della gestione' del rancio di un plotone di sol- l'accettazipne e il rifiuto di lasciti o doni; le locazioni dati del terzo Napoleone, o, prima ancora, da un Co- e conduzioni per un termine maggiore dei 9 anni e, mitato costituito nel 1848 da alcuni modesti militi della in genere, tutti quegli atti per i quali anche alle Opere guardia nazionale, per aiutare i fanciulli poveri di un Pie è fatto obbligo dell '-approvaz.ione della Commis~ quartiere di Parigi. . sione P!O".incial,e di, beneficenza e assiste~za pubblica. In Francia oggi le Casse scolastiche (che hanno gli Ulteriori frem ali Opera del patronato·, troviamo agli stessi fini dei patronati) superano le 16 mila; con una art. 10 e 11, che prevedono· 'lo scioglimento del Con– entrata annua di oltre 5 milioni e mezzo, prO'Vento siglio di amministrazione per Decreto Reale, sentito di sovvenzioni municipali e di sottoscrizioni volontarie, il parere del Consiglio scolastico, e la nomina di un e il solo dipartimento della Senna annovera oltre 90 di Commissari9 Regio per la gestione temporanea del tali Casse scolastiche, con un milione e mezzo di en- patronato disciolto, gestione che dura di re~ola tre tra1e. mesi prorogabili a sei. - Questo come sanz10ne ul- E una gentile costumanza svizzera, piena di una si- tima nei casi di grave irr-egolarità della gestione. gnificante poesia, consiglia agli sposi una simbolica La superiore vigilanza dei patronati della provincia offerta' votiva alle Casse scolastiche (che pure fiori- è demandata al Provveditore (art. ·12). scono in quel virtuoso paese) come a santificazione e Il c'apo 2° del regolamento stabilisce norme precise benedizione della loro nuzialità. circa il patrimonio e la contabilità del patronato; il Alla nobile e generosa città di Pavia spetta prima- cui esercizio a·nnuale coincide con l'anno solare. mente in Italia il vanto della costituzione, nel 1884, Questa legge ha il merito di avere almeno tentato di un patronato scolastico, dovuto alla geniale ini- di rimediare a questo grave inconveniente: che i pa– ziativa del prof. Ferdinando Agabiti, allora direttore tronati fiorivano dove meno se ne sentiva il bisogno, di quelle scuole. Maggior for~una ebbe poi a Roma per esempio, nelle gnandi città, rimanendone affatto nel. 1892 analoga iniziativa del cav. Di Donato. privi gli_ ambienti rurali, dove più erano necessaiir. Ma il primo accenno lefislativo ai patronati tro- Eppure è mortificante dover confessare che ancora viamo nel Regolamento per l'istruzione· elementare oggi (1918), quando' tutti i patronati dovrebbero fun– del 1888 (16 febbraio, n, 5292: art. 34), che dice do- zionare a norma di legge, noi ne vediamo moltissimi versi promuovere l'istituzione di un patronato fra le languire, mentre molte istituzioni autonome, già fio– persone più ragguardevoli, per eccitare i· fanciulli a renti, ricevono dal Governo cospicui sussidi, di gran iscriversi alla scuola e a frequ~ntarla assiduamente e lunga superiori al modesto, fr,azionato sussidio riser– per ottenere dal Comune, dalla Congregazione di Ca- vato ai patronati. çiò dolorosamente constatava in •qno rità e dalla cjttadinanza, a favore dei più poveri, qual-· de' suoi ultimi fascicoli- la Rivista Il Patronato Sco– che aiuto in vesti, oggetti scolastici, ecc. I succéssivi lastico - che si stampò, a Legnago nel 1915. - E non regolamenti e la legge del 1904, vennero via via elabo- è del pari senza significato che anche questa pubbli– rando i principi dell'assistenza scolastica, principi i cazione abbia dovuto cessare con la fine dell'anno che quali trovarono la loro più alta affermazione e la loro l'ha vista sorgere, come non è senza rilievo che ottime sintesi nella legge del 4 giugno 1911, n. 487. circolari diramate dal Ministero dell'Istruzione in ar- gomento siano rimaste, o-quasi, lettera morta. La legge del 1911.. Il ciclone della guerra, che ha travolto tutto ~on sè, Questa legge ha disposto che sia istituito in ogni" , non deve essere estraneo a q_uesta atrofia che ha para– Comune il patronato scolastico come ente morale ri- ·Uzzato in sul nascere una i-stitµzione cosi ·provvida. Ma conosciuto e amministrato e ordinato nei modi voluti il fenomeno sconsolante si deve pure in parte attri– da essa. Il patronato può essere diviso in frazioni buire alla inerzia, se non proprio al disamore, dei nei diversi quartieri per le città di maggior popol"a- no S t ri contadini..·· · ' zione e adempire ai suoi scòpi coi contributi dei soci, Auguriamo che 'il dopo-guerra inauguri una -novella coi sussidi dello Stato, con le somme stanziate per era di floridezza pe il patronato. l'assistenza· scolastica nei bilanci del Comune, della Provincia e di altre Opere di beneficenza, coi doni e . Una questione sottile. ·1egati, e con altri proventi eventuali. All'assistenza Una questione molto dibattuta e che non si può dire scolastica il patronato deve proyvedere preferibilmente anc~ra risolta, per quanto abbi'.1 çostituito oggetto. di 1 con la istituzione della refezione scolastica, con la con~ med'itato esame da parte dèl Ministero della' Pubb\1ca cessione di sussidi per vesti e calzature, con la distri- Istruzione, oltrecchè del Consiglio di Stato,. è; ~ 0 se buzione di libri, quaderni e altri oggetti scolastici. i patronati scolastici, giuridicamente riconosciuti co– Inoltre la legge prescrive che il patronato debba ve- me istituzioni pubbliche di beneficenza, e, a norll!a nire in aiuto all'istruzione popolare col promuovere della legge in materia fdeI 1890), a,m,ministrati dalle la fondazione di giardini e asili d'infanzia, di biblio- Congregazioni èli Carità o da Coasigli autonomi, eon– teche scolasticne e popolari, di• ricreatori ed educa- servino ancora la' loro natura anohe dopo la legge tori, col diffontlere la mutualità scolastica, coll'isti- del 1911, costituiva dei patronati ; 2°. se vi sia in ciò tuire scuole speciali per l'emigrazione e per altri bi- un ostacolo alla fondazione di altre istituzioni analo- sogni loeali, e con tutti gli altri mezzi ritenuti efficaci, ghe secondo la detta legge 1890 sulle Opere Pie. secondo le condizioni -dei luoghi, a completare l'opera Il Ministro dell'Istruzione ha concluso affermando della scuola (art. 71). che la legge del 19U, avendo avocato a sè tutta !'assi- . La legge (art. 72), designa inoltre l'organo o Con- stenza scolastica, ha preso sotto la sua tutela tutte Je siglio amministrativo del patronato, composto del-· istituzioni intese alla medesima. Il Consiglio di Stato l'assessore della pubblica istruzione, e di altri elementi si è invece limitato a e·sprimere" il voto che, per cri– in rappresentanza de!Consiglio Comunale; - del Di- terio di opportunità e di semplicità di gestione, tutte rettore didattico, e di altri elementi in rappresentanza le Opere di assistenza scolastica spontaneamente si della scuola ; - di delegati delle istituzioni e associa- raccolgano nel patroULlto creato dalla legge del 1911, zioni socie del patronato in numero proporzionale al- mercè anche i buoni offici· delle autorità competenti, • loro contributo per l'assistenza scolastica · '- di dele- · . escludendo però che la legge del 1911 abbia sancito gati dell'assemblea dei soci ; - e finalme~te- di inse- alcun precetto obbligatorio in questo senso. Un per– gnanti elementari eletti dagli insegnanti del Comune. spicuo commen.tat<'>r'e '(i.l. Cavazzuti) (i},istingue, a sua ' ;i Lo. S~atuto. del patronato scolastico, proposto dal volta, le opere di beneficenza in corporali e, spirituali, Cons1gho Comunale, è approvato dalla Delegazione consentendo che le. prime~ continuino a esser regolate governativa, sentito il Consiglio sc9lastico provinciale dalla legge sulle Opere Pie del 1890 e a far capo, al (art. 73). . Ministero deH'Interno, mentre le seconde cadrebbero · Altre norme limitative, a garanzia della serietà. e· · sotto la legge del 1911 e, di conseguenza, sotto l'egida regolarità" della gestione del patronato, trovìamo nel del 'Ministro della Pubblica. Istruzione. · Regolàmento 2 gennaio 1913, n. 604, che elenca,· all'ar- MARIO GENNAlU. ticolo 9, S-li atti più .importanti_ della gestione del pa– tronato, 1 quali devono essere trasmessi entro otto giorni dalla loro data al" Provveditore agli studi per BibliotecaGino Bianco RIGAMONTI GIUSEPPE; gerente responsabile~ Mil&no, 19(1 1918 • C'ooperativa Tipografia Operai , Via Spartaeo, 6.

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