Critica Sociale - anno XXVI - n.12 - 16-30 giugno 1916

I • • I CRITICA SOCIALE 175 venture della n-0str.a guerra, ·co-me assai giu'sta-mente ri,levava or ci-r.a i1 collega Pirolìn,i; credo che la verità fortifichi anche se ferisca, mentre la menzogna, e peg– gio ia:noora I.a reticenz:a, blandisce, bensl, m.a addor– menta ed uccide. Un g'l'Uppo che vuole discute'l'e, Or la Camera m'è testimone che il Gruppo sociali– sta h,a sem,p;re fatto ogni .sforzo per 'ri,chiamarLa a.Ua necessità dell'aperta· discu~si-0ne, ha sempre tentato· di r.avvivrare il oontrollo, p.arl.amentare contro l'abdi– cazione che la Camera stessa ·ne faceva, il che ci valse di essere più d'un.a volta denunciati come gli ostru– zionisti, i cattivi patriotti, g.Ji austriaci. Ci si diceva allora che combattere il Ministero era· combattere la patri.a. Oggi consLatiamo che la situazione è' c9mple– ta-mente .cap-0volta, e saremmo quasi tentati di di– fendere un po' noi questo Ministero," contro cui si .accanisce tanta fretta, tanta furia, ta.nta impazien2Ja di ahb.atterJ.o, quasichè la dii.azione di qup.lche gio,rn6, per pet~rfo giudicar-e e condanniare a 'Tagion veduta con tutte le motivazioni opportune, ponga in peri.colo J.ia sicuTezza del Praese! Or qual'_è •liacagione di un oo-sì rapido mutamento di stile? Onde questo terro,re o disdegno di una di– scussione, pacata, o-biettiva, minuta, e ànche un po' noiosa sé volete, perchè non si .può viver sempre di emozioni e di colpi di scerua come a un ·too.tro, e con– verrebbe por parlare di economi.a, di finanza, di sto– ria, di queilra storia fa quaJie è la ma,estr.a della vita, tanto v,antata .a parole, e tainto rinnegata - povera maestrina! - nella realtà? Ed ir(questo terrore vedo trovarsi d'accordo le Opposizioni e il Governo, il ,q-ua-le par che dica: non fateci soffrire tanto; c'è anche una forma di pietà nell'omicidio .... ·· · SALANDRA; p,residente del Consiglio, ministro del– l'interno. Non di pietà, ma di utilità pubbl,id:1! TURATI. Si.a ·pure di util<ità-pubblica, poich,è, l'o– rnorevole Sraland'ra lo riconosce·; m.a anche nelle es.p,ro– pri.azioni forzate per utilità pubblica V•isono procec dure che è utile, è corretto ,o-sservar,e. Questo consenso, questo .accordo mirabile .tra Op– posizione, e Minist,ero, .oela, in fondo, il segrdo pen– siero nelle duè p.a•rti, .Jasegreta spemnza di poter frar– sel.a a vicenda. È comune il timore della di-scussione p,erchè è comune il convincimento - e, s,econdo• me, fondatissimo - che un,a discussi-one veramente ob– biettiva, e specialmente una discussione retrosp•ettiva -.che sarebbe la vera discussiorÌ,e, pokhè !'.avvenire è in grembo .a Giove, ma il passato è consegn.at.o e<l inciso nel bronzo dei fatti - riuscir,ehbe perkolos.a all'un.a e all'altra parte. llopinwne di divè1·ae .... loggie: "Date anche a noi dei p<Yl'tajogli "I, Tant'è che l'u-nioo ordi~e de-I giorno fin qui p,resen– tato, che tratti un tema genera,Je (non mi· occup-0 del– l'ordine, del giorno Nava e co!J.eghi, che riguarda un tema speci'1,1-issimo), l'unie,o ordine del giorno che– sembri .accennare- ad una oonclusione di questa no– stra discussione, quello ci-oè del!'-OnÒrevole Berenini ·che ra<'..coglie, come fu detto, l'opinione d'i div,erse loggie (Ilarità) .... mi coneggo, volevo dire di diversi settori, non è che la concentrazione nel vuoto del più .assoluto nul'la, e tut.tavi.a ,è parso peri,co,l,osoa tutt\, ,an– che col nulla che contiene, ta•ntochè !'on. Bere-nini ha rinunciato al suo !lvolgimento. Bianco L'ordine del giorno Berenin:i che vorrebbe risus-ci– ta•re quel famoso Ministero nazionale, <li cui ci siamo aHegr.amente occupati in preoeden-ti- discussi,oni, è pr,oprio -lospecchi.o di questa ripugnanza a frare quello che la C.amer.a essenz.i,à.Jmente avreb~ per istituto,- di· fare, stabilire cioè delle direttive per questo e per qualunque altro Minis-te-ro, ed assumerne completa ed aperta La ,résponsabil:ità. · · Quando si dice di .<les,id_erare «'un'azione più vigo– rosa», senza dire in quaJ.e di,rezione, in realtà si dice un non, sen,so; perchè, se_ l'azione attuale fosse cattiva, come sembrano opinare i pr-0, ponen.ti, volerl,a più vigorosa sarebbe auspicare e procurare un danno maggiore; e- quando si v ogliono raocogliere «tutte ],e energie», si dimenti.ca una deIJ.e più semplici leggi di meccanica, quel1a cioè per cui più ener gie- dirette in sen-so contra,ri,o si 1 e.J.idono tra di J.or- o.E che, si– gnifica di ' grazia, ·pari.are .dei « fini supremi del-la guerra ii, s,enz.a accennare a quali si alludt;, fini geo– grafid, e,conomici, doganali, coloniali, mi)itari, ecc.? Questo gergo, nel campo deH:a politica mili.tare e de.JliapoJ.itica es·ter.a, rinnova il celebre, motto, del oan– ,did.ato ridicolo della· commedia, che, i-ntei.-rogato da– gli •el,ettori come si comporterebbe alla Camera ·sopra un problema determirr.ato, rispondeva se·nza La me- . noma' esitanza: je ferai .... mon devoir! M,a questa è I.a caricatura della funzione parlamen– tare; siamo a dirittura ne,J.Jafarsa. E, -se cotesto or– dine _deÌ gio,rno ha un· s,ignifk.ato, esso non può es– ser~ che questo: ·date. anche a noi dei porta.fogli! ,(Commenti). " Politica da ci'l'co ,, a un " Gove1-no d·i sediziòne ,,r Malgrado queste osservazioni -rapidissime, io ben oapisco ,che· non avrò certo Ira forza, di mutare i fatti ed · i fati. Anc he- oggi, come troppo spesso, la Ca– me,r.a.non s.ae, non vuol fal'leche una poJ.itica da circo, un.a politica da pollice verso. Abbattere. o non a·bbat– tere il Mini-stero; questa• è la sol.a guestione, e noi, poveri u-nto•relli, invano tenteremmo• di o,pp,orci. Oggi questo solo pare urgentissimo, che· il Ministero se ne vada,,sen!La pe11dere un so-lo minuto; taJ.e se·mbra, .alo.. meno, !',opinione mutata della nuova Maggioranza, che cominciò a f:ar oapolino l'altro gi,orno discretamente nelli'urn.a collr'imprevisto de.Jle 120 palle, ner,e.... SALANDRA, presidente del Consiglio, ministro del– l'interno. Non contano ni,ente! Ci vuole la votazione nomin:ale! (Commenti). TURATI. A ogni m-0d·o,m:i si consenta di, osservare che· questo mutamento di opinione .appare un tantino tardivo. Se oggi è urg:ente abbattere questo Governo, J.o,era assai p iù qua ndo no-i, soli, lo co·rnbàlte.vamo, mentre non si e.r.an, oancora v.erifiooti quei danni che appunto -la nostra opposizi.one tende-va preventiva– mente .ad evitare•. · Comunque, malgrado queste critiche ~I metodo, è eviden~ che non &i.amo-noi socialisti clie potremo per la seconda volta (.Lap•rima fu aIJ.orquand-0 si ordiva Ira crisi imboscata nei corri,doi, e allora lo salvammo no– stro .m.algr.adol) tentare di gettare• .al•Ministero la fune di salvamento. (Commenti). ·Dop,o .ave•rcombattuto, H Ministero, soli o quasi soE, affrontando il nomignoJ.o di .austriaci e di venduti allo straniero, dopo averlo combattuto p·er la guer-r.a che ha voluto, per !'or.a in cui si è ·deciso a volerla, per il modo come Laconduce, per la politica interna c_o·ncui I '

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