Critica Sociale - anno XXVI - n.12 - 16-30 giugno 1916

CRITICA 'socIALE 171 positori borghesi per non discutere, dove era, per parte dei socialisti, chiarissimo l'obbiettivo; obbli– gare così il Governo come gli oppositori ho,rghesi a discutere, e discutere .della questione essen-ziale: la ,guerra,. Era il corollario di tutta l'a2,ione volta a discutere il Governo ,ed a farlo discutere in piena Camera, non nei oorridoi; alla luce <lel. sole e non all'-0mbra - per La salvezi,a delle prerogative par– lamentari. Vero ·è che all'impegno morale ip,anca– rono ancora gli opposit.ori borghe~i disertando la discussione ·sull'esercizio provviso•ri-o. Già I È diffi– cile costringere altri a discutere, se· non vuole. Si può tuttavia bollare la sua incoerenza, la sua viltà ... , E di ciò si incaricò il Turati col discorso che i let– tori possono vedere più -oltre, 'giudicando se de-Ila bisogna si disimpegnò come dov,ev.a. · Ma intanto, almeno i socialisti parlavan:0, per la bocca del Grazia.dei e del Turati, e qualche spunto di critica sfuggiva pul"e nelle scheletriche dichiara– zioni dell'on. Alessio, dell'-0n. Schanzer. Ma in– tanto almeno Ia crisi si apriva per un voto del Par– lamento. Il Ministero Salandra - il M;jnistero sto~ rico - cadeva un anno dopo la dichiarazi.one di guerra, sotto i colpi di una maggio_rani,a quasi esclu– siva di sinistra. Cadeva : ma -col proposito cr.imin,O•SO di risorgere subito, a dispetto del voto, facendo appello a_lle passi,oni contro il Parlamento·. Segni evidenti : il linguaggio- di certa stampa, il falso annunzio uffi– •ciale di grandi dimostrazioni a Venezia, ad Ascoli, inneggianti al Ministero caduto (e le dimostrazioni o erano inventa-te di sana pianta -0 indegnamente artefatte), l'aggressione a _qualche deputato e l'apo– logia dell'aggr.essi-0ne, un viceministro, il Rosa.di, che pretende umiliare il voto della Camera chia– mandolo in un discorso pubblico una. ridda di in-. teressi, la chiaIIl,flta a Roma dei fascisti del fronte interno, i ,telegrammi circolari ai deputati che non avevano votato per.chè, tanto per avvilire il voto, venissero a dichiarare che se fossero stati presenti alla seduta avr.ebbero votato per il Ministero. Era, senz'altro, la rivolta alla sovranità p.arlamenta11etra– mata dal Governo; in re.laziorie alle nuove circostanze, all'evidente scopo, di im].:)orre la pr.o-, pria risurrezione. Ora ci voleva un gesto, un-0-solo, ma così forte, che rigettasse d'un colpo· ,nel nulla le ·speranze conoopite, E il Gruppo socialista non esitò. L'on. Turati - che il sabato con maravigliosa im– parzialità si era quasi messo tra mezzo al Ministero ed ai suoi frettolosi giusti2-ieri·, chiedendo a costo110 cqe cosa ,dal Ioro punto di vista interventista ,ave– vano da rim pr-0verare al Governo,· se non di àvere ' declinato.le estreme bestialità che essi gli avrebbero cons igliato, e rimproverando loro la vile ferocia del– l'esecuzione seni,a giudizio - l'-on. Turati, il lu– nedl, davanti ai segni palesi della cospirazione l).tten– ta-triee del Parlamento, pronunzi.ava quella requisi– toria travolgente nella più sacr.osanta delle invettiv~, che sigillava sopra il Gov,erno la .pi-etra tombale, e stabiliva perentoriamente, che la sovranità parla– mentaiie era anéhe una volta fatta ·sai-va dai socia– listi Il primo 'no, perchè è un fatto compiuto. Esso chiude un ciclo dell'azione , socialista in Pari.amento, lucido e serrato nella sua coereni,a, come era stato impegnato nel disco-rso Turati alla vigilia della guerra, E stata una grande -0per.a di Croce Rossa 'della libertà, amor-0samente e fervidamente compiuta dal socialismo per strap– pare al rabido fuoco eversor.e della guerra ditt,a- ibHpteoaGino-Bianco 'to·ria quanto era possibile dei diritti della sovra– nità popolare e parlamentare. Ha il proletariato la sensazione. di quest'opera grandiosa nei suoi atteg– ·giamenti modesti? Gi-0va sperarlo. Nella sua grande anima collettiva'. il proletariato che ha l'intuito- del socialismo ha certo compreso, senza che a1tri glie' lo potesse spiegare, che l'ultima lotta parlamentare è .statì:[I squisitamente politica e, nel miglior senso, rivoluzionaria - se per « rivoluzione» non si in– tende clamo11e fazioso e teatrale di vacue vocif~ra– zioni, ma la salvezi,a della libertà, come strumento di attacco e di difesa del proletariato, nella sua eterna lotta di classe - che la guerra non soppri– me, che la guerra acuisce. CLAUDIO TREVES. POSTILLA. Il discorso Modigliani nell'azione del Gruppo. , Un -episodio del cido che abbiamo .tratteggiato qui sopra è stato, ci sembra, particolarmente mis– conosciuto-. E fu il discorso déll'on. Modigliani, a sostegno della sospensiva Chiesa. Il resoconto som– mario, su cui si fondarono i giornali e i giucl.izi, 'è stato- una indegna contraffazione di quel discorso.( Il quale non potendo, noi riprodurre in extenso, vo– gliamo almeno,- con il testo· degli Atti parlamentari al~a mano, darne' un'analisi, che lo restituisca al suo senso genuino. Esordisce così: « lo- dehbo ringoo:ziare J',onorevole Eugenio Chiesa che ci ha offerto ,LG vfa, più sollecita per portare ,aU,a. Caimera il ,contenuto- di ragioni, di propositi e di do- 1rumde che è nella nostra mozione letta ieri alla Ca– mera. In· quella mozione, infatti, c'è ,prima di tutto il- riJ.iev-0che il Parlamenrto aveva diritto di ricevere dia! O-overno quelle comunicazioni sulla situazione, ,che il Governo ha fatto male ,ad omettere. Conse– guenza Iog.ica di .tale con.oetto della nostm mozione è - ,e ~on poteva ,n,o,n, essere - quella che da parte nostra noi ci uniamo, ,ali.a richiesta di so,spensiva (lei biLancio dell'interno formulata or.a d,a,ll'ono-revole Chie,s,a.Senonchè voi. intend ete pe rfe ttamente che le ragioni dalle quali noi p.a.rti,a.mo, e i -resulta.ti concreti .a·i qua-làv,ogli,amò-giungei,e, non poss,q,noessere ·gli stessi. Se io non ho· male ,inteso il pensiero del nostro coJ.leg,a•, il -suo .proposito è questo: udire dichiara– zioni del- Governo che lo tr.a-nqui!J.izzino. Or.a io mi pongo prima di tutto questo que-sito: se 'i! Governo non ha.creduto di f,are queste oomuni– ca-zioni, è proprio possil>ile indurvelo, solo che si manifesti la speoonza che queste dichiarazion•1,sieno quali noi desideriamo? In ,fin, dei oonti, se c'è un campo nel quale il Go– verno è -indioou-tibilmen.t..è arbitro, è quello di pari.a-re o no. La Camera non, può che prendere atto del suo at– teggiamento e giudi-carJ.o »•. E l'on. Modigliani continua svolgendo 'ra tesi che. se il Governo n-0n vuqLe parlare, non si può -0bbli– g.arlo, basta che parli la Camera, per giudicarlo~ Nè la Camera in quest'ora può -0ocuparsi 9-i que– stioni ordinarie, discutere dei minori corrigendi o di 'stipendi di gu~rdie carcerarie, ecc. _ « Non è di questo che oggi si deve 9-iscutere! Bene questò. domandammo che si di-scutesse due mesi fa - •più opportunamente- di .quello che ora non si po– trel>be .....:.. quando d-iversa era l'-ora. I '

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