Critica Sociale - XXV - n. 22 - 16-30 novembre 1915

344 CRITICA SOCIALE comunale. Nel 1911 comprendeva, oltre la città di Gand, i Comuni vicini di Ledeberg, Mont-St.-Amand, Gendbrugge, w·etteren, \Vaerschoot, Heusden e Somerg,em. A dare un'idea dell'utilità sociale di questa opera bastino le seguenti cifre : mentre la popolazione di Gand aumentò del 4 °/ 0 il numero degli operai assicurati con- tro la disoccupazione aumentò del . . . 54 °/. la cifra delle indennità di disoccupazione pagate dai Sindacati aumentò del . . 115 °/. le sovvenzioni comunali aumentarono del 313 °/. la frequenza delle scuole professionali e in– dustriali dirette e sostenute dal Comune aumentò del . . . . . . . . 243 °/. i collocamenti per mezzo dell'Ufficio muni– cipale del lavoro- aumentarono del . . . mentre il numero delle famiglie assistite dalla beneficenza municipale diminuì del . . il numero dei vagabondi internati diminuì del 346 °/. 46 °/. 18 °/. la proporzione dei disoccupati frl:I gli operai organizzati diminuì del 54 °/. La sua applica;,ione in tutti gl,i altri paesi è' ap– punto dovuta alla efficacia che ha ed ai seg·uenti notevoli vantaggi che offre : a) una grande facilità di controllo circa l'im– piego delle sovvenzioni, poichè i soci dei Sinda– cati operai sono essi stessi interessati al controllo; b) un serio e forte incoraggiamento alle orga– nizzazioni operaie, che sono ormai riconos,ciute in ogni luogo e da tutti di una utilità sociale indiscu– tibile e della più grande importanza per provocare e maturar,e il movimento as_censionale della classe op-eraia. Da noi un esperimento davvero importante di sovvenzione all'assicurazione libera - l'unico, quan– do se ne tolgano altri due modestissimi a Brescia e Udine - è stato compiuto dalla Società Umani- . lal'ia di Milano. Cr,ediamo convenga illustrarlo brevemente, da poi che, anche secondo il parere del Gobbi, da esso si dovrebbe trarre no-rma per regolare l'assegna– zione alle associazioni professionali delle eventuali sovvenzioni di Enti pubblici. li sistema della Cassa dell'Umanitaria è ùna com– binazione cli quello cli Ganci ·e di quello di Liegi, cioè il contributo della Società Umanitaria può dal– l'organizzazione professionale essere destinato o ad aggiungersi al sussidio distribuito ai soci disoccu– pati, o a rifondere in parte questo sussidio. Di regola, è sqltanto sovvenzionata la disoccu– pazione involontaria, d€terminata da morta stagio– ne, da oscillazioni nel mercato del lavoro, da crisi industriali e da altre interruzioni del lavoro indi– pendenti dalla volontà dell'operaio. Il Consiglio di Amministrazione della Cassa si è però riservato la facoltà di concedere il sussidio anche in determi– nati casi di serrata, quando sia un atto ingiustifica– bile del propri-etario e nel quale non entri affatto la volontà degli operai. Sono ammesse a partecipare alla Cassa le asso– ciazioni apolitiche e aconfessionali di Milano, com– poste di soli operai che esercitano la stessa pro– fessione e la stessa industria e da soli operai am– ministrate, le quali, oltre provvedere_ al sussidio di diso~cupazion-e, abbiano scopi di miglioramento, di previdenza e di cooperazione. · · La Cassa lascia alle associazioni aderenti di fis– sare le norme che regolano il pagamento dei con– tributi dei soci e l',erogazione dei suss,idii, in base alle condizioni di salario e alla frequenza maggiore o minore di disoccupazione delle diverse ,categorie di operai nelle varie professioni. BibliotecaGino Bianco Tuttavia, prima di ammettere un'associazione fra quelle da sussidiarsi, si riserva il diritto di esami– nare tali norme e di approvarle, e a questo scopo le associ.azioni debbono presentare una copia del loro Statuto e dei Regolamenti in vigore sul sus– sidio contro la disoccupazione, e comunicare tutte 1 le eventuali modificazioni alle norme stesse. Il concorso della Cassa - ai sussidi di disoccu– pazione stabiliti dalle associazioni e pagati coi loro fondi - è fissato nella misura del 50 °lo sulle quote dei sussidi, ma non può superare i 50 centesimi al giorno ed è erogato per non più di 60.-giorni all'anno per ciascun socio. Tale contributo conti– nua pei 60 giorni e nella stessa misura percentuale, anche quando il sussidio da parte dell'associazione sia esaurito. . Il Consiglio d'Amministrazione della Cassa si ri– serva la facoltà di diminuire nel corso· dell'anno la quota· di concorso s,econdo la gravità ed intensità della disoccupazione e le disponibilità della Cassa stessa, ma fino-ra la Cassa non ha mai modificato il saggio della sovvenzione. · . Il concorso della Cassa non viene concesso quan– do il sussidio, a carico dell'associazione e a favore del socio disoccupato, superi la cifra di L. 2,50, ,e il contributo della Cassa alle ass.ociazioni vi-ene pagato posticipatamente su presentazione di appositi fogli mensili forniti dalLa Gas.sa. .. . Per la contabilità delle quote riscosse e de,i sussidi pagati, le associazioni debbono servirsi d-ei registri a modulo unico fissati dalla Cassa e, in conformità del criterio fondamentàle del sistema, tutti i soci delle associazioni aderenti d,ebbono essere inscritti all'Ufficio di Collocamento. I risulta,ti d,ell'esperimento fatto dall'Umanitaria per il periodo dal 2° semestre 1905 al 1913 furono, come si rileva da questo quadro riassuntivo, più che soddisfacenti : Anni 1905 1906 1907 1908 1909 1910 1911 1912 1913 1914 Totali ·a .... ti},$µ o,~ Soèi "Cl<At1.1- --~;; Soci "~" Sussidii Contri- Somma CDr.o~ ~ "'<I> al sussiM ;; _u.e delle buto della totale dei -~ k "<I> ;:g~-~ o.,, 31 dic. diati Soc. Um. sussidii ~., ~-;~g Associaz. < " ,. N. 0 Num. Num. Num. Lire Lire Lire 33 8.363 469 12.317 14.38!,06 5 653,10 20.037,16 36 8.913 588 12.242 15.132,25 5.827,75 20.960,- 46 11;944 1.477 36.046 38.805,66 17.661,92 56:467,58 49 ,12.198 1.145 26.309 32.8~6,96 12.879,15 45.766,11 49 10.931 1.194 25-090 36.056,10 12.292,35 48.348,45 50 13.212 879 20-827 30.510,53 10 183,75 40.694,28 50 13.620 1.340 32-864 42.443,55 16.063,10 58.506,65 49 13.lS!!i 1.6'49 48-022 77.057,86 23.787,05 100-844,91 48 12.823 1-618 48-615 87.779,09 24 081,05 111.860,14 ~ 17.764 _!-210,1031372140.253,51 55.899,36 196.152,87 - - 13.569 365.704 515.30957 184.32858 699.638 15 1l dovm·e dei nost1•i ~nti pubblici. I Comuni e le Provincie d'Italia - quelli almeno che hanno più chiara la visione. del ·domani di opere e di difese che occorreranno alla nostra gran– dezza economica e che più e meglio comprendono la loro funzione nuova, e sentono con sicura fede che nelle opere· feconde delle offi.cine e dei campi il popolo nostro trove_rà il più alto coronamento dei suoi 'destini - d,ebbono · ognuno, riguardando il tempo mal perso, rimodernando rrJi antichi concetti che tuttora informano la beneficenza pubblica, ga– reggiare cogli Enti locali degli altri ·paesi, nell'isti– tuire le Casse locali per l'Assicurazione contro la disoccupazione, federarle in un Istituto nazionale per la riassicurazione e stimolare vivamente il Go– verno a riprendere l'opera interrotta nel 1911 col rigetto, da parte del Senato, del prog-etto Luzzatti,

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