Critica Sociale - XXV - n. 22 - 16-30 novembre 1915

352 CRITICA SOCIALE P1·opo1'zionare il lavoro: ecco il s-egreto dei grondi re,ndimenti e di una attività sana e perfetta. So.Jo co,s-ì · la scienza, secondo, la bella metafora di un gran<le scrittore, getta, al di sopra <lelle lotte del presente, !'e.reo deUa pa,ce, dell'avvenfr-e (I). e. m. GIUSEPPE PELLACANI: Il problema della istintività nelle condotte umane. - Bo-lo-gna, Ni,c;oLa Zani– cheUi, 1915. Vo!,umie di p,a,gg. 256. I]: uno studio interessanbe, e, spesso efo,q.uente i:n– Lorno al s·empre discusso tema <lie,JJ,e pTedispo-s,izfo,rni istintiv,e e, dei rud ,imen.ti me-rntali che I'eggono e· diri– gon? i sentime,nt'i. L'Auto-re, che_ mo,stra di po,sseder,e a pieno la sua ·materi.a, oommc1,a, col fis&a!"e,il oon– c,e.ttoe, i limiti de1ll'attività isti'nt-iv,a nei. suo,i r,apporti con ]',ab1tudine·, l",i.n,tellig,enza,!,a,,cosòenza, ecc.· =a" lizza quindi l'istiintività g,enuin.a n,e,l mondo, anima,];e,; poi, p,aissa.ndoal mondo umano-, si schiera contro· gli scriUori -che-, s-egu.enclo il J ames·, ,attribuirono aU,'u,o– mo quasi a:Jtrettanti istinti quanti ·so,no i suo•i im– pulsi. L'uomo - dice il no•stro pr,ofessoI'e - ha in,nume– r1evoli impu.Jsi da per-oezioni, da i.de -e, dia rico,r<l:i,da s,entimenh, fino a queJ.li so.ci: ali-, -eti,c,i,r-e.Jig,iosi,di cui nessuno ha, oor,attere istintivo. L'i,stinto è co•rl"e•l1aitivo funzional,e de.Jl,a struttura; l'a.nimal>e non ha p,e,rciò nessuna esitazione a seguire 'l'atto isti.nti-vo, pI'eO'!'– gan.izzato, ·rnegli organi· apposi,ti. Qua,li sono inveoe J,e. condo-tte p1ref.o,rmiateumane, simili per tutti gli indi– vidui o per lo s•besso individuo in moimen,ti di'Vers<i,? La pagine, nene quali il PeHacan,i. s'Vi!upp,a, la su,a· besi in p-ol,emica col James sono v.i,g-o,ro·se ass,a:i con– v,incenti. Al' lung,o ,e1e,ncodi inneità portato d3!lJames, per ou1 l'uomo saJ"ebbe l'an.imal,e,più doitato di istinti., eg.li contrappone la nessuna inneità del,],e cornfotte umane, quando s-e·ne eooeUuino gLi aitti stretta,m-ente· organi-ci, legati a,]].a,. finalità bio.Jo,g,i,cag,me-rale: con– servazi,one, de,J,l'individuo e d•ella sp-ede·. ln r-eialta a,lla uniforme mec,cani,cità ,automatica:, quas.i, che d·ovrebbe risulta,re· dalle. preforma·zion,i istintiy,e, · o•s-ta.I.a vair-iia– bilità d,e.J,1-e t ndenze e, degli impu4s,i· di. f-orrnazio,n,e psicog,enetica. L'uomo non tanto rri-cap:itola bi.o,logi,ca~ mente gli ordini ata:vici, qu1a,nto, è un,a pè,rsonalità psi•chioa, di formazi•one ambi-enta!,e; e,ss,o,è un pro– dotto s-o-ci,a-le neHo stesso tempo ,che· è una un•i,tà so– ci.a.Le; la trasmissi,on,e, sociale ha s-ostitujto in hii gnan parte, deUa •el'edità biologica in oonfro,nto agLi altri animo,li. Lo sviluppo, psi-coge.ne, ti,ooumano (ca:usa e insieme ,effetto. dei suoi compJ,essi adattamen:t.i so– ciali) dete:rmi.rna ,!',abbandono deUe· pr,ef,o,rm,azi,oni,ed iscrizioni istintive, inaa,eguate alla co,rp.ple-ssità de,J– l'adattamento, nè più mantenute d,a,selezione in quan.to la condotta div,i,e,n,e, prodotto di. sanzioni oo,scienti, ,e la 'Via di fo.rmazfone della èo-sdenza è Ila aoquis-izi-one sociale•. All'intellig,enza della speici-ei (istinti) l'uomo sostituis,oe (me ,gl.io forse sal'ebbe di•re, aggiunge come correttivo) J,a, in,telligenza propri.a, fatt-a,di acq•uisizil(),n,e e, trasm1-ssione so•cia,1e.Le stess,e attività mo.trid (I"i– fle-ssi e rea,zioni mus,col.ari), appena o,ltrepassa-ti i pri– missimi giorni di vita, si educano; sono ci,oè lenti, gr,a,dual,i, fati,cosi ,apprendimenti muscol1ari, come pr,o- (I) È appena necessario oss~rvare che accettiamo solo con lnflillte riserve._ riserve, d'altronde, adombra.te 1n questa stessa recensione dal nostro e. "'· - la tesi ottimista dello scrittore della Nuova An– tologia. Nessun dubbio che, nel presente sistema economico, per effetto di profondi contrasti di tnt.eressl fra tutte le classi concor– renti, e persino fra gll lndlvldu·1 -che dovrebbero cooperare, lo sciupio van{! gl,i stu<li di P-erè,. d,i Baldwi'n, di P•reyer (sulla sb~z10n,e,e•:ettai)e dell:o s,tesso James (suna p•r,e,sade– gli oggetb.). Il destrismo umano - ,ad esempio - non è per nu:Na p1'eformato. Se,c;ondo•Baldwin fino al. 9° me-~ i-1bambino adoper,a. ì•ndi•ffe1';6'nterri,e•~.te- le due ma.rn ,e, solo allora le e•coitazioni vi•siv-e. dovul;e aH'aumenfo di distanza degli og'ge-tti, pro,v,ocailllO una ,az1,one,mus-colare Jl'l'ev.alente della m,a,n,odoot!'a. Lo– s~e~so_B:a,J,dwin •condude un lungo• stuµio suHe -aicqui– s1z1om ner ra·p,porl! d:1 persone con que,sta ossell"Va– z1,one: « Un po,eita, fu colui che vide nel bambino· la er-ed'.iltàd·i una, se,nsibilità sp-eci,a],ep•e,r il: >'olto d,e,U,a maid:e. ». . « M-adre >>, p,e·r. il bambino, è chiunque gli p,orh 11 c1ho, ·!,o ve,sta, J.o,culli, d1ete-rmini in lui mo– 'Vimenti produttori di piaoere. C'è insomma un de.terminismo biologico ed un.o ~ociale. Il d:e•term:inismo s,odaJ.e è rappI'é,senta:to d,ail'Ì-e 1d~e,. che si, _prop,!lgano pe·r g-ene,ralizvazio,ne e tras– m.iss1'0rne•so,cm1e, non per eredità fisfoa e se·l,ez,i,o:ne na.tura!,e,; q,u,e,s'ta• dà l'aspetto dell'uomo; que],J,e J1esue credenze: L',e'lledità fisica di Aris·toti,J,e.è igrnota, quelil,a s?czale si è prop.a:gata e, s1.p,r,opag{IJ nei s-eoo•li.L'i.nfi– mtà de.Jl;e, variazioni sociali, in un ,adattami-ento umruno· oosl ,e,n-ci,cl10•p,edi-co,. me quell,o che la s-tori,a e, ],a natura dimostrano, s,a;r-ebbe incomp,a-tibi,],eoon la fis– sità preformata degli istinti. E come si concil~,e,reb– hero-, con gl'i: istinti p.-reforma,ti e p ,r.eo ,rdin.ati0,Ua,vi•ta certe a,beirnazi,oni so,ci.a-li inortuari,e o,ndei l'uomo si as•s.imil,aai più re,pugn.anti e· o:di,o•si'uffici, se· non si tr.attasse appunto di coa.z,i-oni e, imposizi·orni soici.aii? 'Le trasfo.rmaz.io, n,i -evo,lutive d,e,lla s,o·cie,tànon si, com– . prendo~o, oonce,ssa ,a].]'µ,omo la· oontinu~rzionie· an:i- m'.11e_ d-1urna,~,aturia i:s•tinti'Va.Soci1età e<l i ,nneii.tà, bras– m1ss1on,e•. soc~?!,e ed .'eI'edità hio,!o,gi,ca. son.o termi,ni contr.aidd1.tto,rn. n Dako,tah che m.angi,a il cuo,re e -iI Neo Z_e,Jandese, .che, ingoi.a gli occhi de~ ,rnemioo·non obbeq1s•con,o a istinti biologici m,a a opinioni sociali· ._il,p-rimo oe,!"cadi ,a,cquista!'e ,,co-r,a,ggfo, il sec,ondo acu~ te.z~ v•is:i.v•a, entmm:hi, do-è, si armano, p,er· 1ia lotta soCJaJ.e. Si p,otrebbe in ·contrari·O·o•sservare che, pe,r p·ote,rsi ,a,rmar'.e ,c,o,sì, bis 1 og,n,a n:oÌ! ess-e,rn,e imp,edi'lo d,a u:n o_Tgan,1smofondamenta:lmente, biofog.i,camenlie, i.s-ti.n– tJivamente _itro,ppo, tenero. Del pai:;_i,J;a oonflagI'azi,e,n;e •~uro-p_ea r:1 ~a. 1?'?Stnato quanto s•ono oap•a,ci di f,a,fle 1 oos-1-d,ett1 cwilt · m guerra., e -ciò, s•e· d,a,·una p,a,rte con.fo :rta la tesi• sociale d 1 e·1l'Au:tore,,s,orregg-e, da.J~è,a:f" tr-i!-· .P~•I"e !,a _te:orri,ca della ~·iviviscenza degli istinti p-ri– -mztwi, -atav1,c1-, ecc. al nchiamo v-i.ol, ento. de,ll'istinto maggiio:rie·,qu,eillo,<leT!a,conserv.azi-on,e,·- s,enza d,e,J:la qut.J.ff ,e non s,i oo~,pre;nd;e c_ome,s-emplici opiniòni per– me:ltano, a uom1m dissueti d,a]].a,crudeltà e dall:a vi10~ leinza, l'eserdzi.o di tanta crud,eltà e di tanta v.iolenza,f Checchè sia• jif ciò, e· pur propendendo a, ere.deve che i ne•s~i ~ra,;impulsi biolog1ci, e impulsi sodali siano magg-wI'II d1 que-1,Joche ne.I forvore .deUa sua dimo– strazione .J,'Au.to,nedà a y-ede.r,eallorrohè scTi'Ve che el:'edità b.io ;Jo,gi;oo. e trasmissione sodale -sonio, termini elidentisi;_ .noi; soda listi,. che _già, con Fi,Upp,o Turati· e N. Gola•Jamm,nella, antJ,c,a disputa, fra, antropologisti e sociologi d-ellia crimino.Jogia, oi schierammo ci,a.'!La p:arte dei seoondi, .non possiamo in ultimo che con– gr.atu.landoci co,l valoro,so rioe•rcatore, fiar ec~ a,JJ.e sue paI'ol,e,: di forze sia enorme; ma, appunto 0 f!n oho questo sistema e questi contrasti perdurino, dlfftdlamo a priori di ogni Innovazione che sia determlnitta e dominata dal preminente Interesse della parte che ordinariamente è la più forte: la parte padronale. Consideriamo poi come contrario ad ognt sano progresso economico e tecntco tutto 'CIÒ che tenda a smorzare lo spirito di Iniziativa dell'operalÒ, cui si de– vono - sotto la pressione della legge del minimo mezzo - tante Invenzioni e tanti miglioramenti pratici del processi del lavoro. Là j · Yera" tntellettuallzzazione,, della mflno d'opera, la sostituzione dello I spirito scientifico all'empirismo e alla ,·01<t111e nell'Industria, presup– pone la cessazjone dei contrasti prorondl di Interesse fra produttori, . «_È _sempre_lo_stato soc:j:a]e1 _co•i. su.<;rii coonpleissi irn– d1rizz1 malie1J'113!h ed econom1c1 d1 v,1ta,, con, J,e sue isti.tuzion.i famigliari, oo•i suo-i spe,ci,fid asp,eitti ed açla~tamen~i p•e:sona.Ji,_c,?i suoi reg_,imi di prop,rietà, d1 ·mdus'l-r1•e,db re,lazwm commerciali., ecc., che in– tesse J.a,sp,ecifi,ca vita di soci,età, speic;ifi,caruellie• sue vari,età d,a vorro.a zona, differente pe,rsino, n,eJJ;aste-ssa zona geografica per ciI'costanve speci 1 .ali di un gruppo rispetto al gruippo, o popolo vi,ci,n.0, ». (* * *) Il Programma 5ocialiS»ta Principi fondamentali del socialismo. Edizione rifatta ed accresciuta da una nuova prefa– zione dell',autore. RIGAMONTI GIUSEPPE, gerente responsabile. e anche fra produttori e consumatort; presuppone, In una parola, un ordinamento socialista. (Nnta della CRITICA), Milano, 16/11 1910 - Cooperativa Tipografia Operai • Via Spartaco, e. BibliotecaGino Bianco ,,

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