Critica Sociale - XXV - n. 22 - 16-30 novembre 1915

Critica Sociale fil_VIST .Il QllJN'iJJCJN./ILE DEL _SOCJJ/LJSMO . Nel Regno: Anno L. 8 - Semestre L. 4 - All'Esterò: Anno L. 1.0 - Semestre .L. 5,50 DIREZIONE:Milano - Portici Galleria,23 - AMMINISTRAZIONE: Casella Postale 257 - Milano Anno XXV - N. 22 Il Numero separato Oent. 40 Il Milano, 16-30 novembre1915 SOMMARIO Po I i tic a ed Attua I i t à. do ci dicono .che 1a guerm impone la più profonda revisione dei principii e dei metodi politici,. ben intendono dei principii e dei metodi avversmii, po-i– chè trovano, -che la guerra ha confermato i prinicipii e i metodi propri. Pertanto, per essi, la concordia .... Dopo, come prima (CLAUDIO TREVES), non è lo spediente oppo-rtuno di una situazione, 11woblemi clella pace futu,·a, III. I motivi economici della guerra; Follie nazlonallstlohe e cupidigie protèztontstlche: u còmplto del ma l'imperativo catggori,co del processo s-ociale nello Partito socialista (Pror. uoo Gumo MoNDoLFo). , Stato. In sostalllZa, · la pPedi,cazione mira, o.Jtre la Studi economici e sociologici. La guerra al'ia dLsocctt,pazi9ne: ii c6mptto dezie Provincie e dei Co– muni: II. L'assicu:raztone contro Za àisoccupazto,ie (seguito): Il sistema di Gand e la Cassa di sussidio alla disoccupazione della Società. -Umanitaria dl Milano ; Il dovere del nostri Enti pubblici (GINO BAGLIONI). u,. eptsoclio clella lotta cli classe in Sicilia: Le classi agrtcole e la app'licazlone <iella legge Siti crccl!to agra,·to (NINO BARCHITTA). Filosofia, Letteratura e Fatti sociali. Uomin'i e lclee: Le clelusio,i/ d'una dforma (CORSO BOVIO). L',aeaUsmo '{llosof!co contemporaneo: V è VI (fine) (Avv. ETTORE MAR· CHIOLI). ~ Fra Ub,·I e Riviste: L'org1m~·azlone sclentlflca delle Industrie (e.m.) - Giuseppe Pellaca11i: "Il problema delle Istintività nelle con– dotte umane •· DOPO,COMEPRIMA Dopo, come prima. Nell'al di là della conflagra– zione e della pace le industri d,emocrazie riprende– ranno la loro interrotta opera negli Stati; le demo– crazie nazionaliste, unite alle oligarchi,e ,conserva– trici e feudali, patro.cineranno ampliamenti territo– riali dello Stato e incrementi di forze militari, e le democrazie socialiste predicheranno pace, fratel– lanza, disarmo. E le prime derideranno le seconde nella ragione esatta del loro prevalere nel potere dello Stato, e le- seconde opporranno aUe prime il consenso delle consorelle straniere e l'identi-ca po– liti,ca delle classi straniere dominanti - identica e contraria. E nulla sarà mutato, perché queste sono le forme organiche della coscienza politica, che non muteranno mai. Ciò che solo· varierà sarà 1a con– tingenza della forza della rispettiva posiz~one delle classi entro ciascuno Stato, che renderà più o meno potenti le democrazie nazionaliste o le democrazie socialiste. La loro interna lotta tornerà ad essere il ritmo della storia. Adesso di-cono di no. Siamo, anzi, tutti d'acco,rd-o a dire di no, in nome della ,concordia nazionale. Ma, in nome di questa stessa ~oncoi;dia nazionale, riazionalisti, . conservatori e militaristi deridono- la ideologia della lotta di classe e n-e reclamano il sa– crifizio, non pe·r un tempo, ma. per tutti i tempi; non per una tregua, ma per un'abiura. E non si avvedono che, in questa loro posizione mentale, è già la più alta discordia, è già la più audaoo affer– mazione della propria immanente supe_riorità. Quan- Biblioteca Gino Bianco guerra, al ripristino della sommessione delle classi alla classe economicamente prevalente, sotto- l',egida discretiva dello Stato, conoepito. come un termine equitativo posto al di fuori delle classi. Obbietto prossimo di cotale concordia, la -conquista, almeno virtuale, deU'ampio mondo, eh-e, in quanto si con– cepisce come estraneo, è nemico al proprio Stato. Lo Stato della, -co·ncordia nazional,e e nazionalis.ta · è un ente chiuso, che .assorhe in sè .armonicamente le classi per contrapporsi, sciolto da ogni cur.a al– l'interno e da ogni dipendenza dall'esterno, .a tutti gli altri Stati. E, per r.afforzare la sua indipendenza dall'esterno-, si propone innanzi tutto di bastare a se stesso, per riuscire, in un tempo immediatamente successivo, .a impone .agli altri Stati il proprio esubero. Chiusura del proprio mercato e invasione dei mer.cati .altrui : ecco inter.a la logica del nazio- nalismo, politico e -commerciale. Esso soggioga la dasse J.avoratri-ce.alla classe ·capitalista, raccontand·o -che la soggioga per lo Stato, contro lo straniero, contro il nemico. Col suo pro-cesso quasi certamente esso .assicura alla classe lavoratrice<, per un certo tempo, «buoni» salarii ,e, successivamente, prezzi proibitivi dei consumi, mentre alla dasse industriale regala dazii di importazione e premii di es_porta– zione, così cong ,egna.ti che la massa dei consuma– to-ri, e specialmente il ceto dai proventi fissi, non .agevolmente aumentabili (impiegati, commessi, ecc.), le siano consegn,ati come una popolazione di anime morte, di vassalli taillables et corvéables à merci. Utopia. Il processo di disintegrazione di quesito -castello in Isp.agna, immaginato dal privilegio, ri– s1:1ltadai suoi stessi elementi di ,costruzione. I con– sumatori e i lavoratori, dopo un periodo di .asse– condamento del processo, saranno sorpresi da una sensazione di soffocamento, che susciterà tra loro un movimento centrifugo in antagonismo- al movimento . oentrip.eto del capitalismo nazionalista e statolatra, ma nella loro fuga si incontreranno in altri fuggenti .alla stessa costrizione, verificantesi presso altri Stati. L'accordo istintivo dei fuggiaschi da cotesti chiusi sistemi nazionali, o, meglio-, statali, si .formerà so– pra una linea di solidarietà in nome di due principii: autonomia e accordo, libertà e contratto, indip.en – denza e scambio. E .allora tutto riprenderà come prima, nell'antitesi tra nazionalità ed internaziona– lità della vita e d,ella economia. Intanto chi avve·rle dalla specola di classe Lagenesi formativa del processo, diffida fin d'o,ra la concordi.a .nazionale nel nazionalismo. E lo· stesso sforz.o di col– locare la concordia .nazionale nel nazionalismo o, al– meno, nell'indefinita prevalenza della class,e capitali– sta, comincia già a Peagire per impulso di natura

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