Critica Sociale - Anno XXIII - n.13 - 1-15 luglio 1913

20Ò CRITICASO,CIALE COME SICHIUSE LAXXIII LEfilSLATURA L'zibdiczizione .del Pzirlzimento. Il sabato 14 giugno - col separarsi della Camera - si può dire che, di fatto, si è chiusa la legisla– tura .. Si è chiusa éon l'abdicazione del Parlamento. . Sapientemente l'on. Giolitti portava a un simu– lacro di discussione, negli ultimi due giorni della Camer.:t, il nuovo credito ult.rastraordinario per fronteggiare, fino a tutto dicembre, le spese per l'occupazione della Libia. Alla sospensiva proposta da Claudio 'rreves rispondeva col dilemma-sofisma: " rimanere o venir via ,,. ResJJinta la sospensiva,· conveniva denudare il sofisma.• Il Gruppo socialista lo ha fatto col discorso che riµroduciamo. Il proletariato italiano - il cui avvenire è la posta del triste gioco - conviene che apprenda, se non altro, iu qual modo viene giuocato. . . f\ Per la lealtà dei dibattiti. TURATI. Onorevoli colleghi, vorrei pregare la Ca– mem ,che - almeno in questo ultimo giorno f.o.r,se di ·nostro sodalizio - mi v-0le·sseusar-è non solo quella tolleranza, che quakhe volta non si usa anche da questa parte della Camera ... (Si ride) .. Una voce. Siam-0 sulla via delle, oo,n,fessioni. TURATI. .. dove però si ha almeno l'attenuante -che p!'otegg,e, tutte l,e reaz-ioni -del,Je minoranze; ma che inoltl'e - e di questo· pregh,erei. in ,partioolare .J'on-0-– rernle Pre&idente del Cop,s-iglio - _si oonsentisse, 0.l-. meno oggi, ,che 1-e pal'ole che q-~i ·si di,cono, ],e tesi che qui s,i ,s-ost·engono, cons,ervin,o il J.oro v.alore s•e– condo· la n-0rmal•e accezione dei v-ocaboli e .second-0 le intenzi-on.i di chi le profferisce- e J.e -s-ostiene, e non siano vi,olentemente tra-d,otte in tesi ed in termini completamente diversi, come avviene qualche -volta, ,e come avv,enn!'), per es-empio, ne,lla seduta di .ieri. ],eri a.vv, ennero, infatti, -cose àbhastanza inve,rosi– mili. Non mi indugio sui minori inci<le,nti, oome quando, perchè -un-0 di noi, molto saviamente, esor– tava il Pr,esidente deI Consiglio a guar-darsi <lall'abu-· •sare anohe clel valo-re, del.J'es,e!'c:ito ,g.li ,si rimprov,erò,, in tono di grande indignazione, di protestare cont110 cotesto valore e di, far opera <li catti'Vo italiano! Sor– volo a questo e ,ad altri minori incidenti; ma a.Jludo·al signiificato, che si trovò -conv,eni-ent-edi attribuir,e al 0 l'attegg.iamento di questa parte della -CameTa, o cioè; alla proposta -s-ospensiva dell'on. Treves e d,ei suoi ami,ci, significato che, a maggior ragione, colla stessa., lbgica, -si·potrebbe attribuire alla proposta, ch'io ora sostengo, di respingere, per ragioni <li merito, il di– segno- di ,J,egg,e. In sostanza, !'on. Giolitti, con quella v·eramente gi,ov:mile agilità e abilità polemica ,che lo, di-stingue ... (Commenti) ... Eh! sì; rni ·sovvengono-alla, memoria nu– mero&i esempi di oote-sta me<ravigliosa agilità ed abi– :Jità, pe·r ,c,ui, in parecchie di,scussioni, avvenne per– sino ,che le parti fra noi si inv,ertis-sero e !'on. Giolitti sembrasse di·ventar.e 0. un tratto il dife,n-sore <leJ.la mia tesi contro <li me... (Si ride). Ed ieri, dopo ·i <li.s,corsi degli ami-ci Treves e Co– m.andini, .l'on. Presidente del Consiglio, trascurando tutti gli argomenti concreti ~volti dagli oratori, di– chiarò bravamente che 1a questione, posta ,innanzi alla Camera e a,l paese, sustanzialmente era fra co– loro che volevano rim,mer,e in Libia ed andare avanti, ,e -colol'o che, ,come !'on. Treve& e i suoi amici, vole– vano· veni,r via! Orbene, onore,;oli colleghi, la cosa sta in tutt'altri termini; e tanto più trovo, singolare che !'on. Pr-e– sidente del Co-ns,igli-osi decidesse 0. una traduzione ,così l~bera e così temeraria, mentre neppur.e esiste– vano motivi di opportunità tattica che in qualche modo po,tessero giustificarne l'audacia. Io lo aVT•e•i capito, se !'on. Giolitti av,esse p-0tuto concepire ragionev-olme,rite il timore di rimanel'!e in minoranza; ma, so•pra un tema e, -soprattutto, in, un quarto <l'ora, in cui sarebbe ,paz:res-co du_bital'e della fedeltà della fed,elis•sima sua maggioranza, a che pro fare d,eH'a-rte per l'arte. sofi.stioondo il natuTale e ov– vio significato del ,nostro p-ensie:ro? In vista di. quafo 'risultato? Il risultato fu e non poteva essere -che questo: sulla nostra propo,sta, -così... · interpretata, si ottennero 20 soli voti ,a favore e 283 voti ,oontrari. Ma, o signori, queste cifre sÒ-no fals-e, &emplice– me-nte false.' E allora, che valore· conserva la vota– zione? Dico che coteste ,cifre sono false, perchè è mo!'almente e intuiti'Vamente impossibile che, sopra una que&tio,n,e. co.&ìcompI-essa, come quella che è p-ro– ·spettata da!' dis·egno <li legg•e - tant,o più dopo la enorme estensione che ],e ·derivò dal di-scorso-pro– gramma del Mini,stro delle Colonie, per cui, oltre alle que·sti-oni 'finanziari-e scaturenti dal progetto, venne posta sul tappeto tutta l'az.jone- po.Jiti,oo, militare, ·co– loniale ciel Governo in Lihi,a, passata•, presente, e fu. tura -; è mora,Jmente e intuitivamente impossibile, dko,· ·che-283 deputati si trovino a professar-e la me– desima idea e so.J.o 20 ne abbiano una diversa. (Com– inenti). Un risultato così inverosimile e ,così artifi,cial-e d-enunzia l'evidente artifici-o polemico. La " scatoletta a sorpresa " dell'on. Bertolini. La questi-o.ne ,che è p·osta dal clis,egno di legge e <lai discorso -dell'on. Bertolini, e che nòi abbiamo agi– tata e intendiamo agitare, è molto diversa. L'occu– pazione·, alme,no parzi,a,J,e,della_ Libia è un fatto com– p-iuto, che -oggi non torna in discussione. Il. Gov-ern,o intende proseguirla in un dato modo, portarla a sem– pre maggiori conseguen:z,e; e a ta.Juopo ci chied,e nÙ-ovi mezzi e ce li ,qhiede nella forma precisa ed i,ri-soiita indkata dagli ·artiooli del disegn-0 di 1-egge. Questi nieni, ,e in ,cotesta forma precisa, la Camera è es•sa dispo-g,ta .a concede'rli? Non vi so,n.o altre f.orme; rultt.e procedu!'e più convenienti? È tale e tanta la fiducia di noi tutti nell'aziori,e coloniale del Governo, e ci sentia– mo noi, ,in q1iest\ora non dirò· de-Ha nostra vita, ma piuttost◊ della nostra morte, tani.a autorità, da po-tere onestamente d-eleg,àre al Gov,erno, in materia oosì deli– cata, e in misura co.sì ampia, i poteri che sfoggono a noi, e che siamo in procinto di ras&egnare al nuovo ,corp-o èlettora·le? da potere firmare .Ja cambiale in bianco, pagabi.Je a vi-sta e senza determinazione. cli cifra, che ci s-i richiede? Il programma, che .J'on. Ber– tolini •impro-vvisamente ci ha esposto ieri, ci soddisfa in ogni sua parte? · Or è appena quakhe gio,r,no•,.io svolgevo i,nnanzi alla Camera, per oont-0 de,! Gruppo socialista, una di quelle interpellanze a,l Governo sulla disoceupazione, nel.le quali avevamo dovuto convertire una mozi-0ne, che ·investiva tutta quanta la politi-ca del Governo: politica di lavoro, politica militare è coloniale, ecc. L'on. Giolitti, dimostrando, ancor una· v-olta, ,Ja sua

RkJQdWJsaXNoZXIy