Critica Sociale - Anno XXIII - n.13 - 1-15 luglio 1913

CRITICA SOCIALE · 199 c\ò serizà « in'.lborghesirsh, S;tJnzaapp,art-a.r,si ed-ego,f– sticamente incapsularsi; rimanendo ,unita, ,anzi ,allar 0 gando- l'U'n.ione, formand0 e aum~ntando l'organizza– zione, secondo lo spi.rito sodalista. T,ra questo ottiIDJismo e questa sfiduci,a, •che ,sperare e che fa:1,e?Aspettare il _Socialismo - quel ta:nto di supe,r 1stite Sociai'ismo ,ohe si crede ancora attuabil'è - dalla p•enetl'azione nello Stato. Bonomi M-inistro fa~ - rcbbe in un anno quel ··ehe J.e mas-se - tard'e, ·ig,n,ave avide ed utilitarie, pronte a ricoric,a,rsi- ,appena hanno ,arraffato un osso, -0 ad accapigliarsi pe•r contenderse·lo -- no,r1 faranno in tr,enta. :E, anche -senz'•e·sser Ministro, egli lo fa. Egli è po– tente, egli ,contribuisce• al rinnova1n,ento civil,e del ,s·uo CoUegio, egli ottiene -tutto que,JJo ohe vuole. Aoqua, luce, honi,fi.che, lavori. Non è soci,aiJi-smo,questo? Non– ci av,ete insegnatò voi (,sembrano dirci), vo1 dete-rmi– nis,ti, -ohe l'ev~luzione dell'ambi,ente ha più effioada, per le trasf,o,rmaz.ioni socia.li, ,che no.ri -le prediche•? Sì, ami•ci; è Soc.i.alismo, o coefficenite d•i Soc.iaJi– smo-, anche questo. Ma non è tutto. Il Socialismo ·« intero· e dritto .ai lidi almi n•.• che per voi oggimai sono .I•ontani, -comprende, sì, ques,te cose, ma· valica più alto, abb:raocia. un· me•r.aviglio,so mondo di' re.aie e d'idea:J.e, di fatto ·e di sogno - i 1l faÙo di domani -, di cose ,e di volontà, di -opere e di coscienze, di eiementi materiali .-emio.ràli, forma ,e 'concreta l'oggi ed ,elabora il futuro, non s'esauris,c;e· mai nella conquista, non è ·mai arrivato· .-e non s'ad,agi,a. È insonne ed i•nfaticato, si rinno,v.a •CO'lltinuamente per mille,gui,se, pe,rchè -senz.à tregua eccita e :s,uscita ed: arma l,e mo.lti.tud.i,ni, le masse, operaie; quèJ.le masse che il destrismo sembra av-e-re «consolidate·» ,anch'esse, nel suo onnipotente prodi– gi1oso ottimismo. Le schiere Bonomi;ane del Collegio d'Ostiglia sono, in massima, così divise: uffici-ali •e gr.:Ìduati, i soda– listi più ,agiati (nes,mna ingiuria in ciò,. e nes,suna de; magogìa: è la verità naturale, fataJ.e); .i socialisti am– mini,stratori di Comuni, preoccupati dei vantaggi ·iµi: mediati e.concreti; i soci,a,Jisti più .s-tanchi, più s,fidu:_ ciati, più dis-illusi delle folle; -'- truppe, le o,rganiz– :Ìazioni ... o I-e non organizzazioni di quei paesi, •ohe p,er ragioni J,ooali più si avvantaggiano di opere pub– bliche·, e di tin deputato che voglia e sapp-ia ottene·rle. T.aJ.e J'.influenw selezi,onatrice del destrismo, ,e del pall'onato, esercitato quas•i i-Iivolontar-iame-nte daÌI'ono– revoJ.e Bonomi; esercitato senza fini collegiali, ma moocani-camen te, au to·~aticamen te,· -come ·non potrebbç ·non esercitarlo, un uomo che a Ostiglia è .deputato, e a Rom.a è ostia de,signata ed attesa dal Governo•, alla quale nulla -si nega in anti,cipato premio del -sa,crificio,: A que.sto patronato fa risc·ontro la degenerazione dell'ozi,o, ·(,e di,re che il destrismo a= atteggiarsi à «·partito del lavoro»!): dell'ozio~ corrispettivo. ne.tua rale ,di ·qualunque promesso miracolo, sia quello deU~ barrieata o quello del potere; e fa riscontro una forma n\LQ'vae spaventevole di, corruzione: la c.orruzione ool• letliva, la corruzione in massa, automatica, senza treno d'.akun pudore, perohè non ha coscienza di sè. .Lasciars,i comp.era,re per 5 lire, individualmente, il 'giorno delle elezioni, era obbrobrio. Dare il voto, tutti i• soci d'una• Mutua Soccorso, .al candidato conserWJ.a I.ore, in cambio delle 100 lire dona.te al sodalizio, era vergogna. Ma « star poggiati » a Bonomt soc.iali•sta, che· procaccia occupazione e guadagni alla Coopera– tiva di ,lavoro, è male? Non è egli socialista? Non è uti'le quell'opera, ,non è lecito quel guadagno? E la Soci,età, non è tl'n'organi';zazione dj cilasse, battezzata ., e cresimata in tutte !,e regole? Nulla di più insidioso e di più deJ.eterio di questa corruzione, che per.etra gli animi, li confonde, li sor– pr,ende, distrugge ogni con.cezione di- socialismo e di coscienza di cla.'>Se-. , 1 Contro di ess•a .s,arà, anche, la· mia, la nostra ba.tta– -gJ.i.a:non tanto contro Bonomi, vittima eg~i stesso de·l suo metodo, quanto ,contro i.J destrismo, ch,e conduce con la 1soo « infless•ibile logka » a questi sooeichi. Io ,combatterò il pericolo del « deputato potente». Additerò al cor'po e-lettor.ale, ai lavoratori pr,emine~te– _mente, quale rovina s'ia il patrona,to d'un· quas,i-Mi 0 nistr,o. ln quest'Italia d,i,mendicanti - eJ.ettori ed eletti - su 508 Collegi quasi tutti infestati di « per,scmalismo », uno almeno v.e ne s,arà dove un c.andid.ato sarà com– ha,ttulo per la sua ,potenza, e il suo competitol'e c.hi -e– derà i voti per le idee. J.nciterà perchè si ritorni, dagli uomini, al partit_o; dai condottieri, all'es·ercito; dagli interess,i, agli ideali - che sono .inter-e•s,sianch'es1;,i, non nuvole: oibò!; ma sono int,eressi più vm;ti, più remoti, cioè più solidi e veri. In'si,sterà perohè i.l' pro– letariato •e il Partito ritornino a ricercare, a ritrovare se ste•ssi! · Balta.glia un po' paradossale, un po' -originale: e anche per questo mi pi,a:ce; ingenua certo·, difficile o dispe•rata forse da vine.ere: ma nella ,quale sarà belJ.o 'il cadere. GIOVANNI ZIBORDI. · POLEMICA NECESSARIA G. M. Modigliani ha scritto neU'.4.i;anti! per di– mostrare che la polemica -intorno allo sciopero ge– nerale e ai modi della propaganda, che danno il carattere al Partito - che sono il Pari.ilo - è « inu- · .tile » e va smessa senz'altro; -tanto più che la batta– glia elettorale ci è soiwa. Al Mussolini - che già aveva risposto a 1101 111 _un 1mmero precedente, con una abilità alla quale lò. credevamo inetto ... ossia superiore! - è parso che l'articolo di Modigliani provasse l'opposto della · tesi che sosteneva. E in questo siamo d'accordo, lina polemica, _mossa da piccoli e pettegoli astii, da intolleranze di frazione e di fazione, sarebbe non inutile soltanto - sarebbe indegna di noi tutti. Chiarire invece qual è, quale dev'essere l'anima, i-I carattere, l'impronia dell'azione essenziale del partito, della propaganda sua nèlle folle - dopo gli ultimi eventi, e pei motivi che esprimemmo nel fascicolo scorso - ci sembra non soltanto ntile, ma necessario; più che necessario: doveroso. E siamo lieti che Mussolini lo senta al pari di noi. Tanto j)iù - come tu dici, caro .\fodigliani - éhe « la battaglia elettorale ci è sopra». Anche, e sopratutto, per questo! Malintesi, interpretazioni ed impressioni eccessive ci possono essere: gioverà dissiparle. Gioverà per chi le. ha subìte, come per chi le· ha suscitate. Dis– sensi, indnbbiamente, ci sono : converrà precisarli e risolverli . È un dovere di rellitudine e di rispetto reciproco - di responsabilità comune verso il Partito - e, per questo, Modigliani, siamo certi, meglìo ponde– rando, finirà per essere con noi; per concedere che di «inutile», se mai, non ci è stato che l'articolo suo. !\la <ti ci~ e d'altro, assai serenamente, a un nu- mero prossimo. · Noi.

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