Critica Sociale - Anno XIX - n. 3 - 1 febbraio 1909

38 CRITICA SOCIALE tirapiedi e, in questi tempi di santa alleanza, col– Faiuto dei preti. Aggiungete che i qua,lri elettorali non accolgono che una piccola parte della popolazione; i ricchi, i benestanti, i commercianti µiccoli e grnssi ci sono: ciel proletariato non vi entrò che qualche avauguar(iia. In queste courl.izioni, reali, immutabili per ora, c'è poco <la calcolare sul terno al lotto del " mo– mento buono ,,. La tattica. Il recente nostro Congresso nazionale, per la prima volta, credo, ha lasciato la tattica elettorale quasi nell'ombra. Appena se, in un ordine del giorno molto cumulativo, additò come regola l'in– transigenza, fatta sempre ogni riserva per le esi– genze locali. Il che è dire che, in realtà, la bussola non ci fu data. Quel che faranno i socialisti di San Martino, o di 'rraghetto, alla gente interessa poco. rrutti avrau l'occhio ai grandi centri. Rpma, blocco; Fi– renze, blocco; Verona, blocco. Sono le città dove la coalizione popolare strappò i .Municipi ai nobili e ai preti. Altrove il blocco non trova fortuna. A Tori no - si dice - mancano i bloccabili. A Milano pare passato di moda. Giacchè restiamo battuti anche uniti, facciamo almanco di pigliarle divisi: così ognuno si tocca le sue e va a letto contento. A Genova - se l'aria non mutò - si tornerà agli antichi amori fra le frazioni popolari che tennero la rappresentanza politica fra il 1 900 e il '904. A Bologna, a Venezia, a Napoli, a Palermo, chi ne sa nulla? Probabilmente ciascuno baderà ai casi propri, sperimentando in piena libertà .... E c'è, an• che in questo, del buono. Ma libertà non dispensa dall'avere un'opinione. Quale rlunque 1a tattica più conveniente? Quella che guida alla vittol'ia. Che cos'è la vittoria? Io penso che un modesto successo val meglio del nulla. Avere alla Camera un manipolo nostro attivo, assiduo, battagliero 1 capace, devoto, sarebbe un vantaggio. Avere uua Camera meno clericale nel– l'anima (anche se vi entra8se un pugno di preti schietti), che sentisse meglio i graudl interessi collettivi, sarebbe un altro vantaggio. Le due cose sono coucillabili. Converràca,cciar via tutte le ~ret– tezze settarie, e sceglier bene i candidati.. ... I candidati. La q-ual cosa non è tanto facile. La mancanza dell'indennità esclude quasi sempre i candirlati proletarì. Vi sono i non proletari, che han servito il partito, ai quali la medaglietta è una ricom– pensa ..... Ciò è cortese, ma non sempre è pratico: molto spesso questi deputati ad honor·eni sono, parlamentarmente, degli improrluttìvi. Costoro, bravti gente i µiù, sarebbern anche rlisposti a tf– rarsi ·da parte. Ma le caurlirlature µu!lulano nume– rose, all'ombra riel campanile. E il partito 1 molte volte, serve al candidato, non questo a quello. Si vuol vincere ad ogni costo. L'avvocato - magari riformista - propugna la più rigida in– transigenza " per salvare il partito dalla iiegene– razione,,; leggi rfa una possibile vittoria <lei rivale democratico. Si è battuti in riue, non importa: "sarà per un'altra volta,,. Viceversa, se ma.oca l'affine che faccia concorrenza 1 anche il rivoluz;io• nario-catastrofico diventtt bloccarclo. - "Bisogna r~:rvesciare la camorra imperante, l'odiosa coali– z10ne ,,, ecc., ecc. Questi discorsi, che accomodano le teorie alle opportunità personali, non sono privativa dei so- cialisti. Fra radicali e repubblicani - dove spesso i capitani son più dei soldati - possiamo trovare dei maestri. E come si rimerlia? Se i preciicozzi valessero, si potrebbe salire in bigoncia e fare un bellissimo sermone. "Non consirierate la deputazione come un gin• gillo di vanità personale - si potrebbe dire agli amici - ma come un impegno di lavoro e <lì ·sa– crificio. Il successo vi letifica un giorno: il dovere vi inchioderà per degli anni. Pen:-:ate che una prova fallita è cosa motto più amara che una prova non tentata. E, innanzi di proporvi ad alfiere, .guardate bene attorno se non vi sia altri più degno. 11 Dico: se i predicozzi avessero mai cavato un ra• gno da nn buco .... I programmi. Questo dovea essere il primo punto: ma non importa .. Poichè non sono i programmi che qo– vrebbero imbarazzarcj. Il Congresso ha parlato rli recente e tutti dovremmo averlo nella memoria. Poi è venuto un altro maesti-o, che ha parlato ancora più forte: il terremoto. QL1aute cose non ha mesSo a nurlo, µer la critica e per la opposl. ziooe dei socialisti! Oltre il terremoto avvenuto, ce n'è un altrn in agguato. Il focolaio balcanico arde sempre e gitta a quando a quancto vampe e bagliori sinistri. L'Italia non farà la guerra: ma Serbia ed Austria, r1 1 urchia e Bulgaria, stanno coi pug:ui tesi, e po– trebbero tirarci nel ballo a nostro òispetto. Qui le opinioni son molte, e le pretese di aver un'opinione sono anche più. Davvero, non è la materia che manchi al la discussione. L'organizzazione. Quello, invece, che manca cli certo è l'organiz– zazione del lavoro. Conquistare i poteri, si ripete da un pezzo. J\[a ed in 4 ual modo? In taluni Collegi il lavoro miuuto si è fatto, e sono sacri a'lla Yittoria. In qualche altro il valore del ca.lldidato supplisce. Ma altrove? Si può avere il momento propizio, il can1litlato ideale, la piat– taforma stupenda, e1l essere battuti òal primo av– venturiero che passi. portato sulle braccia dai preti - i soli che siano "organizzati » davvero. Non si pretende un'organizzazione di marca te• desca. 'l'auto, non ne siamo capaci: perciò pos– siamo sbizzarrirci a rlir corna del tedeschismo. Ma qua,lcosa si può fare, fin che non si ha l'acqua alla gola. Lavoro sulle liste: chiamata rlegli emigraoti: raccolta del denarn: distribuzione della propaganda scritta ed orale. Forse (che Giolitti non ci senta!) abbiamo ancora due mesi utili. Non sono poi troppi. La Direzione rlel partito - se esiste - potrebbe farcelo sapere. Ordinare Comitati collegiali, Sotto• comitati uelle Sezioni di Collegio, prescrivere un µrograrnma di lavoro. Se, almeno, si cominciasse? Le truppe, nei bivacchi, attendono le eliane inci– tatrici. ... AMILCARE STORCHI. Avete le prime tre annate i L'Amministrazione della Critica è dis,posta a ricambiare con una qualsiasi siicceSswaam1ata, rilegata, oppure con un anno d'abbonametitu, l'inv-ioche le venis_..e fatto della 1a, 2a o 3" annata (1891, 1892, 1893) di Critica Sociale in buono stato ài conservazio1w.

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