Critica Sociale - Anno XV - n. 18 - 16 settembre 1905

CRITICA SOClALE 281 LR ilOttttR tELL I lttilUSTHIR ITALIRttR L'Cfficio del Lnvoro di noma ba pubblicato unn no– to\'Ole inchiesta sulla <100111\ nell'industria italiano, ol– tremodo interessante 1>er la copia dei materiali che for– nisce e che ci pc>rmcttono di farci una chiara Idea delle condizioni In cui vi\'OllOle opernio nella nostra industria('). L'inchiesta abbraccia 14.1 uO aziende soggette all'obbligo della denumda, secondo la legge 19 giugno HI02 sul la,·oro delle donne o clei fanciullì 1 e occupanti t-i2U.151 operai, dei quali 411.236 fommine. L'inchiesta però for– nisce dati pili completi su 2800 opiflcf con 240.0U0 ope– raie di ogni ctà 1 dati raccolti por uno studio già pubblicato dall'Ufficio sulle /Jasi tecniche di una Cassadi 11wten1ifù. Delle -11-1.236operaie denuncinte - che rap))resentano il f>G/> °lo delle operaio indicate dal censimento - 321.022, pari al 77,•I 0 , 0 , appartengono nll'industrin tessilo o co- 8tituiscono 1'89°• 0 di tutte le operaio addette all'industria tessile rilevate dal censimento ultimo. Le operaie denunciate addette a\Findustria del ve– stiario e studiate dnll"incbiosta sono solo 21.109 e rap– presentano solo 118°1 0 delle operaio di tale industria rilevate dal censimento. Lo operaie nddette alle nitre industrio sono 11.505 e costituiscono il 71 ° · 0 ,talle operaio nddette a tali industrie rilo,•ate dal censimento. L'inchiestn, quindi, può dirsi completa per ciò che riguarda l'industria tessile, mentre troppo scarsi sono i dati che fornisco sulFindustria del ,·ostiario. L'industria tessilo è però uun delle industrie femminili pili tipichOj in essa troviamo in complesso 370,-1donne sopra 100 maschi i e, O\'Oci si limiti alla Lombardia, il numero delle donne sale a 432.2 e, piì1 particolarmente nel Comasco, a 535 1 8 1 differenze do,•ute al pre,•alere, nelle varie regioni, dell'uno o dell'altro ramo dol\lindu– stria tessile. Di particolare interesso è il rapporto fra il numero delle operaie indicate dal censimento e il numero delle operaie denunciato: !Hl 100 operaie rilevate dal censi– mento si ebbero 62,7 operaio denunciate nel Piemonte e nella Liguria, 82,t in Lombardin, 46,9 nel Veneto e nell'Emilia, 36,7 noll'Italia centrale, 18,7 noi resto d 1 Ttalia, fJù,5 in media per tutto il Regno. Cifre molto eloquenti e che possono sen•ire a prO\'aro - entro certi limiti come venga rispettata la logge protettrice del lavoro nelle varie regioni d'ltalia e come la legge trovi scarsa npplicazione dO\'e la classe operaia è meno evoluta e l'organizzazione ò pili debole. TI minor numero di de– nunzie (21.709 operaie denunziate su 266.428 censite) Io abbiamo nelle industrie attinenti al vestiario o all'ab– \Jigliamento della Jlersooa 1 ove imperano il lavoro a clomioilio, il stoealing-system, la più assoluta disorganb'. zazione e i salari di fame. ).la cose beo più malinconiche rivelano le cirro delle tabelle statistiche, e raccontano tutta. la doloro11a storia del lavoro precoce e dei bassi salnrt, che sono la piaga del lavoro della donna 1 incapace all'organizznzione, perchò il mestiere non è por ossa molto spesso che un mezzo per ottenere un complemento di salario nell1attesa ciel matrimonio, sioohè esso diventa spesso uno s1reati11g– .~ystem indiretto, gravante sul padre, o sul fratello, o sul marito che devono completare, col loro guadagno, il guada~uo in!:lufficiente della don "f.ia. L'inchiesta dimostra ancora come sia specialmente la piccola industria. la più dissanguatrice, e come essa sl l') l'n ll"IO l)J:L 1,n•ono: l,!J dOIWfl lltlf'ill(//fitfria U11/l(Ulfl. serva della pelle dejtll operai per rosl'ltere alla gramlf' industria o ai progressi redentori della tecnica. Dimostra anrorn. come meno disperata sia la condizione dello donne nelle regioni dove è pili evoluta la olai.!loO))eraia e più forte il senso di organizzazione. E dimostra infine come in questi mestieri, noi quali predomina il lavoro dei giovani e dello donne, meno atti a difendersi da sò soli contro la ingordigia cnpitalista, occorre l'intenento vigile della legge, che cle\·e tutelare la ,•itn. cli coloro che non po~sono e non sanno difendor-'li, deve mettere argine all 1 ioumano sfruttamento, al trionfo del più de– boli mediante il dissanguamento dei piì1 deboli, e, to– gliendo alle formo meno e\'olute o pili retrh·e e pilt 1mras!litnrie dell'industria le vittime, de\'e accelerare il perfezionamento delle industrie e J)romuo\·ere indiret– tamente il miglioramento della classe la\·oratrice. ... Ma veniamo ai fatti j o anzitutto all'ttù dello operaie denunciato. Nota la. Relazione, che precede le tavole statistiche clel1 1 inchiesta ministeriale, che " le disposi– zioni di legge nvrnnno certamente influito noi senso di indurre molti industriali ad in~rossnro le cifre di età superiori a scapito delle classi di età inferiore ,,. Ebbene, nd onta di ciò, noi vediamo chl::l,dello 414.236 operaio denunciate, il 3 °/1'1 hanno un'età inroriore ai 12 anni; il 16,9° 0 un'età dni 12 ai taj il 36,50/o un 1 ctù. <lai 1;, ai 21, o il 43 1 G 0 / 0 un 1 etù. superiore ni 21 anni. Le cifro più ele\•ate delle ragazze sotto i 12 anni lo troviamo nelle Puglie - dove si hn il G,9°/ 0 in Lom• bardia (4,5 ¾,, in Sicilia. (3,1 °. 0 ), nelle ~!arche ·2,2 ° 0); vengono poi A\Jl>ruzzi, Molise e Calabria. coll11,8 °/ 0 , la Campnnia coll'J,3 ° 1 0 , il Yeuoto e il Piemonte coll 1 1,2 °' 01 In 'l'oscana coll'I 0 , 0 • È; da notarsi, però 1 che le Puglie, la Sicilia, le Marche, le Calabrie presentano il minor numero di operaie denunziate in rapporto alle censite e ohe frn di esse vi è un buon numero di operaie ad– dette allo industrie dei tabacchi, onde le percentuali peochcrnnno pili per diretto che per eccesso, L'alta cifra poco consolante della Lombardia. ò do\'Uta al prevalere, nelle operaie rilevate, doll·industria tessile. Infatti, su 218.807 operaio dell'industria denunciate, 188.70G appartengono alPindustria tossile, nella quale l'organizzazione quasi non esiste e dove l'elemento ope– raio femminile è in prevalenza gio\'anile e alla mercè dei padroni e del preti che lo tengono soggetto. È nelle industrio in cui ò maggiore il numero delle donne ri– spetto oi maschi, ohe è maggiore il numero delle ragazze ri::;pettn a quello delle adulte. L'inclustria tessile è quella che del resto mostra In maggior prevalenza dell 1 elemento giovnnile. ln essn, dello operaie denunciate, il 3,5 °' 0 hn uu·ett1 inferiore ai 12 anni, il 18 1 5 °, 0 un'età tra i 12 e i 15, il 37,3 ° 10 un'età dai 1.:, ai 21, e il 40,7 °, 0 un'età. oltre i 21; mentre, delle operaio denunziato appartenenti a tutte le altre industrie, le ))eroentuali diventano ri,pettivamente 1 1 -1° , 11 I 1,1 ° 11, 34,1 °/ 11, !>3,4 ¾, cifre però che sarebbero certo superiori ~e pii, completa fosse stata l'inchiesta sulle operaie addetto all'industria delle oonfe:liooi o dell'abbigliamento della J)Crsona e dell'industria a domicilio in genere. L'inchiesta fornisco notizie più specificate Intorno al salario di 38.273 operaio di età. inferiore ai 15 anni, osservato il 30 novembre 1903, e che costituiscono Il 20 ° 0 delle O))erole denunziate da 1900 opifici. Le cifre peccano J)erò per difetto per ciò che riguarda il rnpporto delle operaie gio\'ani alle ndulte; e sono errate in ec– cesso per ciò che riguarda i salari. L 1 inchiosta è abba– stanza completa per ciò che riflette l'inrlustria media e

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