Critica Sociale - Anno XV - n. 18 - 16 settembre 1905

288 CRITICA SOCIALE riguarda l'asilicurazione operaia e la loro attività in questo campo continua ad aumentare giacchè le infor– mazioni in questa materia rappresentavano nel 101)3 il 29,Cl 0 ,' 0 e nel 1902 il 26,0 Ofo di tutte le informazioni. Le informazioni in materia <li diritto civile rappresen– tano il 30 1 1 °lo, quelle in materia di diritto penale il ~~~:{i\Je d!1iigs~~~~!,,~f'~o~~~tts,~ t,t; o~ci; : ei ~~t/~~: dustriali il 2 1 3 "/"; di questioni diverse il 4,5 ¼• L'attività. dei Segretaria.ti non si limita però a dare pareri e a preparare documenti; 27 Segretariati com– piono anche lavori statistici e 43 curano la presenta– zione di reclami agli ispettori di fabbrica. Soltanto 29 Segretariati assumono la difesa degli istanti dinanzi ai magistrati, e ciò per non aggrnvar troppo il lavoro dei Segretari e perchè spesso ciò non è loro per• messo. Nel 1904 i Segretart rappresentarono in 1768 casi i ricorrenti in giudizio. Sui risultati ottenuti dall'opera dei Segretariati non è possibile fornire dati esatti, inquantochè assai di rado essi ne vengono informati. Da 31 Segretariati si pote– rono registrare 1641 casi che ebbero esito fa\'Orevole j di questi 954 riguardarono infortunì 1 144 Pinvalidità 1 454 contese dinanzi ai tribunali industriali, 82 l'ispezione del lavoro. Per ciò che riguarda il personale, 44 Segretariati con– tano in totale 65 impiega.ti; 11 Segretariati hanno per ciascuno 2 impiegati; 5 per ciascuno 3 impiegati, e tutti gli altri un impiegato. Oli stipendi variano da Mk. 135 (Neu-Ruppin) a llk. 2500 (Altona, Amburgo, Lipsia, Monaco). 6 Segretari ricevono un cOmJ)enso ioferiore a .:\lk. I0Q0; 1, Mk. I Hi0; 6, da l\lk. 1200 a 1\lk. 1500; 7 1 da )lk. 1500 a Mk. 1800; 16, da .l\lk. 1800 a i\lk. 2000; 20, da )lk. 2000 a 2400j 7 1 oltre ]clk. 2400. Gli stipendi inferiori a Mk. 1000 sono pagati lad<love il segretario è occupato solo poche ore al giorno. L'Ufficio resta aperto nei vari Segretariati da I a 9 ore; (llannover); in 21 casi da 2 a 4 orej in 7 casi da 4 a 5 ore; in 3 casi da 5 a (ì; in 10 casi da 6 ad 8 ore. In molti casi il segretario resta in ufficio dopo la chiusura da 2 a 5 ore. 13 Segretariati restano aperti alla do– menica. I locali dei Segretariati sono limitati al minimo, Ria per ciò cho riguarda il numero, che per ciò che riguarda lo spazio. La maggioranza dei Segretariati (26) dispone di due stanze, ciò che permette al segretario di compiere il dover suo senza la presenza importuna di terzi. In 8 Segretariati non c'è ehe un solo locale; in 9 tre locali; in 2, 4 locali, a i\Ionaco 5 e a Norimberga 8 locali. 1 progressi fatti in questi ultimi anni dai Segretariati sono Yeramente grandi. Soltanto pochi anni fa, scarsa era la simpatia degli organizzati per questi istituti, la cui creazione era spesso causa di discussioni e di divi– sioni. Oggidì la loro utilità non viene più messo. in dubbio da nessuno. Essi danno un incalcolabile aiuto agli operai Yiolati nei loro diritti o che devono farli valere; essi servono di efficace sussidio all'organizzazione ed esercitano quella tutela morale dell'individuo di cui tanto abbisognano le classi operaio, così prh'e di aiuti. La cr~a– ziono di tali istituti sarà c6rnpito prossimo della nostra organizzazione, quando si sarà consolidata e sarà. diven– tata matura, e l'esempio della Germania proletaria le servirà da ammaestramento e eia modello. f. J), FRA LIBRI E RIVISTE ~. G-.PrnnsoN: Trattato <li Economia Politica. - Editore Bocca, 'l'orino, 1905 Due volumi del prezzo complessivo di f.. 25. Il prof. E. 'hlalagoli, che ci a\'eYa fatto conoscere i Problemi fo11dame11talidi fi:conomia Politit:a del l'ierson 1 ha curato ora la tradu:done del 'l'rattato di Economia J-'oliticu dello stesso autore olandese. Quest'opera poderosa non viene inutilmente ad alli– nearsi tra le numerosissime omai esistenti, poichò ò mirabile pel' la chiarezza, per la disposizione della ma– teria, per !a profondità e per l'erudizione. ]3astorebbero i capitoli sulla moneta per rendere celebrato uno sc1·it– tore d'Economia. li Pierson, che è 1 si può dire, un meraviglioso auto- didatta, alla nativa sagacia unisce una serenità e im · parzialità di giudizio che non si riscontra facilmente nei più acclamati rappresentanti dol gregge accademico. Senza essere socialista, ba il coraggio di scrivere, egli che è stato fino a poco tempo fa Presidente del Consiglio della Corona, proposizioni come queste: "Il chiudere gli occhi davanti ai difetti della nostra società. e il disconoscere che taluni di questi sono in– dissolubilmente connessi alla medesima, non conduce :i nessun risultato pratico. Noi non dobbiamo tentar di coprire la. nuda e non sempre bella. realtà. con alcun mantello tessuto dalla preoccupazione o dalla prudenza: sopratutto dobbiamo guardarci di qualificare l'attualo ordinamento sociale come un ordiname11to naturale: esso non è pit1 naturale di qualunque altro. La suo. base è il diritto di proprietà privata, creazione del legislatore, garantita dal braccio della forza. È inconciliabile con una trattazione rigorosamente scientifwa do!Pargomento che ci 01:cupa il vedere in questo ordinamento qual– cos'altro che uno dei molti ordinamenti concepibili, e nessun economista può sottrarsi a un'indagine scrupo– losa, impaniale della questione, se questo ordinamento sia il migliore <li tutti. Ciò è tanto meno permesso ai nostri giorni, mentre tale questione viene messa avanti con maggior insistenza che mai, e migliaia, anzi centi– naia di migliaia di persone rispondono negativamente. ,, Nel suo illuminato eclettismo, il Pierson mette bella• mente in luce tutte le manchevolezze del tanto decan– tato interesse individuale e mostra la necessità. economica, oltre che sociale, dell 1 ìntervenzionismo di Stato con queste parole: " Legislazione sociale ne esiste già su grandissima scala, e la sola mgione JJer cui 1ion 11e ab– biamo sempre coscienza è l 1 abitudù1e: Pabito nel qualo ci muoviamo, noi Pabbiamo sempre portato, perciò esso non ci impaccia più. Legislazione sociale contiene una gran parte del nostro Codice Penale, del nostro Codice cli Commercio, del nostro Diritto Amministrativo: YOi non potete assicurare pili del valore della cosa, non potete emettere biglietti di Banca, non potete bat– ter moneta, non potete dare in pegno la vostra per– sona e il vostro lavoro 1 non poteto ayer pili di una moglie. Ci sono disposizioni del Codice di Commercio dirette a tutelare gli interessi degli azionisti delle So– cietà anonime, sono proibite le Banche di giuoco. Si esercita sorveglianza sulle ferrovie, sulle macchine a. Ya.pore. Moltissime limitazioni del diritto di proprietà o degli altri diritti reali sono pure legislazione sociale, poichè esse servono soltanto a impedire offese o viola• zioni d'interessi, contro cui potrebbero benissimo vegliare gli interessati stessi.. .. .Essere fautori della legislazione sociale v-uol dire caldeggiare, 110,i un nuovo 1n·incipio, ma una ullerio1·e applica::io11e di un principio antico e uni– versalmente 1'iconosciuto. Jn nessun paese ben governato il legislatore parte dall'ipotesi elle ciascun adulto abbia sufficiente cognizione delle eose 1 possegga criterio e in– dipendenza tali da poter sempre, in tutto ciò che fa o non fa, in ogni contratto che stipula, cural'0 di non es• sere danneggiato dai suoi concittadini. Dappertutto lo Stato prende dei provvedimenti per impedire che si abusi della mancanza di cognizioni, di criterio e di in• dipendenza. E che cos'è altro la legislazione sociale a prò degli operai se non una. nuova. tappa in questa di· rezione? ,, TI commendevole 'l'rattato è preceduto da una dotta prefazione del traduttore. e. m. Abbiamo pubblicato in opuscolo: Prof. E1.'1'0REFAUIE'L"l'I LE BIBLIOTECHE D LPOPOL (Il1rimo anno ae1 consorzio Milanese 1erleBiblioteche Po101ari) con prefazione di F. Turati. Ce11tesi1ni 30. Presso la CRITICA SOCIALE. GIUSEPPE RIGA.MONTI, gerente responsabile. Milano, 16/~ 190!'.,- Tlpogralln Opornl (Soo. ooop.), o. Vttt. Em. 12-liJ.

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