Critica Sociale - Anno XIII - n. 23 - 1 dicembre 1903

CRITICA SOCIALE 359 dei ferrovieri, la direzione dell'esercizio non poteva passare e infatti non passò nelle mani dell'autorità guerresca, e si generò in conseguenza l'assurdifa disciplinare e anthnilìtare, del tutto nuova e impen– ~ata.,degli 8400 uomini nel 1898 e dei 34.000 nel 1902 richiamati dal congedo e fatti soldati in virtù delle sole stellette, i quali sfuggivano nel servizio al CO· mando dei capi militari ed erano comandati da im– piegati borghesi. Mi è accaduto più volte di osservare nella rela– zione parlamentare delle mende e dei giudizi che non po::1s0 attribuire al sapere del suo relatore, ma alla povertà della Scuola di guerra e del giornalismo militare, i quali, o l'una o l'altro, devono aver dato al relatore man forte nei suoi spropositi. Per esempio: siccome le ferrovie. sono, secondo loro, un mezzo militare e i fenovieri un corpo spO• ciale di interesse militare semprn in senizio, il ri· chiamo da.I congedo per motivi d'istruzione e il richiamo per ordine interno (non ferroviario) non sono applicabili e non si applicano, secondo 1oro, ni ferrovieri. Concedo come vc:·o quello che affermano nelle premesse, ma noto che in quel caso Ja legge di reclutamento (testo unico 1888) non avrebbe di menticato certo di dispensare i ferrovieri da quelle chiamate. fovece l'art. L3L della legge esenta dalle chiamate le guardie di finanza 1 quelle di pubblica sicurezza e le guardie carcerarie, ma non ne dispensa per nulla i ferrovieri che non nomina mai. Questo fatto solo vi elica che " il diritto dato al Governo di mituarizzare ·i ferro1Jieri -in vfrtù degli art. 131 e 132 della legge V'igente ,,, come dice con sfacciata bugia il relatore innominato, non solamente non esiste, rna la legge medesima non si è curata meno– mamente dei ferrovieri, nè del loro servizio d'indole privata, dal momento che essi non furono da quella nemmeno esentati dai richiami per istruzione, in quell'atto stesso nel quale essa esonera.va le guardie di A.Itri pubblici servizi civili. )fa la bugia, direi quasi hL mala fede della Rela• zionc parlamentare, sono proterve neH'n.mmctterc la ! militarizzazione dei ferrovieri "in foria. dei due arti• coli citati 131 e 1S2 ,,. Esaminate, vi prego, gli arti– coli atessi nella legge vigente Ci agosto 1888, testo unico. V'è motivo a meravigliarsi. So bene che si giuoca quasi sulle parole della legge " richiamo per precetto personale ,, Si dico che il precetto personale è fatto proprio per i ferrovieri e così si fa scaturire da una disposizione di pura forma un obbligo sostanziale di limitazione c1,lla libertà. in• clividuale quale è quello che i ferrovieri possono essere militarizzati in tempo di pace senza muoversi dalle ferrovie, perchè si considerano queste come un mezzo militare e i ferrovicl'Ì come un corpo speciale d'interesse milita.re , due fatti e supposizioni che ho pili sopra dimostrati inesistenti ed assurdi, o per lo meno arbitrllfi. Tuttavia, se Ja forma del richiamo " per precetto personale ,, genera. la. sostanza, cioè ilL militarizza• zione, com 1 è che il richiamo per precetto personale esiste nella legge, art. 131 e 132, pet· le sole milizie, mobile e territoriale, e non esiste per le classi in congedo dell'esercito permanente che sono sel e delle più numerose perchè le pili giovani? Oli uomini in congedo dell'esercito permanente erano 495 mila al 30 giugno I002 (Relazione riservata.). Sono obbligato acl entrare piit addentro ancorn nel pandemonio dei richiami per precetto perso,rnle e nel modo come furono richiamati alle armi nel L898 e nel 1902 i ferrovieri. Coloro che si immaginano essere il precetto per– sonale una. forma di 1·ichiamo applicabile ai ferro• ot vieri in temJJO di pace non sanno che esso scaturì naturalmente e solb1nto clal lavorio fatto dal 1873 in qua per sistemare ht mobilitazione dell'esercito al momento della gucrrn. La relazione parlamentale sul progetto in esame vi ha fatto accenno •e si è data da sè la zappa sui piedi. J~ vero il suo ragionamento, ed è certame11te tanto \'ero quanto una proposizione di La Palicc (un quart cVheure avcmt set 1110rt il était encore en vie) che in previsione di una guerra vicina è necessario pren• dere clcl:e disposizioni prepa.ratorie e condurle con segretezza, e perciò può anche essere necessario ri • chiamare dal congedo per )Jfecetto personale e quindi segretamente taluni o più individui. Ma non è vero che per mezzo di questi richiami segreti si intenda presso di noi "crescere gradatamente in determinati punti del territorio l'effettiv.o sotto le anni,,. Per lo meno questo 11011 è \'ero per· le classi in congedo de1Pesercito permanente (495 mila uomini), cioè non è vero per l'esercito attivo, per quello che dovrà sopportare il peso maggiore della guerra., dal momento che le sue classi non si possono richiam,ue per pro· cetto personale cioè segretame11te, ma soltanto) come dico il famoso articolo 131 della legge vigente di reclutamento, si possono richhnnare in blocco "ov• " vero in parte per classi, per categoria, per anna, " per corpo, per distretto ,,, ossia palesemente con avvisi pubblici, escludendo il precetto personale. Sfido a negarlo. Il precetto personole, come già. dissi, si può ado• perare soltanto, secondo gli art. 13 L e 132 della solita. legge, per chiamare dal congedo gli uomini ascritti alla milizia mobile e alla milizia tcrl 'itoria.le e quindi per OJJerazion·ie formazioni dl secondalinea e per servizi. Ne do degli esempì. Saranno carabi· nieri, i richiamati con precetto personale, per rinfor zare le stazioni dell'arma benemerita) al confine in ispecie, e coadiuvare alla mobilitazione e radunata di frontiera; saranno ufficiali o t.ruppa per fornrnre compa~nie costiere per la son'eglianza e protezione littoranea i sarnnno riparti a guardia di speciali punti e linee ferroviarie; sa.ranno ufficiali e truppa per la preparazione dei servizi sanitario e di sus– sistenza nelltL zona di radunata di frontiera e nl• trove, ecc., ccc. E vi saranno, aì, anche delle operazioni prepara• torie ferroviarie. 1'.Caper queste che bisogno c'è <li richiamare con precetto personale segreto i ferro– vieri? Quel personale sta completamente a disposi– zione delle Società, con le quali esistono già o si possono prendere solleciti e facili accordi all'atto ciel bisogno per dislocare qua o là sulle linee ferrovia.rie un maggior numero di personale con segretezza mag• giore di quella che si avrebbe se l'autorità militare si mettesse essa stessa in rapporto con i ferrovieri mediante il precetto personale. D'onc\e appare che l'adoperare il precetto personale per i ferroviel'i sa– relJbe anzi inutile e nocivo; e la legge perciò non se ne occupa. Potrei anche citare altri provvedimenti e studi militari riservati e riservatissimi, i quali stanno a provare come il richittmo pei· precetto personale sia richiesto soltanto dai bisogni della mobilitazione, non ablJia avuto perciò altra origine e motivo nè altro !'lcopo che quello di giovare alla mobilitazione, nel pensiero almeno di chi lo ideò 16 o 17 anni fa e di chi ha ora il potere di conservarlo. Ma questo che ho detto è pili che sufficiente perchè ben suffra– gato dalla legge e dalle parole stesso del relatore in· 11omiuato, il quale si diede da sè la zappa i,ui piedi indicando i perchè del precetto personale in modo non diverso dal nostro. Tn conseguenza due cose sono assodate: l O che iI precetto personale non deve essere emesso se non in previsione di una mobilitazione;

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