Critica Sociale - Anno XIII - n. 23 - 1 dicembre 1903

368 CRITICA SOCIALE è nel pensiero scientiflco e arfr;tico dei contemporanei; la sloriu. ò iu ogni meato della vita collettiva, ma i suoi germi si fecondano alla base della piramide sociale, dove si crea la ricchezza che perpetua là vita dell1o.ggregato. Che importa a noi che lo storico ci faccia conoscere testualmente un discorso parlamentare, quando non fa parola del regime doganale francese e non ci offre unn. sola cifra approssimMiva della produzione nazionale? La Francia non aveva marina mercantile? Non scam– biava i suoi prodotti coll'estero? Non ;we,,a industrie? Non crisi di lavoro? Non lotta di classe? E del movi– mento d'idee a cui diè un contenuto organico definito il Ma11ifesto<lei CQ1nw1isti 1 che cosa dite? Nulla, proprio nulla, come lo storico venturo di un articolo dell'onore– volo Sonnino? Sotto la superficie cangiante della politica aulica e g-overnativa, dov'è la Francia. che produce, la Francia che pensa e progredisce e foggia gli elementi della sua stol'ia avvenire? Le sue relazioni coll'estero credete da\'Vero che comincino e finiscano con gli accordi di gabinetto? E quanto alla Comune, credete voi di poter• vene sbrigare con una parola di esecrazione? Andiamo, via.,... queste sono storie che si raccontano a veglia per spaventare i bambini cattivi. 1_,astoria ò beu altra cosa. Voi Lo vedete, a Sédan e sotto le mura di Parigi non è la Jìrnncia che muore, è PJmpero che tramonta, La vita della nazione continua invariata negli ipogei, e il contadino brettone si accorge del cambiamento di rotta solo pcrchè un suo figlio che andò soldato è rimasto prigione dei Prussiani e la guardia campestre mutò sul cappello i colori della coccarda. l~a storia, dunque, non è tutta nella vicenda. de!le dinastie e delle forme politiche, nella sorte dei Gabi– netti e nell'eloquenza degli ottimati: tutto questo può essere considerato come il moclo d'apparire della storia, ma la sostanza di tutta quest 1 1\pparenza è altrovei lo abbiamo già. detto. ... Percbè, dunque, si continua a far la storia cosl? Perchò essa riproduce la vita di un'epoca e di una gente, quale apparisce soltanto agli apogei? ~eco: innanzi tutto la scuola che forma il discente, forma anche l'insegnante, ed oggimai l'ufficio di scriver le storie sembra riserbato soltanto ~i professori. Ora, avviene che nella. scuola classica la storia ò considerata non come un ramo cli scienza, ma come una materia di genere letterario (vedere i programmi ufficiali per cre– dere), proprio come negli antichi t_~a.ttatidi retorica. I grandi esemplari sono ancora J~rodoto e Tacito; di rado ci si eleva alla concezione storica cli Machiavelli e del Guicciardini. Un po' di pratica della vita e del cuore umano, la conoscem;a minuta dei nomi, dei fatti e delle date, esposti con certa dignità di stile togato, e la storia è fatta. Ma l'economia politica, ma la statistica, ma la demografia, e tutto il corteo delle altre scienze sociali, ausiliarie della storia, non s'imparano e non si insegnano; o gl'istoriografi continuano ad apprestarci !'lpettaco\i di coreografia, in cui pa~sano molti personaggi illustri, coperti di ciondoli e di medaglie; re, pontefici, pl'incipi, imperatori, guerrieri, battaglie, cerimonie, fasti e munificenza, che divertono incredibilmente i bimbi piccoli e grandi delle nostre scuole, i quali inorridiscono poi per tutta la vita degli aul>·opofay;, della Comune, o verseranno lacrime di commozione ricordando (oh! istrio– nica anima di nostra gente latina!) il g-esto elegante di Napoleone il Piccolo che depone la spada - come il vinto cavaliere antico - ai piedi del teutono vincitore. 1-:T·TOBE li'ABIET'fl. BlllLlO'l'ECADJ PROPAGANDA della Critica Sociale OPUSCOLI A CENT. 5. • Cclii pn,{. A.: l,a leglslulone coutro Ili m•larl!l. " (Jruppa ,oci(ffi,1<1 pru•/,.,,,t,,tu,·t: Sul luoro delle donne o del mino• rtnni; Disegno ,i; legge e !telActio11e; aggiunto~! il Disegno di l~gge rniniMeriAle (CarcllUO). .11 Nm·lt11glli .A• .- Com11 ~I ra II guad.1gnar11 di più (Pentl11ri di 111,vorlltorl). • l'l,ch,rnow G.: J,a t.ttlc1t rholuzlon11dA; rorza e ,lolen1.11. • Tolllfoi L : I ilote,rl ,1e1 IIOl(lato. - I rruttl del deu11ro. OPUSCOLI A CENT. 10. • AlbtrUmi prof. l'. mrorme tributarle e 11oei1tll. •· ,trcoi1ptli a1>1>. P.: 1,e e,olulonl della proprletft, 81b 1meca u no ti1ar o ti Badalo11i II Bcr,,.;,.1.- l,a lotta di eluse~ I• le,tge del domicilio eo•Uo. :li- Ca,alini doti. G.: A difesa delle mndrl OJ)Orllle j progetto di UllA CllUft libera dl maternità nel Biellhe. t De Àmfci, B.: Ouenuioul sulla questione 11oelale, t l(awttky C.: 1,a libertà nel l!Otlilll11ruo. • /,11cci p.-of • .A.: Org11.nb:tadone del contadini e resl8fCn1.1t del pro- 1,rlelar!. i' Hocl1<8E" ..- I prodotti della terra • .t R,1ui G. .- l,e t.11111! ecouomlebe dell'11more. • Tw,·ati PiUppo: l,e otto ore di luoro (4.• edlz.). • f,0 tttuo .- La moderna lotta di elui.e (2.• edlz.) • Lo Rte,so: Il donre della reslKtenza (4• edlz.) OPUSCOLI A CENT. 15. • Cammanri-Srurll S.; La lotla di eluse In Sicilia. :te .ll1<dal1li G. e .lf«um·a C.: Il rlordlnamenlò tlcll11 mulu111Uà e delle 11enslonl per hnalldit11 e vectbhda 111 Sam11lerd11re1111. • Oggero G.: Il 1otltlls1no; eonfer1111u. (2. 11 edlz ). '" Partito (Il) del ill,oratorl ltallllnl; lt11p1)ortoal f;ougreuo lnter,,11do- 11aledi Zurigo (1898). _. Programma (Il) agritolo del partito operalo rranche. f /{uNm ,criptar: l,a 11neatlone di Napoli (Come si sgominerebbero le Cllmorre). :t Sa11>rmi11i p.-o{. G.: Il Congresao di t"lrenze e gli amici della uuola. (Per l'org1rnizznlone dcgll i111cgnanli1. " 1'1<rati F.: li 11artlt.o 80Cl11lhl11e le Bue pretese., t.t:n(lenze •· • Tu,·Mi P. t ClClwHo Tr~vt,: Sodaliu10 e u'11e11\11t1uo. t- Vii,aute /H·of. C: l,'il1fluew1.1 del ~oela\ls,no 8ul diritto 11rirato. OPUSCOLI A CENT. 20. • De Lt..:n a1>11, F'.: I " Ft1~el ,. e la quul.lone alellla11a. • l,abriola Arluro: Contro Il r11ftJ,..,nd1on. .11< Marx C.; lll~eorao sul libero llcllmbto, con prefulooe di Engel,. • .l(Qutemm·titol p,·of. fifor,.,..,;_. l,e l,cghe (Il mlirllor11mento rra I confll• dlnl dell'Oltrepò 1une~e. • l,a 8Uuo: Gli 1111'1111 eeonon1lel della 11resente e ilella 11:t88lltagenera• ,JoM In 1t"ll11. • P,t,·(}ccl,i <foti. C.: l,ll teoria marxista dell11 minrla eru('e11te e la sua unica lnter1orctar.loue. • S«ll>io/1 prof. (J.: Il 1,a,aato fl l'ant,nlre ilella lot.ta di clu~e In lu• ghlltun. Travet (UH\.- Un Comune dtll"ll.alla merldlonale >Il 7'urnfi FWppo: Il partito soclall~t.a o l'11.Uut1.lemomento 1101\lleo, s• edltione, eoll11. Riipo11ta i,i tou1,·udd<1tori. • Lo 8te11~0: l,>l JIOlitiCll 11 .:iy-iri(J dell'on. OioliU i ,discnuo R\la C111uer11). • Tun1ti l-'., C. Trt1>e,, I. IJ011omi t O. C«,sola: l,e 1,ogbe ,1\ resl11te11u e Il partito soelallst11, li' Vande,·vel,I,. r:.: l,a •leeade11u del capif.ttllan10. OPUSCOLI A CENT. 25. :I Camma,·n·i &1<,·ti S-: Organlu.ulone e polllltll del luoro 1101111 Orga– nlu.azlone ,oelale ilei ("011&11111I. Casau,.; dou. G .- l,e 11,bltazloul Igieniche e a liuon nuirtato (colltribulo 11,lto1tudlo delle ahlUzlo11i opertie). • l,afargu, P . !. 111ahrlall8mo etonornleo 111Mau: • Marx C. , E"ngel, F.: }lanlfe1lo del partito comuni11la (2.• edlz.). :t: Ptt,lcchi doti. C : l,e 11reaentl coudldonl della eml!frndono ihllana. t. Unun r,i,v. G.: Una Ilepubblica Italiana (Li Canton Tici110J. •· Rtr11m Scl'ipro.-: l,a que8tlone merldlOnAle e Il rederailsmo. • Schia1>i Altuo,,dro: 011 11eloperl e I• 1►rodudo11e. • Syll>a V;t>inni: l,a nrltà 11ulle t11eij6mlllhri. I 1'urall Filippo: l,11. bRntRrOlt.ll dello Staluto: dl3con\ Alla Camtlrll :te,,,. situo: l,ll politica 11011tale-telegnflc11. o Il penon11le (discorsi alla C11.mera). LIBRI DA CENT. 50. •IJ01111111i I. e Vtn«11i C.: li mo,lmento 1►roletario 1101 llantornno; con Appt11dic~. :te E'11gt1, J,',: l.'lfoonomla politica; eon lntrodu,:. di Thrall, Adler, Kautd:y. Ka1<tsK11C•.- l,a dlresa del larorlltore ti la gloruat. di otto ore. • Kuliuioff dott. À, .- Il monopolio dell'uomo (2." edh:.). .lforx C.: l,a guerr, chilo in J.'ranela o l,11Comune di Parigi rlnn- dleata. • Jfauart , v,md•rvtldt: Para881tl8mo organico e parassitismo sodale. • Syh-« Vfoim1i: l,e rlrorme mllltarl tecniche, 1° L11m:trlna. ,li/ 1'urali F.: li diritto di rluulene; l,a rlspo9l11 alla Corona (dl1eonl . alla Camera). 4 1r,:u-ii: Pole111lebe agrarie rra MOc\all~tl ; la eouqulsta delle t•mpagnti. LIBRI DA CENT. 60. Schiif/it- À. G.: l,a qulnte1111en.i:a. del 11oc\1ll~mo. LIBRI D.A LIRE UNA. CabiaH ,t., Eiu,mdi L.: l.'ltalfll e I trai.fati di com111erelo. F',r.-i p•·of. B. .- Discordie 11os1t.1>·18te 1ul 80clallsmo {1-'crri eootro 011- rofalo). G11rlbolti G.: Pane;• la produzione an,rehica, coopera.1i.-11,mun\elpale • • L,~nt E.: Ap11unl.l trii.lei alla Economia J,ori1na. ~· rluhauow O.: Anarchismo e Socialismo (per gli abbonati alla Critica cent. 75). Umano: La f\11edelle guerre nella rtidera-iione del povoll. • Ya/~ra l'.: l.'lns11rrezlone cbartlsh In lngbllltlrra (per gli abbondi ce111, 75). 8ellmny E.• Marx c., Lorla .A. (vedi più. 1otto). NB. Scrl,..ere, eoll'importo, all'Ulllclo di CRITICASOCIALE,MIiano, Partici Gallerla 23. No11 ,; fr,,o«J 1N1>ii n11:a prtr,/o importo, neppure contro auegno. Per gH opu,coli a f! o 10 cen101iml, ehi ne Yoglla 1111 folo e1emplare può i11,iarti cartoli11a doppia. Sugli oplllcoli o libri tern111l da a1torl1co (•J è Accordato lo ,conto del IO Ofo per ,Imeno 10 estimplarl dc!\o 1tu10 opuscolo o libro; de! 1(; D/0 per a\men11 50; e del 20 ¾ dal ee11tln11lo in &u. Swgli alll'i noH si fa ,co,110. Il porlo 11ell'interno del Rogno è a carico dell'Ufficio n1ltte11te. Per l'uttro aggiungere ceni. 10 ogni franco di importo. Oli 1marrlme11li sono a rhch\o del committenti. Chi YUole l'IN1>lo rac• coma11d1110 aggiunga, per l'i11rnrno, fino Il L. S, cent. 10; oltre L. 8, ee11t, 2fl. Per l'eatero ffmpre eent. 25. L'Officio non 11uume commlnioni per libri od op111e11\i0011 \11dic11tl nel prnentti elenco. Glt opuseoll e i libri della nost.r, Biblioteca, nOI\ tem11ret1I nel 11reKl'nte eleneo, ij0110u1turlt.1. GIUSEPPE RIOAMONTI, gerente responsabile. M! ln.no, 13/121908 • Tipografia Opcrn.1 (Soo. ooop.), o. Vttt. Em. 12-16.

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