Critica Sociale - XIII - n.18-19 - 16 set.-1 ott. 1903

CRITICA SOCIALE 279 cli lanciare, tutto il tempo dell'nnuo, attraverso alla provincia, del conferenzieri! E non si arrischi il mio successore a disci1)linare la propaganda nel scuso di distribuirla razil)nalmente e di rcudcrln .. produttiva. Nei Congressi egli sarebbe tacciato di militnrìsmo, di autoritarismo, di czarismo (quante volte n mc non sono stato fotte queste accuse, insieme ad altro ancora pili gra,•i !) da quegli spiriti liberi (oh, per elio, il socialismo non vuol dire libertà~) i quali vogliono andare dove loro pince, cioè i11 quei paesi do,·e pili largo è il concorso del popolo e più larga è la messo degli npJllnusl 1 o vogliono parlare su temi di loro gradimento. Il loro intelletto non si presta a discendere dagli alti principt allo J)iccolc vicende delle nostre or– ganizzazioni; il loro spirito ha bisogno di S))aziare nei camJ>isereni dei grnndi ideali; lo studio delle miserie delln vit1l quotidinna non li seduco; il piccolo fatto di cronaca dell'orn che fuggo non li cOl))isce.La storia di una r,cga per mc valo quanto un trnttato di economia politica; per essi è una misera cosa, intorno alla quale non ral la pena di spendere due parole. Nè, molto meno, J>assiper la mente nl mio successore di aprire inchieste J>Crraccogliere dati stalistici, di diramare questionarì per conoscere l'entità. e In. natura di certi fenomeni, come Pcmìgrnzione, la densità della popoJa,:ione, ccc.! noba inutile! Burocrazia! tnfn))lasmi che spengono 1i lo spirito ril•oluzionnrio ,, del popolo! Conclusione. t: ormai tempc di concludere. JI Manto\'ano - questo Ahmto,,ano magnificato in tutte le lingue e in tutte le parti ciel mondo - si tro,•a in una crisi dalla quale non uscirà se non per forza \'Ostra.,o lavoratori. Siete voi che dovete richiamare il partito socialista. a compiere la !5ua. fun zione specifica. - l'educazione e l'vr– ganizza:1.ionovostrn - tracciando chiaramente la linea che intendete seguire. J socialisti sceglieranno. L'equivoco devo cessare noli' interesse di tutti; ma spe• cinlmento nel vostro interesso. Voi dovete dire se avete fede nell'organizza,:ione, se avete fede nell,3conquiste graduali incessanti, nel camJ)o economico, nel cnmJ>O ))Olitico,nel campo amministra– tivo, se avete redo nel metodo che abbiamo seguito fin qui (lotta dì classe e conquista dei poteri pubblici), se avete fede nella graduale trasformazione, 1>er opera vostra, della società ca))italistica in società socialista: in una parola, se a,,ete fede nel socialismo senza ag– gettivi, cosl come sgorga dalla vita delle nostre orga– nizzazioni. La Lega di migliornmcnto 1 intesa nel senso lato della parola, ò la lotta di classe in azione, è il socialismo che diviene, è la classe lavoratrice che sale lentamente ma sicuramente alla conquista del pane, della luce 1 della giustizia Soltanto, occorre della costanza, della perseveranza, della fermezza nei propo3iti vostri. Yoi le dovete avere queste qualità, voi che non avete i nervi logorati, voi che - di fronte a questi tempera– menti malati che distruggono oggi quello che hanno innalzato ieri, che sono sempre incerti sulla via da pigliare, che geltano eia pnrte un'nrme J>rima ancora cli adoperarla., che fllosofcggiano tropJJO ed operano J>OCO o nulla - rappresentate la energia tenace, paziente, che opera lentamente ma senz'nrrestarsi, come una forza della natura. Uicorclatcmi, come io ml ricorderò della vostra mas- sima organizzazione. EG1010 BERNA.ROLi, La Redazione della Nuor:a'l'erra aggiunge quanto seguo: Il saluto, che noi mandiamo al comJ)agno e fratello cli rede e di lavoro Egidio Uernaroli, in que:: ;togiorn o non lieto per lui o per noi e per i lavoratori, avrebl.le troppo sapore di taglierini di famiglia, di sentimenta– lismo che ripugna alla Qua come alla nostra natura, se noi non saJ)essimo di interpretare colla. nostra parola l'animo riconoscente della grande maggioranza dei com– pagni nostri, dei nostri contadini, che lo vedono da cinque anni al lavoro, in rorme diverse, in funzioni di– sparate, giornalista, conrercnzicre, segretario, ammini– strn.tore, con mirnbilo duttilità cli attitudini, con agile plasticità di criteri secondo l'ora e il bisogno; mri. sem– pre con unità e continuità d'azione, con la guida cli un lume che in lui ò fiamma costante: la redo nel socia– lismo, compreso nella. sua va.sta, multirorme, complessa naturaj sempre diritto e sempre intero, con la sua co– scienza, con I:~ sua franchez1.n 1 con la SlH\ inesauribile, roviuosa sincoritù 1 con quello insomma che è ,uerce an– cora poco tt.J)prezrnta sulla 1>iazza politica, ma che lo sarl~ tnnto pili quanto J)iù il 1>01>010 aprirà gli occhi: i I cm·attere. l'-: vero però ch'egli ò un "transigente!,, Ce n'eravamo dimenticati. Oh la commedia umana! Afa noi la scrive– remo e la reciteremo insieme, 110n è \'ero, amico Ber– naroli '? una farsa sull'argomento! 1iA. " NliO\"A TERI!,\ li' Lapolitica doganale e i partilo socialista Ne ha una? Sente il bisogno d'averne una? Non si direbbe, giudicando dal lungo silcmdo seguìto alla pro1>0sta di Attilio Cabiati e di Luigi ]~inaudi, fatta. da queste colonne al 1>artito socialista perchò si as– sumesse Piniziativa e il còmpito d'una campagna an tiprotezioni sta. rt fntto ò curioso sotto due aspetti. Prima cli tutto, perchò forse giammai come ora gli scrittori di coso doganali, anche i pili schifi d'ogni teoria astridta, furono unanimi nel l'icono~10orcla possibilità, la con– \'Cllienza, la necessiH~ d'una politica economica pii, libernle; in secondo luogo, perchè giammai come ora si ebbero relativamente notevoli le domande cli riduzione cli htriffe eia parte cli industrie che fino a ieri chiesero protezione, e perchè giammai come ora furono fioche le insistenze per la domanda cli con– servazione delle tariffe attuali; in terzo·luogo, perchè è in questo campo che ci sarebbe modo di illustrare uno dei più begli esempi storici di lotte di classi. Mentre in Germania e in lnghiltorra. agrarii e in– dustriali sono divisi, o lo furono in line&.di massima quasi sempre e schierati gli uni contro gli altri; in Jtalia ~i ha il blocco, si ha il compromesso delle principali categorie cli produttori protetti, industriali ed agrarii. Appena appena c 1 è qualche timida crepa. I classici moti"i dell'eloquenza intransigente dovreb– bero aver qualche ambizione di riecheggiare anco una volta fieri per le ammorbate e addomesticate aure ciel bell'italo regno. A queste ragioni se ne potrebbero aggiungere altre. Fino ad ora, nella. scelta delle sue piattaforme di agitazione, il partito socialista è proceduto alquanto a casaccio, contrariamente il 1>iùdelle volte a ogni intuitivo precetto di pedagogia collettiva. Per chi ritiene che la vera propaganda socialista non istà nella sterile ripetizione fonografica di certe formule catechistiche, ma nelh~ cliluciclazione della vita quo tidiana e do' suoi episodi dal punto cli vista clelJ lotta tra le classi o dell'interesse del proletariato, 6 nella preparazione cli quel lavorlo cli conquista e di penetrazione che solo consente, coll'accumularsi delle esperienze, l'organizzazione delle capacità. tecniche ed amministrative; in ogni momento sarà intrinseca– mente più socialista quella tm le possibili agitazioni,

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