Critica Sociale - XIII - n.18-19 - 16 set.-1 ott. 1903

Critica Sociale flIVIST .Il (JUINDICIN.llLE DEL SOC/.llUSMO Nel Regno: Anno L. 8 • Semestre L. 4 - All'Estero: Anno L. 1.0 . Somestre L. 5,50. Lettere e vaglia all'Ufficio di CRITICASOCIALE - MILANO:Portici Galleria V. E. 23 Anno Xlii - N. 18-19. Non si vemlc <t mmieri sepa,1•ctti, 11 Milano,16 settembre-1 ° ottobre 1903, SOMMARIO Attualità,. /,a poUUca det fischi-O (l,A CIUTICA Socuu; C IVANOE U0!10l11), UIIQ elle 1im·te: D0011mento per IA. storia del J>Arllto socialista In ltfl.\1(1. (E. BF.llSAROLI O 1,A Nuo,·A Tr.:ua). La po/Ulc<~ doga11ale e U p<fffUo soclaUsfa (~MP~:DOCLJ.:). Ihnli'ICO dog,maie e la q11estltme det ,lftzzogl,<w1w: rn1illCI\a Ivanoo nonoml (RERUll SCRll'TOR}, Studi soclologicl. La co11dl.:lo11t gi111•/,1/tcadegli impiegati di Stato (K S1,v•:n1so), Jt p,·oMema primado della SCIIOl(tStCIJll(Ja,.la (O. SAl,vbm;i), C11lt11ni opc,·ata e produzto11e: o proposito delle BIIJl\olecho J)opolarl (E, FAlllt:TT1). "Peggtnq otr claims n; leglslaztont sociale e spec11lazio11e fhwnzi.m•frt 01.1.RCO Tlll,1.10), I.Jassenza ,lel nost·1·0 Di·retto,•e, t·1·attenuto <t Roma per il OonsL(1lio supc,•iore del la– voro, ha così ?·-ita'l·tlato l'tiscita tlel fa,scicolo ,lel 16 settemiln·e, che fi,mmo C()St1·etti - cmcoi·a itna voltai - a conr1lo/Ja,·loC()lfa– scicolo successivo. Ne chietliarno venia, c1,ilett01·il l.iA POLilTICA OELi FISCffIO Questo articolo, che ci era. stato inviato J)el IG set– tembre, parrà in qualche punto invecchiato. La.fischiata. al!o Czar - a.ver disapprovato la quale fu uno dei due moti\•i per cui fu chiesta la radiazione cli chi scrive dal partito socialista - è caduta oramai sotto la riprova– zione di quanti e democratici e socialisti hanno senso di responsabìlità. e dei nove decimi del nostro Gruppo parlamentare, e viene, con molta prolissità e con molti rigiri di frasi, abbandonata in sostanza da chi - cal– deggiandola a.cloltranza nell'Avanti! per mod(J da di– ventare il vero autore della proposta - aveva messo in frenesia qualche migliaio di Circoli e ne aveva fatto, per qualche mese, fa grande, la assorbente preoccupa– zione del partito. Enrico Ferri ha esplicitamente rinun– ciato a trovarsi a.Ila testa dei fischia.tori, dacchò ai fischia.tori si parò innanzi il pericolo - e assai pili che il pericolo - di sentirsi a loro volta fischiati via. Sarebbe dunque il caso di intonare il varee sei.mlto all'allegro e triste argomento e di cestinare l'articolo del llonomi.. .. se la })Oliticadel fischio dovesse intendersi solo nel senso materiale delle parole; se il fischio non fosse il simbolo sonoro di tutta quella politica che Io ha partorito, teorizzato e tentato giustificare - dimenticando la leggendaria minaccia biblica - come nobile segno di dissenso politico e come arme di linciaggio contro quanti uomini non pieghino pavidi dinanzi alle minaccio e ai clamori; <li quella polìtica che tende a prernlere fra noi, dncchè la Direzione del partito, abdicando e tradendo, le diede piena franchigia, In vestl cli armi poderose; di quella politica che, nell'essenza. e nell'a– nima sua, non è altro che un lunghissimo fischio, e, come il fischio, ventosa ed idiota, assordante, irritante ed imbecillente, sfida alPintelligenza, negatrice della coscienza e della discussione, grido di marmotta o di serpe, che rinnega l'umanità, e non ha nulla di umano. Ma, come la fischiata czarifuga divenuta fuggiasca - cli cui si inventò, fra l'altro, che fosso approvata dal Comitato socialista internazionale convocato a Bruxelles - così molte altro coso gli eroi del sibilo hanno già ringoiate, e molte più rin~oieranno, che erano la ragione dell'essere loro. Siamo venuti al punto di vedere quello che fu già Porgano centrale del partito, in un articolo, o,-a decisiva - un articolo, questa volta, suo, e non già contrassegnato da una delle molteplici sigle con lo quali la vaga venere cli tutte le opinioni più cozzanti si sfoga sullo stesso foglio per la educazione intellettuale e la coerenza. politica. delle masse intontite - dettare la più feroce autocritica della II tendenza ,, che vantò di rap– presentare e richiamare il partito a quell'aziono pratica e severa che venne già dileggiata, come perclitempo e peggio, col oomignolo di II riformismo ,,. Ma la prova - dolorosa o umiliante - ò luuge dal– l'essere com1>iuta. Essa, che poteva evitarsi se non si abbatteva., con la frode e il ricatto 1 dal vertice del par– tito, l'opera educatrice che aveva fatto del socialismo in Jtalia una forza di demolizione e di ricostruzione risJ>et– tata e temuta, dovrà ormai consumare tutto il suo corso. Nò sarà un corso breve, tanti sono ancora pur troppo, in questa terra semianalfabeta, i pap1,agalli e le scimmie cui la " politica del fischio ,, è la so!a. n.ccessibile, la sola cho rlia loro la illusione di formarsi e possedere una "coscienza politica ,,, inconsci dello sfruttamento demagogico onde sono vittime. Non sarà un corso breve, nè scevro di dolori e cli pianti, di esperienze e delu– sioni amare, che noi sperammo tSi I)Otesscro deprecare dal capo innocento delle tribolate ed irrise - oggi dop– piamente irrise - plebi italiane. Questa politica morrà senza dubbio, affogata. nella. propria nullaggine, ma avrà. prima ricacciato il movi– mento proletario a ritroso di se stesso, frustrando il lavoro di almeno dieci anni, distruggendo quanto fu l'orgoglio della nostra vita, rendendo per lungo tempo impossil,,ile ogni Governo di libertà e di riformo, sciu- 1>ando una. splendida situazione, conquistata a prezzo di fatiche e di sangue, nella quale li proletariato ita– liano cominchwa a foggiarsi con le proprie mani i pro– prii destini e poteva portare Pltalia e se stesso alla testa dei paesi civili. Il delitto dovrà essere perpetrato intero, la co1,pa si dovrà vuotare fino alla feccia.

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