Critica Sociale - Anno X - n. 5 - 1 marzo 1900

74 CRITICA SOCIALE del normale. La proporzione massima di questi operai, ris1>etto al totale deg-li operai della stessa. categoria occupati, ed il maximum della riduzione possibile, sono fissati dal capitolato di oneri. In caso di infro.– zioni, l'a1111ninistrazione può fare trattenute, sullo somme dovute agli appaltatori, per indennizzare gli opcrni: in caso di infn1zioni conl'innatc o rciternto, l'amminh;trazione - oltre idio sanzioni abituali - J}UÒ escludere l'imprenditore dai futuri contratti. 1~ obbligatoria la proibizione dei suba1>palti. Co8l si risolvette in Frt1ncia lu. grave questione. Ignoro <1uali siano i :Munici1>i, i Uipartimenti e le Opere pie che applicano il decreto: è presumibile che siano numerosi, anche 1>crchòvari Comuni ave• vano già prima tentata la introduzione delle clausole tutrici) urtando {tuasi sempre nell 1 opposiziono elci prel'ctt.i. . .. Quale conseguenza deriva alla pubblica finanza dnlla introduzione di {1uesto chtusole? Aumenta ))Cr esse il costo elci lavori 1>ubblici? J./cs1>crienza con• corde dei vari paesi J)rova che non avviene aumento o solo in misura insensibile. U fatto, che può ap1>a• rire singolare, è perfettamente spiegabile: in vero, i patti cli lavoro, che si impongono agli np1>alratori, non sono patti cli privilegio: sono i 1>attigiusti, nor• nrnli. Attualmente la pubblica amministrazione, noi bandire l'asta, regola minutamente <1uantosi attiene alla qualità dei materiali, così che - se il coUaudo è rigoroso cd onesto, - gli aspiranti all'a1>palto, per lottare fra di loro e offrire pili grandi ribassi, de– vono rivalersi sull'altro grande elemento del costo: la mano d'opera. Così a,•vienc che, dietro i gra111lì ribassi che talora avvengono nello aste, stanno i sa– lari derisorii e le giornate spossanti cli lavoro. Col• l'introlluzione delle clausole tutrici, per la legge degli alti salari, iJ lavoro meglio retribuito riesce piì1 produttivo, così che gli impreimri possono non amnen– taro le loro pretese. O prodotto riesce anche migliore: <1uesto è fatto di importanza aiHmigrande, perchè le opere pubbliche devono generalmente essere dura• ture. Gli appaltatori invece, attualmente, mirirndo csclusinu11c11te al lucro, non curano la buona esecu– zione, e le amministra.zioni devono di continuo spen– dere somme ingenti 1>er ripflmzioni. L'appaltatore, non vincolato riguardo alla mano d'opera, impiega operai "cechi, inesJ}orti, ap1>rendisti, i <1ualisi accon– tentano di un piccolo salario, ma. lavorano malo: quando invece egli è costretto a 1>agare il salario normale, egli ha interesse di J)rocurarsi un personale abile. Così " si moralizzano gli appaltatori ,,; oggi nella gara 1 quando si trovano di fronte, da un lato un grande imprenditore cli hwori, ca1>0di una industria ben org-anizzata e capo di un buon personale ben retribuito, e dall'altro un impresario che vuole ten– tare una speculazione arruolnnclo gli infimi elementi operai e usando frodi nei materiali; quest'ultimo può essere sicuro del trionfo. Qualora i,wece sia stretta– mente regolato quanto riguarda i material.i e <111anto riguarda. la mano cl'o1>orn,tutti gli a.spiranti si tro– veranno in condizioni simili. Saranno capaci di 1>ro– p0rre i ribassi pili rilevanti e di realizzare maggiori utili quelli tra gli impresari che J)osseggono uno stabilimento più esteso o meglio amministrato ed uu piì:1 perfetto impianto tecnico. (Hi operai souo 1 non v'ha dubbio, avvautnggiati da un sistema. che vieta i salul'i soverchiamente bassi e le giornate soverchiamente lunghe. Sono danneggiati gli operai inabili o semi-invalidi che si veggono sostituiti da operai migliori, ma. è un male minore di quello prodotto da sovercltio loro impiego che, come il lavoro femminiJo o il1fantue, è uno strumento di depressione del salario. Per attenuare B1bllotecaGI lCI 1::3 clnCO l'inco1wcniente, si può accordare, come si fa in qualche cittl\ del 13elgio e come consente il decreto ~lillernnd, all1ap1>altatorc il diritto di occupare anche degli ilpprendisti e degli opcr11i di minore capacità ad un sahll'io inferiore, fissnndo r>erò la proporzione massima di questi operai al totale degli operai occu– pati e il limite al disotto del quale questo salario non può scendere. La proibizione del subap1>alto, e l'imposizione di foro eseguire tutto quanto il lavoro nell'officina o nel laboratorio clell'ttp()altatore, sono efficaci srru– menti 1>crcombattere gli orrori dello s1ceatì11g S!fSlem, pe.r clin1inare i profH.ci che gli intermediari inferiori llrclcvano sui salari degli 01,crai e per frenare quella. singolare industria domestica che risorge nelle nostro città manif'atturiere 1 sfuggendo a tutta la Jegislazione sulle fabbriche. Lo chiusole flrotcttrici, poi, sono anche uno sti– molo alla elC\•azionc mornle degli operai: esse favo– riscono l'Ol'ganizzazione pl'Ofcssionalc e la cont.rattn.– zione collettiva. dei salari fra padroni e operai 1>cr eliminare le cause cli malcontento e cli scioperi: sono il mezzo migliore per C\'itarc lo sciopero nei 1>ubblici servizi, mezzo certamente preferibile aJia cosidetta. " militarizzazione ,, degli OJ>erni. . .. Jl salario minimo da prescriversi de,·o essere il salario medio ordinario locale: gli operai di abilità superiore possono facilmente ottenere un salario più clc"nto di <Juel minimo, poichè, app unto p er la .loro abilità, è loro facile, altrimenti, cli trova.re un lavoro giustamente retribuito llrcsso altri imprenditori. Nei 1mesi ove è forte l'org,1nizzt1zionc operaia, può bastare la prescrizione di pagare il salario equo o il salario ordinario locale: lo associazioni operaie, qua– lora· l'imprenditore volesse imJ>0rrc patti peggiori, saprebbero sempre reclamare l'intervento dell'ammi– nistrazione a difesa degli interessi lesi. Anche in quo8ti paesi 1>erò, per evitare qualsiasi motivo di incertezza o cli contestazione, è opportuno che l'fu1• torità fissi, il salario. Ma. questa fi:;isazione non deve essere arbitraria: essa. ò piì, che nitro la 1·ilevazi.one dello stato del mercato del hworo. Questa rilevazione è cosa assai agevole nei luoghi in cui le associazioni 1>rof'essionalioperaie sono forti: così in Inghilterra, dominando in molti mestieri la.contrattazione collet-– tini della tariffa dei salari, il Consiglio della Contea di Londra e molti 1[unicipi rendono obbligatorie <1uello tariffo e De fanno raccogliere le cifre da un'a1>· r>osita Commissione di consiglieri in un'unica tabella ufficiale, che viene tratto tratto riveduta. Dove invece la associazioni operaie sono più deboli e piì1 scarse, Ja. constatazione del salario mi11imo normale può csscl'C nffidata - come si faceva per la série offir cielle parigina e come deve farsi secondo il decreto :Millcrand - a Commissioni miste di paclroni e di operai. Potrà allora nnche accadere che dinanzi a queste Commissioni le due parti presentino Je loro lagnanze, i loro desideri, lo loro pretese, e che così, dinanzi ad esse, dal dibattito degli interessi, nascano accordi aventi imr>ortanza e vigore anche all'infuori dei Ja,·ori 1H1bblici.Così le discussioni e le dclibcra.– zioni di queste Commissioni misto 1>ossonoessere un mozzo potentissimo pcr il mantenimento clell"equi– librio nel mercato del lavoro e per evitare gli scio– peri e i loc'Jv-Outs. . .. Questi stessi patti normali di lavoro devono venire naturalmente adottati - come si fa a Londra - per gli operai cli1>encleutidirettamente dal Municipio. Così si troveranno in una condizione normale, non privi• legiata. Anch'essi dovranno a\'ere i.l diritto di inviare rappreseutunti ne!Jc Commissio11i miste, in modo lla

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