Critica Sociale - Anno VII - n. 8 - 16 aprile 1897

122 CRITICA SOCIALE elementari. on essendovi tassa scolastica di sorta, le spese per l'istruzione gravano completamente sul bilancio dello Stato e assorbono un decimo delle pubbliche entrate. Ultimamente si crearono scuole tecniche e pro– fessionali. L'Università è solo un corpo esamina– tore: tutti vi hanno libero accesso senza distinzione di sesso o di condizione. D'mteresse speciale è la legislazione terriera (Lana Acts), opera esclusiva del partito socialista. Colla venuta di questo al potere fu posto fine al periodo delle crisi e delle rovinose speculazioni sui terreni. Si emanarono leggi per le quali fu limitata l'area che poteva acquistarsi: fu imposto l'obbligo <li vivere sul fondo e migliorarlo, come condizione di acquisto definitivo, ecc. I tratti distintivi del regime attuale delle terre nella Nuova Zelanda si imperniano nel celebre Per11etuat Lease (affitto perpetuo) del 1892: per esso il principio della proprieta del suolo da parte dello Stato è combinalo con un possesso di 999 anni (ossia perpetuo) dell'occupante. Quindi la maggior parte delle terre cosidette della Corona sono, non vendute, ma date in enfiteusi perpetua contro il pagamento allo Stato di un annuo canone uguale al 4 ¼ del valore della terra al momento dell'af– fitto. Il sellle1· non può mutare il suo possesso in proprietà, non può trasferirlo senza il consenso dello Stato: e ad evitare il latifondo e l'accentra– mento delle terre non può esser investito di tali aftltti chi è proprietario cli terre. Per quanti mancavano di mezzi sunlcienti per addivenire ad affitti perpetui, si prOV\'ide coi vil– lage selllemenls. Una certa estensione di ter,·eno della Corona è suddivisa in appezzamenti di 20-50 acri ciascuno. li governo distribuisce questi appezzamenti ai contadini, e mediante anticipazioni di piccole somme al 5 °/ 0 li mette in condizione di procu1·ar.:;i quanto occorre alla coltivazione e ai miglioramenti del suolo. L'affitto è perpetuo, ma è soggetto ape– riodiche revisioni, e il canone pagato in corrispet– tivo alla Corona è del 4 °/, 1 • Accanto ai vtuage setllement~ prese vila e si diffuse con ottimi risultati lo Siate (w·n, (Stato agricoltore). Sopra una estensione di 800 acri di territorio ricoperto cli foreste furono inviati poveri e disoccupati lavoratori, allo scopo di dissodare e coltivare quella ter t'a incolta. Lo tato proprietario dirige e amministra; paga una mercede da I.. st. 1,1 a L. st. l,13 (L. it. 26,25 a •lt,25) per settimana, infe– riore alla media normale, ma compensata da minor spesa in alloggio e altri vantaggi. Lo Stato si inca– rica anche della educazione morale, eliminando i riottosi, istituendo scuole, ecc., ecc. Curiosa è la lotta che lo Stato socialista sostiene contro 1a tendenza al monopolio della terra nelle mani di pochi grandi proprietari pastori (squatters}, pei quali le immense distese dei pascoli sono con– dizione di ricchezza a danno del benessere generale del paese. Questa tendenza al monopolio della terra a pascolo è combattuta in tre distinti modi: l.' Mediante leggi che limitano l'acquisto di terre della Corona e ne controllano i trasferimenti. 2. 0 Mediante un'imposta fondiaria progressiva. Questa imposta grava sul terreno, non sul maggior valor·e che proviene al suolo da miglioramenti, scorte, ecc.; di più vanno esenti le proprietà. di ogni natura, il cui valore non supera le 500 lire sterline (!,. it. 12.500) Da 500 lire sterline a 5000 (L. it. 125.000) si applica un'imposta uguale ad un penny (IO cent.) per ogni lira sterlina (L. it. 25). Sopra il valore di 5000 lire sterlme, con aggiunte successi\fe di un ottavo di penny si va dal minimo di un penny al massimo di 3 pence (30 centesimi) per lira sterlina. La proprietà immobiliare va esente IIV L u u dall'tncome tax. Anche questa imposta è progres– siva: infatti sono esenti le entrate fino a 300 lire st. (L. it. 7500). Da 300 a 1300 lire sterline l'aliquota è di 6 pence (60 centesimi); sopra le 1300 lire st, (L. it. 32.500) di un scellino (L. 1,25) per ogni lira sterlina. 3.' Mediante espropriazione forzata. Per la legge del 1894 può lo Stato espropriare ogni persona che possegga più di 400ettari, se trattasi di terreno colti– vato, più di 800 ettari, se trattasi di terreno in parto coltivato in parte a pascolo, più di 2000 ettari, se il terreno è tutto a pascolo. Se il prezzo offerto dal governo non è accettato, si determina da un corpo speciale mediante perizia. Si osservi però che, nella maggior parte dei casi, sono gli stessi privati che volontariamente vendono le loro terre allo Stato. e l"applicazione del Computsory np,wchase Acl è fatta solo nei casi estremi. Infatti il privato, a cui sembra onerosa l'imposta, può obbligare lo Stato a comprare la sua proprietà sulla base del valore accertato per l'imposta. Si aggiunga che la Nuova Zelanda è il solo paese che votò finora una legge che organizza il credilo fondiario sulle basi dello Stato. li governo si fece autorizzare per legge a levare un prestito a Londra di un milione e mezzo di lire sterline al 3 t; ¼: alla sua volta lo Stato fa anticipazioni al 5 ti, a chiunque ne lo richiede per la coltivazione del suolo, realizzanrlo nel reimprestito un note,•ole guada.go?. . .. Questi brevi cenni mostrano all'evidenza come la Nuova Zelanda, rompendola con le tradizioni e dot– trine individualiste, che trattengono nel vecchio mondo l'irrompere delle nuove forme di vita col– lettiva e sociale, lliasi 1 messa sulla via delle più audaci rifor·me. lèd è notevole questa tendenza al– l'estensione delle funzioni dello Stato in un paese e presso popoli che, per temperamento, per tradi– zioni, hanno spiccato il senso della libertà e dignità personale. Quando ciò si pensa, cade nel vuoto la pretesa impossibilità di conciliare le tendenze so– cialiste coi diritti dell'individuo. Nè si può credere che il movimento in senso so• cialista che ci presenta la Nuova Zelanda abbia carattere transitorio, eO!mero, come inclina a ere· clere il Leroy, poichè la sua base è tanto larga da abbracciare quelle classi medie, che altrove sono più contrarie. Ciò che si può dit•e con sicurezza si ò che il partito operaio organizzato domina la si– tuazione, e l'interesse collettivo costituisce oramai la base della vita sociale nella Nuova Zelanda. OIOELF: SOLAIU. LA MEZZADRIA NELL'UMBRIA I. Come l'attigianato (che salvo qualche rara eccezione è la forma d'indusfria prevalente nell'Umbria) non rende visibili e palpabili gli antagonismi di classe nelle città, e ottunde il senso della ribellione per quella. dif– ficoltà.che trova. il raziocinio del proletario a risalire alle origini dei suoi mali, cosi la mezzadria nelle cam– pagne non sembrerebbe a prima vista che potesse for• nire un terreno adatto allo svolgersi dell'idea socialista., per quella solidarietà. d'interessi che esiste fra lavora– tore e padrone in questa forma. speciale di contratto agricolo. E ad un'opinione cosl fatta. non solo pa.rteci– pano i nostri patriarcali borghesi, che si stropiccia.no le mani felici d'aver trovato una (orma, la quale, pur

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