Critica Sociale - Anno VI - n. 12 - 16 giugno 1896

CRITICA SOCIALE 180 aslra.Ua. sui rattori della "ila. storica; e si rormò nella tosta. di politici e di ri\•oluzionari, non già di freddi o compassati scienziati di go.binotlo. Ci snrb. qualcuno che dirà.: ma so la looria in senso assoluto, non ò vera, qual ò dunque la scovorta? In che sta la novitii? - Chi dicesse cosi, mostrerebbe di credere che il progresso intelloltualo consista soltanto nel perfezionamento dogli schemi o delle catcgllrio astratte del pensiero. Accanto alle teorie, non hanno Corso valore le osser– vazioni approssimath·e, la. conoscenza di quel che di solito accade, tutto ciò insomma che si chiama l'espe– rienza della. vita, e che si può esprimere in forme ge– nerali ma. non assolutet Con questa limitazione, col HOttintondero sempre un p,·ess'a poco e un all'incirca, sono ,•ere e fecondissimo scoverte, por intender lo.vito. o lo. storia, l'affermazione doli& dipendenza. di tutto lo pnrti della. vita tra. di loro, e della genesi di esse dnl sottosuolo economico, in modo che si può dire che di storie non ce n'& che una sola. i il ritrovamento dell'in• dole reale dello Stato, considerato come istituto di di• resa della. classe dominante; la. constatata. dipendenza delle ideologie dagli interessi di classe; la.coincidenza dei grandi periodi storici coi grandi periodi economici; e lo tante altre osservazioni di cui e ricc.l la scuola del materialismo storico. E, sempre con le predetto limitazioni, si può ripetere con lo Engcls: che « gli uomini ranno la loro storia ossi stessi, ma. in un dato ambiente circonstanziato, sulla baso di condizioni reali preesistenti, tra lo quali le condizioni economiche, per quanto possano subire l'influenzo. delle altre politiche ed ideologiche, pure, in ultima. analisi, sono le decisivt, e rormano il filo rosso che attra,·orsn tutta la storia. o ne guida l'intendimento >. Ed anche sotto questo punto di vista, io sono piena. mente d'accordo col Labriola nel giudicare assai strane le ricerche che ai son ratte dei pretesi precursori o degli autori del materialismo storico, e affatto erra.te le illazioni che da queste ricerche si vogliono t rarre contro l'importanza. e la novità. della dottrina. Quel proressore di economia italiano, cui ho o.lluso a prin– cipio, colto in rallo di plagio, erodette dì difendersi col dire: che, in rondo, l"ìdea. del Marx non era proprio del Marx, e ch'egli, se mai, avrebbe rubato al ladro; e risali Ono ad Arislotile. Or ora, un nitro proressore italiano rimproverava al suo collega di aver dimenti– cato che la interpretazione economica era stata, gi& prima del Marx, illustrala. da Lorenzo Stein. E potrei moltiplicare gli esempi. Tutto ciò mi ricorda un detto di Gian Paolo Richter: che noi ro.coiamo collezioni di pensieri come gli avari di monete; e solo tardi cam• biamo le moneto in godimenti, I pensieri in esperienze e sentimenti. È la. presenza nella coscienza, e la visione della pienezz.a. del loro contenuto, ciò che dà impor– tanza alle osservazioni intellettuali; e questa presenza e questa. visione sono state imposte dal movimento del socialismo moderno e d1:1i suoi conduttori intellettuali, il Man e l'Engels. Finanche in Tommaso Moro si può leggere che lo Sia.lo ò una congiura di ricchi che trat• tano dei propri comodi: quaedam conspiratio clfoil1w1, <le mis co11111iodis 1·ei1mblicae 11omine tituloqite tracta1t• tium, o i loro soprusi si chiamano leggi: 111achinamenta ja111, lcge:s fì,unl (1); o, lasciando stare Tommaso Moro, che in ftn dei conti era un comunista, chi non sa n mente i versi del Manzoni : Ut1aferoce Forza il mornlo 1 1) t·1op1a. ,~. Il (THOJUS MORI anirli, Ope,-4, LoTaniì,1566, f. Il). 81 1ot e G no B1arco po11ic(le e fa 110111a1·si /Jrillo . .? Ma. l'interpretazione materialistica o socialistica. dello Stato o del diritto non ò perciò mono nuo,·a. lt corto, sin por pro,·erbio comune che l'interesse ò il più rorto moth·o delle azioni llegli uomini e si nasconde sotto lo rormo più svariale: ma non ò men vero che chi si r11cciaa studiar la storia, dopo esser passato attraverso lo vedute dei teorici del socialismo, gli ò come a un miope l'essersi rornito di un buon paio di oc~hiali: ,·cde ben altrimenti, e tante ombre misteriose gli s,·elano le loro rorme schiette. Rispetto o.Ila storiografla, il materialismo storico si risolve, dunque, in un ammonimento a tener presenti le osservazioni ratte da esso come nuovo sussidio a. intendere la storia. Pochi problemi sono più difllcili di quello che hJLda risolvere lo storico. Esso ò simile, por un rispetto, al problema dell'uomo di Stato, e consisto nel compre11del'e nelle loro cause e 11el lol'O mccca11ismo le condi;ioui tli tm <lato JlOJ,olo i111m dalo periodo; con queste differenze, elio lo storico si rerma ad esporle, o l"uomo di Stato va oltre a modificarle; che il primo non paga le pene dell'aver mal compreso, mentre l'altro è soggetto alla dura correzione dei ratti. Innanzi a. un simile problema, la maggior parte degli storici - e mi rirerisco in ispecie alle condizioni del– l'Italia. - si conducono a casaccio, preu'a poco come gli eruditi di ,•ecchia scuola facevano la filologia. e cercavano le etimologie. Gli aiuti per una comprensione più intima e proronda sono ,•onuli flnora, molle volle, da diverse parti; ma graudo è. quello che proviene ora. dal materialismo storico, pari solo all'importanza del movimento del socialismo moderno. Certo, quella coor– dinazione e subordinazione dei ra.ttori, che il materia– lismo storico indica nella loro genoralilh., per la. più parte dei casi, e in maniera approssimati"&, devono essere dallo storico reso precise e definith 1 0 per ogni singolo caso i e qui è il suo c6mpito. qui le difficoltà, che possono essere talora insormontabili. Ma ormai la. \'ia ò indicata, a cercar la soluziono dei maggiori pro– blemi della storia, almeno quale si è svolta sinora. E non dirò nulla. dei recenti tentativi di npplicaziono storica della. concezione materialistica, perchè non ò cosa da. sbrigarsene di passaggio, e penso di occupar– mene in qualche altra occasione. Mi limito a rar eco al Labriola, il quale mette in guo.rdia su un diretto comune a molti di essi, che consiste nel ritradurre - com·egli dice - in rraseologia economica le ,·ecchie storie prospeltiche che, negli ultimi tempi, sono sto.to tante volte tradotte in rraseologia darviniana .. Vera– mente, por ottenere un simile risultato, non valeva la pena di creare una nuova dottrina storica! lii. Ma ci sono ancora due ~unti che mi pare che meri· tino qualche dilucidaziono. Qual ò la relazione che passa tra il materialismo storico e il socialismo 1 li l.abriola, se non sbaglio, inclina a connetter stretta– mente, e quasi ad identificar le du& cose. Tutto il so• cialismo è nell'interpretazione materialistica della storia, ch'ò la ,•erità. stessa del socialismo i chi accetta l'una o rifiuta l'altro, non ha. inteso nò l'una, nè l'altro. lo erodo queste all'ermazioni alquanto esagerate, o almeno bisognose di dichiara.mento. Spogliato il materialismo storiC'o di ogni sopravvivenza di finalità e di piani pro,·videnziali, esso non può dare nessun appoggio nè al socialismo, nè a nessun altro indirizzo pratico della vita. Oli è invece nella sua applicazione storica par– ticolare, 11ellci ço111latQ,io11c che J>e1'me::zo di e110 ò

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