Critica Sociale - Anno VI - n. 12 - 16 giugno 1896

188 CRITICA SOCIALE P:')''<?Chi scissuro, malu~ori, ribellioni, i quali non r1usc11-ebbe1'0 che n detr11nento della compagine e della ror,.~ del Partilo. Ilo 1·agiono o no, caro AngelinoT - •ruo (Do Ma«ratt1). l)o3,n;s1co SPADONI. JLMATERIALI MO TORICO Il F.d eccoci giunti al punto vero della. questione. Il uu\torialismo storico non è, o non può essere, una nuova. fllosofto.della storia o un nuovo metodo; ma. è proprio <1uosto:uni\ &omma di nuovi dati, cli nuove esperien:e, cito ontrano nolln cosclenz11 dello storico. ~~ appena necessario di ricordare come sia stata. su• perata da un pozzo l'ingenua. veduta comune dell'ob· bictth•ità. dello storico: quo.si che le coso parlino e lo storico stia ad asco ltare o a r egistrare le loro \'0Ci. Chi si metto a far la slori11.ha tlinanr.i dei documenti o del racconti, ossia dello piccolo parli e dei segni di ciò che è realmente accaduto. Per cercar di ricostruire l'intero processo, gli è necessario ricorrere a una serie di presupposti, che sono le intuizioni e le notizie che egli possiede delle cose della n&tur3, dell'uomo, della società. I pezzi nocesuri per completare nnsieme di cui non ha Inno.ozi se non dei rremmenli, ti deve ri– tronre in sò stesso; e nell'euUczza delradatlamento si manl(est.a il valor suo. Ondo riesce e,·idenle che lo arricchimento Lii queste vedute e di queste esperienze è Il\ condizione del progresso della storiografia. Oro, quali sono lo vedute e lo esperienze nuo,·o che ci porge la conco1.ione del mnterialismo storico1 Quostn pnrto del libro dol l.abriola mi pare molto bolla od efficace. Il Lnbl'iola.mostra come la sloriografln. rosso gitt pervenuto, nel rrno svolgimento, alla. teoria lici {(1lto1·i&torici: ossia nlla concezione che il processo storico sia l'efl'olto di unn.scrio di forze che si chiamano lo condizioni flslcllo, lo formazioni sociali, le istituzioni politiche, lo 1>ersonnlilà.inllividuali. Il materialismo sto– rico procedo oltre all'indagine dello relazioni di questi fattori trn. loro; o, meglio, li considera. tutti insieme come parti di un unico processo. Secondo questa teoria - corno ormai l) notiBSimo, e come rn espresso in un brano classico del Mnrt, cho è di continuo citato - il S.)ltostrato della. tttorla. sono l rapporti della produzione ossia le condizioni economiche, che dan luogo alla di– ,·isiono delle elusi, alla rormazione dello Stato e del diritto, e a. quelle Ideologie che sono le costumanze e I senti menti sociali e morali, il cui riflesso si ritrova poi nell'arte, nella sclen1.11e nella religione. Intendere esaltamento questa veduta non è facile; o la fraintendono tutti quelli che, anzichò prenderla. in concreto, l'onuncinno astrattamente come si enuncia una. logge di fisica o di chimica. In astratto la teoria non si può sostenere senza distruggerla, ossia senu tornare alla teo,·ia <lei fatto1·i, che è, secondo me, l'ul• tima parola dell'o.no.lisi o.stratta. ( 1 ) Di qui l'esagerazione di coloro che hanno immnglnato cho il materialismo storico voglia dire: la storia non essere altro che la storia economica, o tutto Il resto una semplice ma- { 1 ) Per questa ragione, non chiamerei, come fa Il Ubrlol1, la teoria de1 fattori una •em,ao1trt11a; nè ml pare del tutlO giusta l"analogla colle vecrhle dollrlnt, 1uper:11e In n,ica, Jn ftsiolnria e 1n 1>1lcologla 1 delle fon.e n,lche, dtlle foru Titall, delle facolu\ dell'aolma. schera, un'apparenza senia sostanza. E si affannano poi a. cercare quale sia. Il vero dio della storia, se l'istru– mento produttivo o la terra, con discussioni che ras• somigliano a capello a quella proverbiale dell'uovo e della gallina. Federico Engels ora assedia.lo da.Ile per– sone che gli si rivolge,•ano per domandargli como si do,·esse Intendere l'azh>ne del tale e tale allro fattore storico rispetto al fattore economico. Ed egli, nelle non poche lettere responsivo che scrisse, e che ora, dopo la. s~1a morte, si vedono comparire su per le ri,•iste, lasc1&.,•aIntendere che, quando insieme col \larx sotto la suggestione dei ratti, concepiva quello. nu~vo. ;eduta storica, non ll\'O"a inteso di formulare uno. teoria ri– gorosa. In una di quoste lotlero, si scusava di quel tanto di esagernziono di pnrolo che potevano egli o il Mnrx a.vor messo nell'affermazione polemica delle loro itleo, o raccomnndo.va. di badar piuttosto alle loro ap– plico.zloni pratiche che non allo espressioni teoricltP. Bella cosa. - egli esclama.va - so si potesse dar la formula. per Intendere tutti I ratti storici! J.'applica– :,:ione di e!!Sa a un qualunque periodo storico sarebbe facile quanto la soluziono di un·equaziono di primo grado. (') 11 Labriola concede che la pretesa riduzione della storia al (attore economico è un'idea balzana che può essere venuta. In mento a qualcuno dei troppo fretto– losi dirensori della scuoio, e a qualcuno dei non meno frettolosi oppositori.(') Ammette la complicazione della storia, il successivo tlssarsl ed isolarsi dei prodotti di primo grado che di,•entano indipendenti, le ideologie che si cristallizzano in tradizioni, lo ostinato sopravvi– ,·enze, l'elo.atlcil~ del meccanismo psichico che rende l'individuo irriducibile al tipo doli& classe o dello st&to sociale, la mancnla coscienza. ed intelligenza che gli uomini hnnno avuto della propria. situazione, l'insaputo o rinconoscibilo di credenze e superstizioni nate per strani nccidonti e ravvolgimenti. E, come l'uomo \'h•e non solo nolln. storia mo. nncho nella natura, ammette la rorza rlellu. raizn, del tempera.mento e delle sugge· slioni naturnll. f;, flnalmento, non chiude gli occhi in– nanzi all'omca.cia della personnlitil. umana, ossia del• l'opera di quelli che si chiamano grandi uomini, i quali, se non sono I creatori, sono certo i collaboratori della storia. Con tutte queate conceuioni, egli ,·iene a riconoscere, se non m'inganno, che, nel materialismo storico non bisogna cercaro una teoria da prendere in senso 1 asso– luto: e, anzi, non c'ò punto quel che si dice, propria– mente, un& teoria. E ci rlconrerma in tale persuasione colla bella espoalzione del nascimento di essa, sotto l'impulso di quella grande scuola di sociologia. che fu, come egli dico, la rivoluzione f'rancese. Il materialismo storico surse dal bisogno di rendersi ~nto di una de– terminata. formazione sociale, non già da. una. ricerca. (1) Vedi una lelltr:\ In' dalll !I 1ellembre t890 pubblicata nella rl,lsta lkr ,oc1aU,u1che Allaacmllter di Derllno, n. 19, 1. 11 otto– bre IS9J. un·11tra del !:I gtnnalo 189i è 1tampatll nel n. !O, Hlot• tobre, della lltHA rlTl11a. (tJ Anr.l PA'IIdl11tlngue tra ftttlln,reta:lom! tco,iomtca e conce• :Ione matcrtall,tccà ctella atorla. Colli\ prima designazione In• tende 11uel• tenUtlTI nn11llllcl che, plgllar1do a. parte, di qull I dnll delle forme e cuegorle economiche, e di ltl., per esempio, Il dlrlllo, la loglslnlune, la politica, Il coltume, studiano poi I ,1. cende,oll lnftu11Idel vari lati della vita coe\ a1trauamente e cosi aoggetthamente dl1tln1I. • Colh• u.:ondi\, lnuce, e la concezione :~~:n11.::::!~1~0.~:;~ ~•!'1:~ t:l~~ll~~ae!e~n~:a::1~~T~~• =:;: pe.r apparir poi In tanti 1tadl n 1ortolo1lci, In ciascun del quali fa da rtl•tl•a 101lru1lonedtl re.lo, che le ècorrl,pelllTo e congruo,._

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