Critica Sociale - Anno VI - n. 12 - 16 giugno 1896

102 CRITICA SOCIALE respiro di sollievo i conservatori più prudenti e più avveduti abbiano visto oggi al Crispi lad1•0 e concussionario succodel'O un ministi·o cho essi chiamano « galantuomo », un ministro, cioò, che, quantunque disposto a condurre risolutamente la gue1·ra contl'o le classi avve1•se,passando all'occor• 1·enzasopra quella legalità che costituisce la mo– ralità politica, sia però impeccabile davanti allo regole della morale che dovrebbe aver vigore anche nell'interno della classe dominante. Non 0 però men vero che quel Crispi ladro o concussionario essi, sapendolo tale, conser,·arono al sommo del potere. Or questo, io dico, è il destino delle classi la cui vita non è una vita di cooperazione sociale colle altre classi, ma una vita di lotta per tenersele soggelle e sfrullale. Se ne vuole la pro,·a I Ecco che co la porge il Sighele stesso (pag. :;2 e seg.) dove, ,·olendo tratteggiare le origini della politica, egli non fa che darci il quadro delle arti impie• gala dalla borghesia sul campo elettorale per farsi cedere dal popolo ignorante, o compresso, o cor• rotto, i titoli della propria autorità. Quel quadro, e i quadri successivi dovo si parla della corruzione parlamenta1·e, stanno a prova1·0 non già che la vita !tociale o politica sia pe1· se stessa causa di conuzione, ma che la presenza di una classe pre– potente e soverchiatrice fa della vita politica « une aflllire de chantage, de rnm·cltandage et souvcnt de ln-ifJlU-tda{Je ». Potete voi, sig1101·Sighele, dire altrettanto del modo con cui il gruppo contrario alla borghesia si contiene nella vita politica? Potete voi dire che il pa,·lito del proletariato si valga delle stesse armi di cui si valgono i partiti borghesi 1 1 0·1 potreste senza dire una ridicola men1,ogna. Questo sta dunque a dimostrare che altra è la politica dei gruppi conservatid e altl'a quella dei gruppi progressivi. E la ragione ne è evidente, pe1· le cose dette più sopra. I gruppi conservatol'Ì, le classi, cioè, la cui vita politica consiste nel conser• vare la lotta e l'antagonismo colle altre classi, si trovano in pe1-felto accordo colla loro intima costi• tuzione quando esplicano questa lotta anche nello rorme pili immorali, appunto perchè co11ti·o il ne• mico ogni arma è buona e il fine giustifica o~ni mezzo; mentre i gruppi progressiYi, le classi cioè i cui interessi sono necessariamente legati al tl'ionfo di ·una moralità superiore, di una. cooperazione sociale più perfetta, poti-anno bensi ammettere la necessilil di una violenza collettiva fatta dalla mag– gioranza contro la p1•epoteuza delle minoranze p1·ivilegiate, ma rifuggira1rno dai mezzi delittuosi e immorali perché riuscirebbero inutili e quindi nocivi alla lor propria causa. Gli è per ciò che, mentre il delitto politico (sia commesso da briganti alla Crispi o da galantuomini alla Rudini) è all'o1'dine del giorno per parto delle classi dominanti; mentre la corruzione delle masse, la persecuzione illegale contro gli altri partiti, lo strazio delle garanzie statutarie, la venalità dei deputati formano la nota caratteristica della poli– tica borghese; mentre ai partiti conservatori non l'ipugna servirsi del primo brigante che capita e afllda1·gli la loro rappresentanza, o lasciarlo rubare allegramente purché egli tuteli gagliardamente il loro furto sistematico di classe, noi possiamo addi– tare nel partito proletario una moralità politica inappuntabile, riconosciuta dagli stessi avversari. Ma questo fallo - che è il grande fallo che non può non balzare agli occhi di chiunque osservi anche superHcialmente la nostra vita politica - il signor Sighele non l'ha visto, o non l'ha voluto vedere. Egli era preoccupato di metter fuori la sua tesi sbalorditiva per avere il plauso della folla. B10 1oteca lJ1no n1arco S!cu1·0:.a ciò eYidentemen_te mil•ava questo superbo d1sp1·eg1atoredella folla: d1 tratteuel'ia un momento in ammirazione della novWL o arditezza del suo pensiero. Ma fu agevole dimostrare che quella parte del su? pensiero, ch'egli pl'esenta. pe1· nuova, è 1·ubac. cl11ata; e quella, che dà pe1· ardita, O assurda ed insulsa. LEONIDA BISSOLATI. CONCORSO MATTIA :r ... n. prorog·a del p1•hno YCrcletto Ci 'sono pervenuti rer l'es11me da farsi nel 3. 0 trimestre: Toni,: V1sct!~1.o:A domicilio coatto! commedia, in due a.lii. Toni 8oscarlol; in diulelto veneto; col motto: Dal 11rofo11do. Avve1•tiamo che, pei· ragioni di assoluta. {01·.za magot01·e, sart1 impossibile che il , 1 e1'Cl0Uo relativo ai manoscritti del l. 0 trimestre sia pronunciato pel 30 giugno, termino da noi indicato nell'avviso di concorso. Il numero dei lavori presentati e la mole di alcuni fra ossi, che sono dei veri volumi, non permisero finora che ad tm solo dei commis– sari di esaminarli - e non O ancor giunto alla fine del suo viaggio. Perciò il giudizio relativo a quei lavoi•i sa1·àdato contemporaneamente a quello riflettente il 2. 0 fri– mestre e cioè l'Elt LA FINE DI SETTE)IB!ll~: tenuti però distinti i lavori presentati nel 1. 0 trimestre da quelli del 2. 0 , onde nessun diritto venga meno– mato. È naturale - e si a\•rebbe potuto prevederlo - che la prima infornata di lavori fosse straordina– riamente copiosa, il concorso avendo attirato una quantità di manoscritti da lungo tempo giacenti. E quindi anche presumibile che il ritardo non si verifìcheril pili in av\•enire. L.\ CIHTICA. PUBBLICAZIONIPERVENUTE IN DONO Scienza, sociologia, diritto, propaganda sociale. OLIVIERI &Y\', VITTOJ\10: Gli N'1'0J'I gludl.Jiari e l'lstltuto della 1•ta:f.r1one (estrailo dalla 'l'emf Ve,uta). DH A>IICIS EDMO:,,'llO: Pen.rfe,•f ti s1mtlme11tl di Ull .roclallst". - - 1•uia, 1606,Jlubbllcazione del giornale La Piebe (Cent. 15). CAllltlNI ANOIOLO: [,e Camere del latio,·o ill Italia; Un po' di storia; condizioni J)resentl - l'atteggiamento dei moderati, dei elericali. dei moderati e del 110clallsti - dilemma. - Oe, nova, presso l'Era .'Vuo&a, 1896 (Cent. 5J. Lo sTK!!SO: Al lato,·atort .roclalistl, - Parma, IS95, a cura del Circolo educativo socialista (Cent. 5). • Lt:RDA G10VASN1: Percile gli operai 1ono poveri; n, ! della BI• bliotcca popolare .rottali.rta. - Genova, 1816, preHo l'Era Nuoi:a (Un cenlesimo), ltOUANHT 0USTIIVO: F/lO.fO/fa 10Clall.rta. - J.lllano, 1896, tlp. Mo– rosini, ,·i:i. P. Mo.roncélli IO (Cent. 5J. LESS:,,'~ll fl'BDHRICO: Uico1·di clt UJl 01>eraio JU Cat'lO Marx. - Rom:i, 16%. libreria. socialieta., \'la Urbana !H1Cent. SJ. CRKDA.11.0 prof. l.u101: Delle società comunali di a.r.rlcura.:to,ie mutua co1w·o le malattie e gli b1fort1ou 1lel be.ruamc vaccino fra i conladlni &aUetunut. - Sondrio, lip. Quadrio, 18(16 (Cent. !O). ( co,111n11a), GIUSErPE RIG,UIONTI, gerente 1·espomabile. Milano, Tlpoaralia degli Operai (Soc. coop.), c. Vitt. Eman. 11H6.

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