Marco Antonio Canini - L'unione elleno-latina

,... -ovolentieri, che le mie erano pure le sue idee, e che le aveva esposte nei primi mesi dell'anno nel Dovere ( 1) ed in altri giornali. lnf~tli il degno uomo mi accolse cortesemente a Bologna, vide ed approvò le proposte che si troveranno all'ultime pagine dell'opuscolo, a!fermò ch'erano in tutto conformi alle dottrine sue ed a quelle di ~lazzini, e che le avrebbe certamente fatte approvare senza discussione dal Congresso. lo intervenni dunque al Congresso : le discussioni furono vive ed arpassionate. Osservai che la lotta era tra alcuni ambiziosi, i quali aspirava11o a recarsi in mano la direzione della democrazia italiana, e un certo numero di dissidenti che desiderav::~no di formare il fascio democt'atico, ma senza subire l'autorità di pochi. Vinsero i primi: tri sta vittoria! Già le società democratiche liguri e le romagnuole non aveano preso parte al Congresso, e alla terza seduta il numero dei congressisti era sccm:-~to quasi della metà per l' a~senza dei dissidenti. Cosicchè il fascio si riduce a ben poca cosa. ll O si tennero due sedute e alla seconda io, consigliato dal Sam, poichè il tempo stringeva, inve~,;e di pronunciare un discorso, feci soltanto pochi cenni su quello che avrei dovuto estesamente dire, e presentai le mie proposte. Il Sarti lealmente mi nppoggiò, dicendo ch'erano di tale evidente bontà che non c'era bisogno di discussione, tranne per l'ultima, come aveva accennalo io pure. Sorse una viva opposizione. Bisognava discutere ; il tempo mancava, dicevano. Io credo che l' ultima proposta avrebbe potuto essere trasmessa per un maturo studio al Comitato centrale. Abbandonai tutte le altre, tranne la seco11da relntiva alla riconciliazione colla Francia: ma l'opp•)Sizione uon cessò. Forse al Saf'G mancò la Yigoria necessaria per far trionfare le nostre idee. Parecchi orntori proposero ringraziamenti a me ; tra questi il Cavallolli. Ma infine non si volle nè approvare senza discussione uè discutere alcuna proposta. Furono detti dei paroloni generali in favore dei popoli, paroloni che lC~ sciano il tempo che trovano.

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