Una città - anno I - n. 3 - maggio 1991

MAGGIO Un unico cielo dalla Mauritania alla libia. Mohamed-EIHamouni, insegnante arabo, operaio a Cesena, parla di Islam, di terre e costumi abbandonati, di aiuti velenosi, del rispeHo della donna. A molte leghe di distanza. A cena con dei delusi dalla sinistra, leghisti di Milano. Di Giovanni Orlati. Il mondo era li ••• Giorgio Ceredi ha aderito a Rifondazione comunista. Ce ne parla insieme a storie di barchi di grano, di galeoni francesi e di donne straordinarie. A un passo dal lavoro. Con dei sedicenni dell'Enaip a parlare di lavoro, di tempo libero e anche di napoletani e metallari. Per "diatribe". Vitalità del capitalismo!? di Franco Melandri. Per "opinioni". Qualche domanda alla sinistra e non solo... di Libero Casamurata. Da fuori ho capito quante cose avevo imparato in fabbrica. Valerio Pacchetti e Tilverio Turroni, ex-operai della Becchi, raccontano di quando "si sentivano importanti", delle delusioni di dopo e poi di timberland, di un bimbo russo e della piccola speranza di Occhetto. Oltre destra e sinistra. Dall'incontro fra giovani di destra e di sinistra di Ravenna una strana esperienza politica e culturale. La rivista "Tendenze". Abbiamo intervistato i redattori Piero Casavecchia e Fabio Vallicelli. "Amici da" Bratislava. Di Massimo Tesei. Diritto ali' ambiente o diritti dell'ambiente? Intervento di Luigi Ciocchetti. Sinistra di maggio e d'autunno in "fotoricordo". In ultima. E' nella fatica quotidiana ... Liliana Casadio, dalla comunità di Sadurano. Nelle piccole cose della giornata una "etica" del sacrificio e della prossimità. Bianco storie Mi chiedi dadove veniva questaclasseoperaia che "doveva dirigere tutto"? Beh, io venivo da Milano, dove praticamente ero un giovane delinquente. Mia mamma lavorava tutto il giorno e io mi arrangiavo, in tutti i sensi. Fortuna che a quei tempi non c'era l'eroina ... Poi un bel giorno le cose finiscono, nel sensoche ti beccanoe ti fanno cambiare aria. Son tornato a Forlì, perché qui avevo ancora degli amici e mia zia mi ha preso in casa dandomi sei mesi di tempo per trovare un lavoro. Alla fine me l'ha dovuto trovare lei, perchè io ero ancora lì a fare il balordo. Sono un impulsivo, a volte sono anche esagerato, lo riconosco. A quei tempi, poi ... La fabbrica mi ha fatto bene. La Becchi è stata per me una specie di riformatorio. Sai cosa dico? Qualche mese di fabbrica farebbe bene a tutti. Io ci sono entrato a 18anni. Immaginati un po' uno che era sempre in giro. senzaorari, e che faceva un po· il bullo, dalla seraalla mattina si ritrova a lavorare otto ore al giorno per sei giorni e poi la domenica mattina bisognava andare a vuotare le vasche. Era dura. Fra l'altro mi vergognavo anche di lavorare in fabbrica ed invece ero addirittura nel posto peggiore, la smalteria. Eh. i tempi erano quelli. Del resto di politica non capivo niente. maproprio niente. Mi ricordo di uno. Lanzoni. che mi mandava sempre dal comunista della fabbrica. Leroy. a fargli il saluto romano! lo non sapevonemmeno cos·era. glielo facevo e lui si incazzava... era diventato un gioco. Ecco, io a diciott'anni ero ridotto così! Poi un giorno mi dettero una sospensione perchè mangiavo un panino e qualcosa cominciò a smuoversi dentro. Un"altra volta vidi Tilverio. la Bruna. Leroy, Benelli. Lion, un vecchio operaio che era il più ·'sano'· di tutti. che andavano via. ·'Dove andate?" ··e è uno sciopero per le pensioni. usciamo... Erano in sei o sette in tutta la fabbrica. Mi colpì molto e cercai di capirci qualcosa. Eravamo circa 1300 e lo sciopero lo facevano in IO. La prima volta che uscii anch'io fu per lo sciopero contro le gabbie salariali. Cominciavo a pormi delle domande e poi se c·era la possibilità di uscire dalla fabbrica ... io non ne potevo piì:1.Cominciai così a farmi le ossa e quando nel '68--69 ci furono le elezioni dei delegati fui eletto ... Valerio Pocche11i, ex-operaio della Becchi co11ri1111ina q11orfapagina

intervista a Moltamed-EI-Hamouni cambiando rispetto al passato? Come vi ho già detto i vecchi musulmani obbediscono alla loro cultura ealla loro religione, perchèhannocapito che questareligione è la migliore. Invece i nuovi movimenti pensano solo alla materia. Ogni individuo. chiunque sia, se pensasolo alla materia è perduto. In ciò che vedo, io penso che questa gente guardi agi i interessipiù che altro materiali e politici, non rispettando le cose spirituali. Adesso l'umanità sta seguendo una nuova religione che si chiama politica; non è solo un modo per dirigere e gestire, se qualcuno vuole riuscire deve fare politica, dichiararedi voler fare dellecosestupende,ma invecesta pensandosoloa sèstessoe non agli altri. Dunque pensi che ci sia troppa politicizzazione'? Sì, esattamente. hanno aiutalo la campagna a migliorare le proprie condizioni ... il Nord-Africa è ricco sotto tutti gli aspetti; l'intellettualità, il coraggio, i beni, le tradizioni, i costumi...ci sonotutti i mezzi per raggiungere delle mete. Manca un piano all'altezzapergli arabidel Maghreb. Sono ormai 30 anni dall'indipendenzadel Marocco che si parladel Maghrebdegli arabie non c'è ancora niente; ma gli europei, sevogliono qualcosa, l'ottengono. Perchèl'Europa di 12 paesi di diverse lingue e culture alla fine è riuscita ad avereun piano unitario. Oraha unasolaparola,unasolapolitica, una sola economia ... perchè?... perchè?Noi non abbiamo fortuna; non ci sono differenze,abbiamounalinguasola, una religione sola, una storia, una terra, un cielo che va dalla Mauritania alla Libia, una vita... un paesesolo, eppure... Quindi non si ha abbastanza cura delle campagne? Questo è molto importante. Ci sono paesi che hanno i mezzi, che hannoanchevasteterre e "cittadini" però, che vivono ancora nell'età della pietra,sevedono un camiono un aereohanno paura. Vivono ancora nelle grotte, sotto le tende e a loro mancanomoltecose,perchègli Stati non fanno dei piani per integrare le condizioni di vita della campagnaa quelle della città. In ogni paese la risorsa più importante è la terra, se si coltiva la terra, il popolo vivrà bene.Ma gli Stati guardanoad altre cose, ad esempio migliorare l'esercito, la polizia, o cosedel genere.Spessopercoprire gli errori. Ciò nonè bene. Perchè bisogna guardare, in primo luogo, ali' interessedel popolo e poi all'interesse dello Stato. UN UNICO CIELO DALLA MAURITANIA ALLA LIBIA Un insegnante arabo, operaio a Cesena, ci ha parlato di Islam e di Occidente Abbiamo incontratoMohamed El-Hamouni a Savignano sul Rubicone. Mohamed ha trentacinque anni e nel suo paese, il Marocco, ha insegnato arabo, poi è stato impiegato di banca. Nell'89 si è trasferito per tre mesi in Francia; ora lavora in una fabbrica di Cesena. Come il mondo arabo vede l'Occidente,etucosa ne pensi alla luce della tua esperienza d'immigrato? Il modo di vita occidentale appareesemplareper il livello d'organizzazione molto alto. Noi magari abbiamo delle risorse in materie prime, settori molto promettenti, l'agricoltura, la pesca, ma è come se dessimo poca importanza ali' essere umano. Per esempio un impiegato oun funzionario, qualsiasi carica ricopra, deve lavorare otto o dieci ore al giorno, ma riceve uno stipendio che non gli permette di vivere. La gente qui, in Occidente, ha maggiori possibilità e lo Stato, da parte sua, dà importanza ai suoi funzionari. Personalmente ho una triste esperienzain questo campo... ho lavorato dodici anni e so di persone che hanno lavorato quindici-vent'anni ... se si commette un errore nel lavoro si è sbattuti fuori e non resta nulla. In questo,Marocco, AlgeriaeTunisia sonotutti uguali. In Egitto c'è chi hadei diplomi altamente qualificati, e in Francia li ho visti lavorare in piccoli ristoranti ... non hanno trovato niente nel loro paese... quei piccoli ristoranti li pagavano fino a settemila franchi, ma in Egitto un professore,un maestro, un impiegato, quando guadagna bene, arriva a duemila franchi che non sono sufficienti per mantenereuna famiglia. E poi come vediamo noi arabi gli europei nel modo di vivere? Gli europei hanno più possibilità, si sonosacrificati per studiare, per lavorare, per migliorare la loro vita... ali' interno di una affermata superiorità tecnologica e militare; invece noi arabi abbiamo abbandonato il nostro desiderio di evoluzione. Ci sono delle ragioni che giustificano questo? Certo, il problema è dato dall'incapacità della classedirigente, mi riferisco ai paesi del Maghreb. Le personeche gestisconoil poterenon lo utilizzano nelmigliore dei modi... nel mondo arabo manca una direzione, manca la volontà di sacrificarsi per qualcosa, di donare alla patria, di lavorare, di aiutarsi, di approfondire il nostro pensiero... tutto questo non c'è ... Si dice poi che l'Occidente ci aiuta, e questo è falso, perchè molte volte gli occidentali entrano nella politica interna... e questo non è un loro diritto. Noi abbiamo una debolezza nel l'agire ... uno Stato. per esempio, se si sente debole o malato, corre e si precipita direttamente verso l'Occidente per avereaiuti o rimedi. questi rimedi sono velenosi. lo spero che, soprattutto noi arabi. comprenderemo che il nostro UNA Clff'A' Hanno collaborato: Rosamw Ambrogeui, Giorgio Bacchin, Fadila Bakadour, Paolo Bertoui. Patrizia Betti. Roberto Borroni. Barbara Bovelacci. Massimo Canali, Libero Casamurata, Fausto Fabbri. Graziano Fabro, Daniela Filippelli. Liana Cave/li. Ren~o Ga:z.oni. Giuliana Lipparini. Franco Melandri, Giovanni Orlati, Carlo Po/elfi, Giovanna Pondi, Vero Ravaio/i. Gianni Saporeui. Aldo Termcciano. Massimo Tesei Fotografie di Fausto Fab/Jri Proge110grafico: CASA WALDEN interesse, la nostra unità, saranno la migliore soluzione, perchèsesi cerca l'aiuto di un potente,questopotentenon ha pietà, nè amore verso l'altro. Gli arabi non sono legati alla propria cultura? Beh, vedi ... voglio farti un esempio, se tu osservi un gruppo di giovani arabi del Maghreb, ascolta la musica americana... lo credo che, sfortunatamente, i giovani arabi si leghino molto di più alla musica importata equesto èun problema, perchèalla fine dei conti noi non possiamoapprezzarela cultura europea.E' unacultura distruttiva per noi; ma il problema rimane, perchè noi siamo legati all'Europa, ci sono dei legami comunitari, noi, arabi del Maghreb, non potremmo allontanarci dal- ! 'Europa. Noi abbiamoun lago in comune, che.si chiama Mediterraneo; abbiamo un legame personale;'umano... qui in Italia, la Sicilia, Napoli, in Spagna, in Portogallo ci sono famiglie di origine araba,africana, così come a Marsiglia ... ci sono qua e là dei legami molto forti ... cosicchè l'Africa del Nord nonsi può allontanare dall'Europa ... In relazionealla realtàeuropea c'è gente arabache ama integrarsi, o c'è chi invece lo detesta, cosi come in Europa c'è gente che ama gli arabi, chi li detesta e chi semplicemente non pensa a niente. Dunque, siamo tutti uguali, è così! Il ritorno all'Islam può essere una risposta ai guasti dell'Occidente? Mi ha colpito un arabo che diceva: "Ho provato con il nazionalismo, poi con il comunismo ... ora provo con l'integralismo!" Cominciamo dalla prima parte della domanda; io non accetto questa idea del ritorno all'Islam, è talmente stupida ... perchènoi siamomusulmani e restiamo musulmani; non abbiamo mai lasciatol'Islam per pensare ora di ritornarvi. Quello che è successoè una tempestaa livello culturale. I vecchi sonosemprelegati alla foro cultura islamica, sfortunatamente i giovani mi sembrano perduti. Sono in un cammino oscuro. Essi utilizzano cose che sono contro la loro personalità, la loro cultura, contro rtslam e non sanno ciò che fanno. Quali sono le cose contrarie all'Islam? Per esempio gli alcolici, la droga, un'educazione non islamica; ciò compromette la loro vita personale, il loro paese. lo conoscodiverse personechesonoperdute... nonsono più cristiane. né altro ... noi musulmani,malgrado lenostre divisioni. abbiamo un solo obiettivo, l'Islam, basato su cinque cose fondamentali: la prima è la professionecli fede ("Non vi èaltro Dio all'infuori di Allah e Maometto è il suo profeta"), la seconda è fare la preghiera, la terza è fare il Ramadam, la quarta è donare alla fine del Ramaclamil nostro denaroe le nostrericchezzeai poveri. per aiutarli, e questoè molto importante per l'Islam; la quinta è il pellegrinaggio, ~ almeno una volta nella vita, se si può. Spero che i nostri giovani capiscano la loro religione, però loro, spesso,cercano di arrivare ad una meta che è sconveniente. Per esempio un giovane guarda come vivono gli occidentali, la loro cultura, la loro mentalità. Gli occidentali sonoben istruiti, perchèsi sono dati i mezzi da generazioni, sono avanzati, ma non hanno tenuto conto della religione. Qual è il ruolo della religione nella vita dell'Islam? La religione per noi è la basedi tutto. La nostrareligione nondifende che le buonecosee leaiuta.Per esempio nella cultura la religionemusulmanaha indirizzato le cosesotto tutti gli aspetti, nell'industria pure, nella politica ... l'Islam dirige direttamente il popolo all'obiettivo. Essodifende il benedi tutte le persone,uomini o donne. Voi occidentali pensateche l'Islam faccia delle differenze fra uomo e donna, ma non è vero, sevoi conoscestebenela regola, troveresteche l'Islam è migliore dellaculturaoccidentale, perchè la donna perchèsi dice che questaè un esserefragile. lo non posso affermarlo con certezza,c'è chi afferma che la donna è potente e resistente. Ma l'uomo ... diciamo, è un essereduro, solido, che può affrontaretutti gli ostacolie seun musulmanoha unabuonaeducazione islamica è un essere completo e non può fare cose orribili, disumane. E cosa sta Qual è il riflesso dell'inurbamento, dell'abbandono della terra, del baby-boom nei paesi arabi del Maghreb? In relazione all'urbanizzazione la prima cosache voglio mettere davanti aqualsiasianalisi è che le autorità non dovrebbero smantellare nelle città l'architettura araba, che è una delle viventi testimonianze della storia, della cultura e della civilizzazione araba.Rispondendo poi aJlatua domanda,credo chelacrescenteurbanizzazione rappresenti un degrado. La gentearaba,quella delle campagneequella chesi dedicaal1'allevamento, fuoriesce dai propri costumi per degli altri stili di vita che non valgono niente.Noi abbiamodelle cose cui dobbiamo restare legati. Abbiamo in alcune aree vaste terre... lamanodoperaèabbondante,masfo11unatamentneon è specializzata e questo è un errore che pesasulle autorità governative. I governi non hannoattivato dei progetti credibili per le campagne... non A cura di G. Bacchi11,R. Borroni, M. Ca11ali.Si ringrazia per la collaborazione F. Bakadour. leffera------------------- TRASGRESSIONE OBBLIGATORIA Trasgredire. Non osservare e rispellare i limiti, gli ordini, il comando, gli obblighi. Eccesso. Disubbidienza. Trasgredire-mio. Sicuramente eravamo giovani irrequieti, che credevano nella vita e che re~pingevano i sistemi morali e sociali precostituiti volendone scoprire da noi dei nuovi esperandodi trovarne di più efficaci. (Libertà, uguaglianza. solidarietà). I ragazzi irrequieti come noi hanno bevuto, fumato, girato con l'autostop, si sono esaltati ascoltando Rock/folk/ psichedelia. ma soprallutto hanno pensato di poter cambiare ordine sociale e quindi tutto ciò che ne consegue. E' probabile che tulio questo sia stato scambiato per una rivolta antiborghese o per un volgare edonismo di unagenerazione?1 Irrequietudini sociali. simpatie populiste?! Rivolta di costume, protesta sociale?! Rivoluzione estetica ostacolata dalla Borghesia conservatrice?! Sapevamo con esa11ezzaquello che volevamo: violentemente antiborghesi. conducevamo una ballaglia senzaquartiere per sopraffare i I conformismo del tempo e imporre il nostro credo estetico e morale, sinseramentc giacobini. Probabilmente crescevamo nel nulla di Sartre. giovani che si muovono nel nulla. in una '·nausea·•che non era pii1disperazione. Trasgredire o no? I giovani (e non) oggi. apparentemente, non hanno battaglia da combattere in sede esteticae morale. Dalle più sofisticate tecnologie alla cibernetica. alla procreazione artificiale. ai mezzi di informazione. i giovani oggi hanno subito una serie di violenze psicologiche che tendono tulle ad annullare rimportanza delrindividuo. La storia dell'uomocome dominatore del la terrae le vicende del lesue gesta meravigliose nei secoli passati. non possono che far sorridere. quelle gestameravigliose risultano poco più che insignificanti. la terra e l'uomo risultano un paesino da presepe. Vivere I·oggi. il presente è imperativo. unico. Il contatto ortodosso del benee del male non bastapii1a spiegareuna realtà così poco ortodossa. la fede politica. così facile causadi massacri e di sanguinarie contraddizioni. non basta più per una scelta ideologica. il concetto convenzionale di moralità pubblica e privata. dimostrato inadeguato da scandali che rivelano ininterrollamcnte tradimenti. corruzioni e scappatoie legali. non basta più a indicare una condolla da seguire. Il conformismo livellatore e soffocante di una società sempre più anonima e impersonale attanaglia e soffoca inducendo a un silenzio inquieto: un silenzio soprattutto da "incompresi''. Quando si guardano gli altri, i '·compresi.. ci si trova di fronte un gruppo di rinunciatari completamente in osmosi con il consumo. Il capitalismo offre di fare fortuna secondo le tradizioni antiche, corsa alraffermazionc non lasciando spiragli per la vita affe11iva.familiare. spirituale, saillificando parole e a1teggiamenti di neo-trasgressione?? Manager. Singol ..... Ragazzi "maturati .. troppo in fretta da un'esistenza semprepiù promiscua alla vita degli adulti, partecipi aitraverso la televisione e i giornali illustrati degli stessimezzi di informazione. superficiali egrossolani, di cui si servono gli adulti. In questo stato cli parità non credono più alle giustificazioni cd agli accomodamenti dei genitori per spiegare un mondo sempre meno legato alle leggi tradizionali e cercano da sè una realtà autonoma e piena di luoghi comuni. Condannati alla trasgressione. Bande come "società segrete.. anticolle11ivistiche che non vogliono compiere gesti di rivolta verso la società, masoltanto estraniarsene.Resistenzapassivaal le influenze del le società costituite: droghe cd alcool servono nell' i llusione di poter scoprire aitraverso una esaltazione momentanea "il perchè" di tutte le cose. Fanatici cultori di Housc-Rap-Garagc per ragioni simili a quelle che ispirano i selvaggi a cercare in ritmi violenti cd ossessivi un mezzo per liberarsi dall'angoscia di un mondo misterioso e spaventevole. Modernisti ... modaioli", condannati alla trasgressione codificata e pianificata delle leggi del consumo usa e gcua. Neo-trasgressioni? Possedereun mobile Luigi X V I dove dietro ad uno sportello in stile. si scopre la supcrlice levigata ebrillante di un C.D .. amplificatori di alta tecnologia esoterica. Trasgredire-io. Possodire di essereun inguaribile trasgressore di piccole regole e comportamenti e penso tutto sommato che questo ~ia assolutamente terapeutico per lo spirito. P.S. Neo-moralisti o Trasgressori? Carlo !'o/etti Il RAMO D'ORO 25 - 26 MAGGIO Mostro mercato di prodotti biologici, di erboristeria e terapie naturali SERCOM s.r.l. Piazzetta della Misura (adiacente P.zza Soffi) organizzazione: Lega per l'ambiente Forlì Centro studi Omnibus Forlì Coop. Cento Fiori Forlì segreteria organizzativa: TECNOLOGIA E ARTE NELL'ARREDARE NEGOZI 47100 Forlì - Zona industriale Via Correcchio, 21/A Tel. 0543/722330 - Fax 725483 lidurlmasPA BIZERBA t,C.»fAU. 1'UM. METAUJCHf MACCMIH[ "l't PUA ,VIII( V. Val Dastico,4 - 47100 FORLI' tel.: 0543/34810 - 32955 Fax 0543/35031 Col patrocinio del Comune di Forlì •1 2 . UNA Cl'fl"A' , CO A MOLTE LEGHE DI DISTANZA Mettiunaseraa cena,in queldi Bertinoro,conduecolleghidi Milano. Metticheunodi questisiadichiaratamentuen leghistapraticantec, ioè conqualcheresponsabilitànell'ambitolocaledelsuomovimento.L'occasioneètroppoghiottapernonsfruttarel'opportunitàdi unoscambio di ideeinformale,madiretto,su un fenomenocomequellodelleleghe che,se in Lombardiaè giàdirompente,qui da noi, seppureagli inizi, stentaaprenderepiede.Einiziamo il discorsoconAlespropriodaquesto punto. "Quidavoi,inRomagnal,avitahaancoraritmi umani.Neparlavamocon Roberto,mentreaspettavamol'oradi cenasedutial tavolinodi unbarin piauaaForlìeosservavamo il viavaideltardopomeriggio.Unangolodi paceetranquillitàpurnell'oradi chiusuradi ufficienegozi.Unacosaper noiinsolita,fuoridalmondo.Unesempiopertutti: lebiciclette! E' facile, allora,pervoi conquestiritmi,mantenerei buonirapportienonriuscire acapirenoi.Danoi,invece,ti ci voglionodueo treoreal giornosoloper gli spostamentciasa-lavoroF. aifaticaavederticoni figli, figuraticongli altri! Finiscsi emprechearriviacasaconleballeperterraeti rimbecillisci davantiallativù, rimandandotuttoal sabatoealladomenica.Poiperòti accorgichein queiduegiorni lì nonriescimicaa far nientee cheègià lunedìesuonalasvegliaallesei,peri piùfortunati.Ei prezzi?Uehi,losai chepermangiareunapiua, un dolcee unabirra,al sabatoserati ci voglionocinquantamillaireatestaenontrovi lostessoil posto?E'chiaro chedatuttociò montaunmalcontentochenèlasinistranèaltri hanno saputosoddisfarecon alternativeserie.E' bastatochesaltassefuori qualcunoungiornochedicessebasta,daoggivogliamochei nostrisoldi rimanganoqui peresserespesiper realiuarecoseconcretee nonper rimpinguareletaschedeipolitici,Romaladrona!,cheinmoltièbalenato unfilodi speranzac,heunavoltatantosi potessevincerecontroi potenti. Eccochei "lumbard"sonodiventatiunpericoloperquestosistema... Ma questononcredichesiaunlimiteallavostrapretesadiaffermazionien tutta Italia?In Lombardiafareteanchedei proselitiper unasortadi "spiritodi corpo"conditodaunrazzismostrisciantechedaiterronisi è spostatoversogli extra-comunitarim, a fuori di là cosacredetedi raccogliere?. "Eccololà,questamel'aspettavoA. nchetuseicadutonella trappolain cui voglionofarci apparirei mass-medianoi "lumbard": rauisti! Maqualerazzismo! E' rauismochiedereunamiglioregiustizia socialepercuiunlombardoabbia,perlomeno,gli stessidirittidi unoche vengadafuori?Esempion: eiconcorsipubblicigli extra-lombardgi odonodi unpunteggiomaggiorerispettoai residenti.Questocomportache undomani,pereffettodeiprivilegisull'awicinamenton, oinonabbiamo postini,mentrecasomaiRomanehamilleineccedenzaE.noisipagaper unserviziochenonfunziona.Rispondimiè: razzismoquesto?. Questo no. Machiederechea Milanoo a Bergamononinsegninoprofessori meridionalpi,erchènonparlanoitaliano... Maineffetticenesonodiquelli chesi fa faticaa capirli! Comunquenonsi può prenderespuntoda fatterellimarginaliperpauradi affrontareil nocciolodelproblemaecioè cheoggi le leghesi rafforzanoe cresconoal di là di questipregiudizi. Perchè,comunque,il malcontentoha bisognodi una identificazione socialeo socializzanteS.ennòrimanesterileprotesta.Equestaidentifi- · cazionechilapuòfornireoggi?Lasinistra?Qualeq, uelladiCraxioquella di 0cchetto?Lachiesa?Quale?Quelladeglianatemoi quelladi Marcinkus? Il sindacato?Quellochechiedeunmilionediaumentopergli statali eduecentomilastriminzitelirepergli operai?Mi potròanchesbagliare, malelegherappresentanoggi,almenodallemieparti,mapensounpò dappertuttol,'unicaalternativavincenteeinterclassistal poterecentralistadeipartitiladroni.. Mi sentounpo' in imbarazzpoerchènonvorrei esserescambiatoperil paladinochevuoldifenderelaciviltàdeipartitia tutti i costi,anzi,perquantomi riguardar,iconoscopure,allabasedelle legheu, navaliditàdifondo,cioèlasfiduciacomunenell'alternativadun sistemachesi ricreasempreugualeasèstesso,macomenonprovare, comepersonalmenpterovo,uncertofastidiodi fronteacerteesternazioni becere violentementveerbosed, abarostadio,di unpopolinotutto sommatodipiccoliborghesuccini teressastioloailorotrafficidibottega. E' proprioqui la provocazioneC. omenoncapirlo.Forsequellocheci mancaancoraè l'immaginee qualcunochesappiacrearcela.Anch'io provoun certo fastidioquandosentoe vedocerti leghistisbraitaree gesticolarecomeforsennatim, acredimi,dietrodi lorocisonotantebrave personestufedi esserepreseingiroesequalcunosi mettepoiaurlare, comenoncapirli?Annidi speranzenellasinistrami hannosfiduciatodi fronteai compromessdi eigiochidi potere.Orachec'è la legasi può gridareil propriomalcontentoS. tiamocrescendoequestofaràsempre piùrumore.... Sì,maurlarenonsignificanienteA. vreteanchedeivoti,ma poichenefarete?MarceretseuRomaanchevoi? Sesarànecessariosì! GiovannOi rlati ~~ ~~~ 0Kl lk'Y0Glt Erboristeria - Prodotti naturali - Shiatzu FABBRI Dr. Enrico Forlì - via Albicini, 30 (ang. via S. Anna, 2) Tel. 0543/35236 Agenzia di Recapito: STAMPE - PACCHI - DOCUMENTI Per tutte le destinazioni 47100 Forlì - Via S. Antonio Vecchio, 25 Tel. 0543/35187

intervista a Giorgio Ceredi Giorgio Ceredi, cesenate, 66 anni, comunista. Partigiano a 19 anni, operaio dell'Arrigoni fino al licenziamento del 48, da allora "funzionario". Come sindacalista prima nel cesenate e poi a Forlì come responsabile insieme dei chimici alla Mangelli e dei metalmeccanici alla Bartoletti e Becchi. Fu arrestato due volte. In occasione della "battaglia della Mangelli, all'indomani della rottura sindacale, in seguito al tentativo di bloccare il crumiraggio organizzato. E in occasione della "battaglia della trebbiatura" quando rimase in carcere per 45 giorni. Dal 60 al 70 segretario della Federazione provinciale comunista. Da allora in Regione. Ha guidato come assessore all'agricoltura i primi tentativi di affrontare il problema del rapporto agricoltura-ambiente. Come la biofabbrica di Cesena. Oggi pensionato. Schierato con la seconda mozione "del no" all'ultimo congresso del Pci, ha ora aderito a Rifondazione comunista. Il suo nome è apparso nell'elenco degli "enucleandi" di ç31adio. Ci aspettavamo di incontrare u·nuomo awilito. E invece, pur definendo "atroce" l'ultimo periodo, pur ammettendo errori, illusioni e degenerazioni, ci ha stupito l'energia, l'orgoglio di essere stato e di essere ancora comunista, la combattività. Anche se, dopo 50 anni di impegno a tempo pieno, dice di aver scoperto che la politica non è tutto nella vita di un uomo. Così ora, oltre alle riunioni, fa anche modelli di vecchi galeoni francesi. .. Cosa stai facendo, ti stai guardando attorno? No, ho aderito a Rifondazione comunista. Che in qualche modo, anche se per ora confuso, ha deciso di tenere accesa la lampadina ... Una luce tenue, non si sa ancora il progetto, ma intanto c'è un atto di volontà. ''Tenere accesa la lampadina". Per ora non si può dire molto di più. Che si vuol tenere in vita la tradizione di cui il Pci era portatore va bene, ma non basta. Perchè quale Pci, il Pci era una cosa molto complessa, la sua storia anche. Analizzarla a fondo può servire forse a trovare le ragioni di questa crisi, per cui il termine rifondazione era il più giusto. Ma per adesso, al fondo delle 120-130000 adesioni credo ci sia questo: una volontà di tenere aperta una strada. Non accettare che, una volta fallita l'esperienza del comunismo nei paesi del1'est, si metta una pietra sopra alla radice del pensare comunista, dell'utopia comunista, che non è finita e finchè c'è l'uomo non credo scomparirà. E' un primo fallimento. Guardiamo alla chiesa allora ... quante situazioni fallimentari, alleluia, non per questo ha deciso di non chiamarsi più chiesa cattolica. Certo, dal punto di vista della carne di ognuno di noi, è atroce. Per uno come me che in fondo a queste cose ha dedicato tutta la vita, dal 43, non c'è dubbio che sia stato una cosa sconvolgente. Che quella strada non realizza le aspirazioni, anzi che crea processi di degenerazione è dimostrato. Ma basta per concludere che quelle aspirazioni, l'affermarsi dell'uomo, la sua liberazione piena, il superamento dello sfruttamento, sono cose che l'uomo non può più proporsi? Sono le stesse utopie in se stesse a provocare le degenerazione o è stata solo quell'esperienza concreta a fare fallimento? Io non aderisco al Pds che ha deciso che tutto è da cancellare. Aderisco a Rifondazione comunista perchè per me il e problema c'è. Nessuno ha la 1 risposta, la soluzione, Gorbaciov non si sa se ce la farà, non so chi, fra traumi e contraccolpi troverà l'imboccatura giusta ... Ma se mi togliete questa speranza allora sì, che ci sarebbe da spararsi. Gestire quello che passa il convento non mi va. Dopo aver speso una vita ... E poi se si trattasse solo di questo, di "sistemarsi in qualche modo", dovrei concludere che ho speso sì la mia vita, ma poi il partito mi ha dato tanto, ora sono un pensionato d'oro, della Regione, prendo più adesso di quando lavoravo, la realtà che predica il Pds io l'ho largamente raggiunta ... potrei mettermi a sedere. Ma non sarei più io... Per il resto è tutto da vedere. Potrebbe anche darsi che Rifondazione non vada bene. Che ripeta la stessa cosa. E va bene, ma per dio, prima o poi, da qualche altra parte, gli uomini riusciranno a trovare ... poi come si chiamerà ... ma cos'è questo capitalismo popolare? Hai detto che ci sono cose da salvare e cose da buttare. Quali? Ma i valori, li salverei tutti. Mi riferisco ali' aspirazione alla liberazione dell'uomo, alla sua autoregolamentazione, democratica intendo; va salvato il tentativo di limitare, di regolamentare al massimo il profitto. Non salverei assolutamente la forma politica e statuale in cui questi valori si sono determinati storicamente in quei paesi. Ma circa i valori. .. Sono decisamente contro questa esaltazione acritica del mercato .. Ho sentito l'altra sera in TV il mio carissimo amico Turci, non lo chiamo compagno, ma lui di questo non si sorprende. Ha detto che "dobbiamo andare verso forme di capitalismo popolare ...". E io dentro di me a dirmi "ma santa madonna, nella mia vita devo sentire sempre le stesse sciocchezze, rimasticate periodicamente?". Già nel 47 facevamo le battaglie alla Bartoletti, con Bartolettì per primo che sosteneva il capitalismo popolare. Ma che cos'è questo capitalismo popolare? L'azionariato diffuso? Ma non abbiamo imparato che non è necessaria la maggioranza assoluta per comandare? Che basta un 20%? Ma cosa vuol dire? E peggio ancora se stiamo parlando di cooperazione. Abbiamo paura di usare parole come solidarietà, solidarismo? Ma una cooperati va è una cooperati va. Il solidarismo ne è un elemento costitutivo. No, ci vuole il capitalismo popolare. Non capisco. Non è per un fallo morale. E' anche un fatto politico. pratico. Basta pensare all'ambiente. Il mercato! Ma se oggi l'umanità è di fronte al problema del suo futuro, con chi ce la prendiamo? Con gli lndios, con i brasiliani che buttano giù gli alberi? Certo, bisogna che non lo facciano. bisogna impedirlo, ma è la logica del mercato che porta a I questo. Il capitalista può aver il più buon cuore del mondo, ma c'è una logica,ci sono delle regole che portano lì. Certo, affidare tutto allo stato, I' abbiamo visto, non funziona. Però una limitazione ci vuole. Porre al di sopra del profitto la solidarietà degli uomini e degli uomini con la natura ... D'altra parte l'umanità nel suo divenire o va verso questa limitazione oppure rischia di distruggersi. li problema dell'ambiente non si risolve se non si cambia il modello di produrre e di consumare, il resto sono balle. Perchè devi produrre cose che non riducano l'ozono, perchè devi in agricoltura usare tecniche che riducano drasticamente la chimica ... eccetera. Se tu non cambi questo meccanismo della produzione e quindi, inevitabilmente, se non vai a una limitazione della potestà del profillo non affronterai mai il problema dell'ambiente. E poi il problema nord-sud. Del terzo, quarto mondo. Come lo risolvi? Come adesso? Qualche aiuto, qualche elemosina? Batoste. Le cannoniere. La guerra, "fermi tutti". Oppure cambiando l'utilizzo delle risorse? Questo è il messaggio dei vescovi all'ultima settimana sociale ... Renzo, tu lo sai bene. Anche se ho sempre combattuto ... non ho mai avuto posizioni "contro la chiesa". Sono sempre stato toglialliano. In una coscienza religiosa veramente sofferta ci sono valori che sono vicini ... Basta pensare al papa buono, a""papa Giovanni, ci sono valori forse estrapolati dal marxismo, non so ... sicuramente il movimento comunista ha contribuito alla diffusione di certi valori. Che sono da salvare. Quello che è tutto da ripensare sono le forme storiche, partitiche e statuali che abbiamo vissuto. Allora, bisogna salvaguardare i valori senza schiacciare i soggetti. Ma rispetto a questo anche il Pci mi è sembrato sempre carente. Intanto e' è da dire questo, che seppur il Pci ha tentato nuove esperienze.ed anche dall' inizio,dal congresso di Lione, fino alla terza via di Berlinguer, va detto che il Pci non ha mai rinnegato, non si può negare, quel1'esperienza. L'idea della statalizzazione totale, delle frazioni, del centralismo democratico. Siam figli di quell'esperienza, di quella cultura. Quindi un ripensamento anche nel Pci sulla sua storia era più che legittimo. Ma era anche iniziato. di fronte alla crisi la sinistra non ha risposta Il deficit vero nella sua storia recente non sta tanto nel legame con quei paesi, con quelle esperienze, e quindi nel mantenimento del nome comunista, il vero nostro deficit è quello di non aver portato a fondo l'analisi, non aver avuto capacità di governo. capacità progelluale, dal 78 in avanti. Quando la grande forza e le grandi speranze vengono spese a sostegno del primo governo Andreolli. Ne ero convinto anch · io. Mafu un errore e Amendola disse che ci ritrovammo a difendere un bidone vuoto. A quel punto. posto di fronte al problema del governo del paese, ti sei dimostrato incapace di elaborare una rispo81 lioeca Gino Bianco sta alla crisi economica. E non è solo il pci in Italia, qui fallisce tulla la sinistra in Europa. Di fronte alla crisi la sinistra non ha risposta. Se va al governo, come in Francia, rimastica ricette capitalistiche. Questa è la vera questione. Di fronte alla crisi c'è solo la soluzione capitalistica. Nessuna risposta a sinistra. lo l'ho visto nel mio settore, l'agricoltura. Pur essendo riusciti a portare avanti cose importanti nel campo dell'agricoltura-ambiente, la biofabbrica, cose nuove nel modo di produrre, ecc., e non per merito mio, ma per questa sperimentata capacità decisionale emiliano-romagnola, ebbene a livello generale abbiamo incontrato sordità, incomprensioni, incapacità di prender partito peruna cosa o per l'altra. Ed è dal 78 che è andata avanti questa storia. Ed ha ragione Craxi che quando non si sa risolvere un problema si crea una commissione. Si fece un gruppo di lavoro sul programma, diretto da Lama, e non produsse mai un accidente. E questo perchè? Perchè nel Pci c'erano anime diverse che si bloccavano a vicenda. Il vero deficit è qui ... Questecoseperò non sono di Occhetto, sono del Pci di prima e c'eravate tutti allora. E vi chiamavate comunisti ... è vero, ma viene ancora più rabbia. Perchè il Pci aveva bisogno di una discussione a fondo e non sul nome, ma per liquidare quel deficit e su questo ci si sarebbe potuto anche dividere. La svolta è stata superficiale, inadeguata rispetto alle esigenze. Il progetto del Pds è ancora nebuloso e ci sono ancora tre anime, siamo daccapo, lngrao, Napoli tano e Occhetto. Poi c'è questo spezzone comunista, e fra Cossulla e Garavini ci sono differenze, fra Cossutta e il sottoscritto pure. Per adesso c'è solo la fiammella, se si alimenterà vedremo. L'amarezza è che si è persa un'occasione. D'altra parte la carenza d'analisi, di progetto, il ritardo è di tutta la sinistra in Europa ... Dimmi da che parte ci son risposte di sinistra ... Guarda la guerra. Siamo passati dalla fase bipolare al dominio assoluto americano e guai a chi si azzarda a dire una parola. La sinistra è rimasta lì imbambolata ... D'accordo, ma ti tocca pagare l'identificazione con quei sistemi, quando tutto crolla, non basta dire che tu eri diverso. La gente non ti crede. Lagente tidice"unmomento, se davo retta a te adesso mi trovavo come in Cecoslovacchia". Devi pagare un prezzo. No no, hai ragione ... su questo non ho dubbi. Ma a maggior ragione occorreva una analisi, una riflessione di fondo. Sulle cause, sugli errori. Tutto il congresso è stato giocato in termini nominalistici e numerici, minoranza. maggioranza. Ma era l'impostazione sbagliata. dopo era inevitabile iI '·serra serra" e che i contenuti si riducessero a immagini, a slogan. E va bè, la vita è falla anche di queste cose. lo resto fermamente convinto che l'umanità una regolata se la dovrà dare, non credo che siano invenzioni il problema del nordsud, l'ambiente, il problema dello sfruttamento, quello delle regole del profillo. Non sono questioni crollate col muro di Berlino. Non ci credo in nessun modo. Certo le sconfitte devi sorbirtele fino in fondo, questo è indubbio. Devi star Il ... Però resto fiducioso ... Continui ad aver fiducia nella politica, insomma? Certo. Anche se sono amareggiato, anche se non voglio più fare la politica attiva del passato, anche per motivi fisiologici, e poi 50 anni di militanza politica ... Ma ai giovani augureresti di far la stessa esperienza? Guarda io rifarei tutto daccapo, e non correggendo gli errori, sarebbe troppo bello. Troppo comodo dire "la rifaccio, ma corrella". No, la rifarei pari pari. Licenziati. Prima il padrone e dopo noi. Hai parlato di 50 anni di milizia ... Ho cominciato nel 43, a 19 anni da partigiano. E dal luglio del 48 ho fallo il funzionario, il rivoluzionario di professione come si diceva allora. Nel 45 ero entrato ali' Arrigoni come operaio, poi il licenziamento nel 48. Dopo segretario della camera del lavoro di Mercato Saraceno, poi S. Piero in Bagno, la scuola di partito, ecc. ecc. Come ti hanno licenziato? Questo è una cosa interessante, anche perchè I' Arrigoni allora era molto importante. Per la guerra aveva lavorato per i tedeschi, con 5000 persone. Una cosa imponente. Finita la guerra muore il proprietario, Sanguinetti e ai tre figli, un maschio e due femmine, lascia un terzo a testa. Il maschio era Bruno Sanguinelli, universitario nel Guf a Roma, con lngrao, e addirillura, poi, fa il partigiano. va in galera, e poi comunista. Dopo la Liberazione si trovò col suo terzo ed anche con il terzo della sorella a cui era molto legato. In pratica il padrone. Ma noi di questo non sapevamo nulla. lnfalli dopo la Liberazione lo sentimmo in fabbrica fare un discorso molto avanzato, ma noi pensammo "non ci incanti'', sai, era subito dopo la Liberazione e i discorsi si sprecavano ... Noi facevamo un giornaletto di fabbrica. e lui un giorno ci chiamò e ci fece vedere quello della Galileo di Firenze, una fabbrica importante, e ci disse che il nostro non andava tanto bene, che era "grezzo'·, "va bene l'attacco al padrone, ma i termini culturali. ecc. Di nuovo noi pen. ammo, "ma cosa vuole questo''. Di lì a poco il povero Quinto Bucci, segretario della Camera del lavoro, ci chiamò e ci disse che aveva incontrato Longo, che gli aveva parlato del giornaletto del I' Arrigoni ... Ci rimanemmo di sasso, ma imparammo che Sanguinetli era col partito. Mettemmo su un comitato interfabbriche, ogni tanto lo invitavamo e discutevamo i problemi ecc. Fatto sta che alla Confindustria era visto male, e appena la sorella si sposò, si ripresero indietro le loro quote, perdette la maggioranza e fu cacciato fuori. Dopo pochi mesi lo seguimmo noi. Licenziati. Un' esperienza interessante l'ho fatta qui a Forlì, alla Camera del Lavoro, dal 51 al 56, dirigevo sia i chimici che i metalmeccanici, la Mangelli, la Becchi e la Bartoletti. Il nucleo operaio più grosso. E quelle furono battaglie ... E poi, nel 68, ho avuto a che fare con questi qui ... In verità ho un bellissimo ricordo del 68. Eri segretario della Federazione ... dal 60 al 70. Credo di aver lasciato un buon ricordo, decente. Al di là di tutto penso di aver fatto la mia parte, poi uno non l'ha mai fatta del tutto, vorrebbe farla ancora, ma insomma, via ... Dove sono stato non ho lasciato dei disastri, dei guai, sento allorno a me abbastanza stima, amicizia, cosa vuoi di più? Hai nipoti? Tre e mi diverto la faccia. Poi ho i miei hobby. In 50 anni ho imparato che la politica non è tutto nella vita dell'uomo. Ci sono anche altre cose e poi si può svolgere politica in tanti modi, volontariato, seguendo altre attività. E l'hobby qual è? Faccio navi, modellini di navi antiche, vascelli, galeoni... Quando sono andato via dall'assessorato regionale, la consulta agricola mi ha regalato il materiale di costruzione di un vascello francese enorme, il più importante, il Soleil royal, un metro e mezzo per un metro, ci sto lavorando. Quanto ci metti... Ho cominciato 6 mesi fa e all'inizio ci dedicavo giorni interi ... è un hobby importante? Ho cominciato nel pieno delle attività politica, ci mettevo un anno a farne una, lavorando i I sabato. Questa sarà la ventesima nave ... se non c •erano quelle donne ... E tua moglie? Mia moglie è una santa donna, come suol dirsi. Dietro ad ogni uomo politico ci deve essere una grande donna vero? In verità. io parlo per me. ma ne abbiamo parlato sempre anche con altri compagni. in verità nessuno di noi avrebbe potuto fare la vita che ha fallo se non avevi al fianco una donna che non solo condivideva le tue idee. ma era disposta a un sacrificio di quelli ... guarda ... il merito prevalente della tenuta nostra e di quel lo che abbiamo fallo è di queste donne qui. Senza di loro ... Queste donne han tirato su i figli, mia moglie è andata a lavorare perchè io non prendevo la paga o prendevo quattro soldi. Quando ho cominciato a lavorare per il partito, prendevo 22000 lire, ma quando c'erano ... Andavo a Mercato Saraceno in bicicletta. E poi dovevo mantenere una famiglia. E dormivo fuori per tutta la settimana. Come facevo! A casa non davo quasi nulla ... una vergogna. Se non c'erano quelle donne lì come avremmo fatto ... Le cose han cominciato ad andare meglio nel 64, ma dal 52 al 64 è stata dura, il salario del funzionario era parificato ali' operaio qualificato, ma il fatto era che i soldi non c'erano mai. Un acconto ogni tanto, 5000 lire,10000 lire. Infatti per prenderli, ed era per quattro o cinque mesi l'anno, si faceva la campagna della trebbiatura. In casa del contadino nostro aderente si faceva il "barco" per il partito, cioè si portavano Il tutti i covoni destinati ali' organizzazione. Oppure i nostri braccianti chiedevano al mezzadro nostro simpatizzante i quintali di grano per il partito. Era il periodo della grande alleanza fra mezzadri e braccianti, con grandi battaglie. Con le squadre d'aia. Quando mi han messo in galera, nel 54, fu per la grande battaglia per il nuovo patto colonico, per caricare più spese dal mezzadro al padrone e più giornate al bracciante. E la battaglia consisteva nel lasciare il grano nei campi o nei barchi e non trebbiare finchè non si arrivava all'accordo. Fu durissima. E infatti andai in prigione. Come mai? Organizzavamo manifestazioni di carri e bestie, all'imbocco delle città ... Sono stato dentro 45 giorni ... La prima notte, in isolamento, la ricordo brutta, ma poi appena mi ritrovai con altri ci facemmo subito un programma di lavoro, di studio ... Eravamo matti, erano altri tempi, avevamo una carica diversa, il mondo era lì, e la rivoluzione dietro l'angolo ... era lì lì lì ... E poi quando dormivamo fuori le notti. Si pensava che ti venivano a prendere. Per il Sifar, per De Lorenzo ... Io mi sono trovato, e non so come, nell'elenco di Gladio. Con quale criterio non so ... Uno dei pochissimi emiliano-romagnoli "enucleandi". Queste sono soddisfazioni però... C'è chi fa carte false per uncavalierato... Questo sì, un buon cavalierato ... però i criteri con cui hanno compilato queste liste mi sfuggono ... Non so se ci avessero preso, comunque, perchè quando c'era qualche problema dormivamo fuori ... E allora ecco, a proposito di mogli, i sacrifici che hanno fallo, le preoccupazioni ... Hanno sopportato ... a cura di R. Cazzoni, G. Saporetli, M. Tesei. Nella foro: "Squadra di aia", 1952. Selbagnone. Forlimpopoli da «Una volw in campagna», Ed. Ce.Craf UNA ClffA' 3

): ., )"i I l .. ) / I , 1, 1 1 1,l! ,1 f •. , I ,, l 1' ,.· •!' '1 JI•'::: U.N-.,:·PASSO DAlrLAVORO •• I (' s I 1' I I tarra,sonounC.B. Francesco. Al pomeriggio vado in giro con i miei amici, o a casadi un amico, parliamo, andiamo a giocare a pallone nel campo vicino. Massimo. Molti dei miei amici lavoranogià e ogni sabato giochiamo a pallone. Alla seraci troviamo al circolo, sepiove facciamo una partita a biliardo, altrimenti decidiamo se andare a mangiare una pizza o andarein discoteca.Comehobbymi piacemolto l'elettronica. Molti pomeriggi stoa fare i miei circuiti, chemi piace molto ed è il lavoro per cui studio. Qualcuno di voi pensa all'obiezione di coscienza? Raffaele. lo ho fatto esperienzacon laCasadi Caritàdi Bertinoro, ho fatto servizi per un cieco. Mi trovo molto appagatoda queste esperienze,forseperchèsonocredente. Non trovo giusto fareil militare, siccome c'è un servizio molto più utile. Federico. Anch· io voglio fare l'obiettore. A Forlimpopoli giro coni ragazzi della parrocchiae faccio parte del gruppo di scout A.C.R. e abbiamo la sedein un istituto doveci sonobambini in affidamento.Quandostai con loro ti senti contento.Poi andiamoal ricovero, allaCasadi Carità di ForiimpopolieBe11inoroS. ono scelte. Se non ci fossero? Come fareste ad essere contenti? F_ederico. Se non ci fossero?Non so,bisognerebbe inventarli. Le donne? Federico. Dicono che le donne sono pettegole, ma per me-lo sono più i maschi.Con le femmine ti puoi confidare, ti aiutano, non ti prendono in giro. Hannopiù tatto per risolvere i problemi. Massimo. Alle mediepensavo, perchème lo dicevano i miei amici, cheandandoindiscoteca si potevano trovare ragazze. Sono andato in discoteca parecchievolte, mavedochenon hai mai modo di conoscerle. Poiquellechevedi indiscoteca, pochesonoserie. Federico. lo non mi metto con una ragazza che conosco in discoteca. La devo conoscere meglio. E' importante per voi sposarvi, farvi una famiglia? Francesco. Quandoescodal I' ENA IP prenderò 800000 lire, non ci penso nemmeno. E anche avendo i soldi, voglio sposarmi il più tardi possibile.Prima mi voglio divertire. Federico. Perchè non ti puoi divertire con lei? Francesco. lo vedo i miei genitori, se devo fare la vita che fanno loro, mi faccio unmazzocosì. Ho sentito dire da quelli che si sono sposati che è faticoso dopo. Alcuni stu.denti dell'ENAIP parlano di lavoro, tempo· libero ed altro . 'f ' Voi fate uria ~cuoia p.rofes- dandoingiro.Peres.inunodei sionale, quali sono le aspet- miei primi lavori, durante lo tative: l'importante è guada- stage, sono andato a Lugo ad gnare subito, o è anche im- installa(e un monitor, e siccoportante il tipo di lavoro cl,le me'eròvestitodametallaro,mi andrete a fare? guardavanotutti male. MassiAntonio. Visto che abbiamo. mo. A questopunto peròeri tu fat(o un po' di scuola, io spero che non davi una buona imdi trovare un lavoro che abbia pressione. E' logicochesi tenda a che fare con quello che ab- adarepiùfiduciaadunovestito biamo studiato,~altrimenti sa- bene. Federico. E' come i Narebbero due anni spesi male, poletani qui in Romagna.Non non sarebberoserviti a niente. sono visti molto bene. Anche Ma.p~r quale motivo fare un per tutte le storie che si sentol_av;oroadeguato allo, studio, no sugli omicidi chesuccedospltanto, per lo stipendio, o i:ioal sud, sulla mafia. Se sul P,e..r altr9?A~tonio. No, per- lavoro ci fosseromeridionali, chè l'elettronica è anche un cerchereidi conoscerlievedere mio interesse,quindi sperodi comesi ragionacon loro. Però lavorare nel ramo per cui ho ammetto di essereprevenuto. studiato.Sonoconvinto chese A Forlimpopoli ci sono Albafai un. l~voro che ti piace, ti nesi,Se,negalesi,_tuttpeersone scocci molto meno che non a simpaticissime, con mentalità fare.un lavoro.solo per i soldi, ugualealla nostra. I Napoleta- ~of;ii COIJ malavoglia, nonè un ni invecenonpossonovederli. Lay9ro che ,fai con sod- Forseè per la nostraeduoaziodisfai;ione, che ti da gusto.. ne, la famiglia, la televisione, Nfssuno 4i voi p_ensa,dilavo- che ci condizionano in questo rare per conto ,proprio?, modo. Antonio. La_mafia è Francesco. Certo. che,è una anche qui. Le bustarelle, la cosapiù gratificante, cheti sei corruzione dei partiti cosa creato tu, è una cosa tua. An- sono?Bisognacercaredi capitonio. Non pensodi esserein re e conoscerela gente prima grado di dirigere da solo un di dare giudizi. Per gente di luQgo di lavoro, ci vogliono i Milano, anchenoi siamoterrosoldi, l'esperienza. Preferirei ni. Daogni parteci sonoi buoni non esserenè il datoredi lavo- e i cattivi. Sugli stranieri, ad ro, nè il sottostante, se è un esempio. Non sono contrario lavoro in cui c'è bisogno di che vengano in Italia, però altra manodopera, preferisco questacosadev'essereregolaesseresocio è'onquestaperso- mentata. Non possiamoprenna. Non possopensareche io derli su tutti, nè cacciarli via. sia dipendentedi lui o lui di- Noi Italiani siamostati i primi pendente di me. Io spero di ademigrarenel dopoguerra. Il esserei:~ buoni i:av,porticon i CantonTicino l'abbiamo fatto rriiei compagni· di lavoro. noi. Primadi essereaccettatiin ·•~~Qu~do non trovi tante soddi- -Gennania, U.S.A. e Svizzera, sfazioni nel lavoro, le trovi nei cenehannofattedi tutti i colocompagni. Vi considerate· . ri ..Non possiamofare la stessa s~dentiooperai? Antonio. Mi cosanoi con gli immigrati che sentooperaio novello. Mas-_ vengono qui. Federico. Tv e s,lmo-Francesco. Siamo stu: ·giornali influenzano molto le denti perchè non abbiamo idee su questecose.Martellaavuto molta possibilità di fare nopermesisucerti argomenti, pratica. Per il futuro vi pen- sembrano Nov~lla 2000. Per sate ~9me operai soltanto o un mese sembra che cadano c'equalcos'altro? Antonio. La solo degli aerei, poi l'altro si definizione migliore sarebbe. scontrano i treni, etc. Hanno un buon lavoratore. Così non fatto dello spettacoloancheper sei nè operaio nè datoredi la- la guerra del golfo. Se ne apvoro estai beneperchèquando profittano per farsi guardare. seiunbuonlavoratorestaibene E' stata una guerra giusta? e stannobenegli altri. Massi- Massimo. All'inizio pensavo mo. A mepiacerebbenon fare che era meglio che radessero un lavoro sedentario,magira- tutto al suolo, poi adessovedo reper risolvere dei problemi di delle immagini, cheprima non elettronica, fare delle ripara- facevano vedere, sulla gente zioni. Molto spesso,neltempo chesi schiacciaperpoterprenlibero me ne sto a casa, col dere il cibo chegli lanciano e saldatore, a fare delle cose. mi fanno pena. Per me, qualAntonio. Negli stages io ho siasi tipo di guerra sia, non è fatto sia il lavoro sedentario mai giusta, però se un matto che le riparazioni in giro. Pre- comeSaddamfa un lavoro del ferisco peròlavoraresul posto, genere,direi di ammazzarelui, con i miei compagni, perchèsi non di prenderselacon la popossono creare problemi an- polazione. Antonio. All'inizio pensavo che Saddam fosse pazzo a mettersi contro gli Americani, invecesecondome l'ha fatto appostaper liberarsi dell'esercito e rimanerecon la sua milizia fidata. Federico. Nella mia compagnia c'era la sensazioneche sarebbefinito tutto aposto.Comunque,molti, sefosserostatichiamati, non sarebbero partiti. Soprattutto per paura. Io non socosavuol dire guerra. l miei nonni mi raccontano,maio non l'ho mai vissuta. Mi piacerebbevivere una guerra. Tempo libero? Antonio. lo sonounmetallaro,ascoltoogni tipo di musica, a parte jazz e lirica, maquella chemi da più ingasamentoè,quellametallara. Vado spessoadei concerti, ancheall'estero, ho conosciuto sempredellagrangente.Ho un gruppo di amici con cui andiamo ai concerti, allo Shampoodi Cesena,però·ho anchealtri hobbies. Mi piace correre, addestrarei cani, andarea pescare,suonarela chiHanno parlecipalo gli swde111i Francesco Cannellino. 16 anni: A111011ioCasadei Turroni Mo111i, /8 anni; Massimo Vale111i11i, 16 anni; Federico Brave/li, 16 anni; Raffaele Merrnriali, 15 anni. Nella/010 la camera di Massimo. I A cura di P. Benozzi, F. Fabbri, F. Melandri. Si ringrazia per la collaborazione /'i11seg11a111edi cu/Jura generale Vanni Fabbri. • • • -----------------op1n1on1 DOMAND~EALLA SINISTRA, MA NON SOLO Qualè il discriminefra lineapolitica,motivazione ideologicae concezionefilosofica?Lareligionecattolica è un'ideologia? Perchè in un'epoca di pragmatismai ssolutisi rifiutaun'impostazionceulturale"materialistica"?Perchèsi ostentail coraggio dell'ammetterei propri trascorsierrori di sceltae l'orgogliodi non commetterlipiù? Domandealla sinistra,manonsolo.Piùinterrogativcihedomande. Riguardoalla primasi potrebberispondereche il discriminenonc'è:si trattadellastessacosanelsuo manifestarsoiperativot,eoricoeteoreticoL. 'odierna connotazionneegativadeltermine"ideologia" è un'ipocrisiasemanticaQ. uandoDestutdt eTracyloinventònelprimoOttocentoe,gliintendevasemplicemente una"scienzadelleidee".Nell'usocorrenteassunseil sensodi unsistematotaledi pensieroe, mozionei d atteggiamenntieiconfrontdi elmondo,dellasocietàe dell'uomoi:nvadendolapolitica,lamotivavae legittimava. Gli attualidetrattoridell'ideologiasonogli eredidi Napoleonec,heperprimoirrisein essal'idealismo politicodei puri teorici, privodi fondamentonella realtà. li marxismoriconobbeinessal'esistenzdai un nascosto,forse inconscio,interessedi classe.Per questoaspettononc'è chi sfuggaadunaqualsiasi ideologiae che non operi in conseguenzaT.anto meglio,dunques, e è chiaraedichiarataS. enonlo è, vastanataesmascheratianquanto"falsacoscienza", cioèunasortadimalafedeparadossalmenitneconsapevole. Inrealtàogginonsihalacadutadelleideologiem, ala sconfittadi unaideologias:i riconoscelaperdentesi denominala vincente.Ma un'ideologiaè tantopiù pericolosain quantonegadi esserloperchèsi proponecomeleggenaturale. Quantoalla secondadomanda,il dubbiopotrebbe esisteresolorispettoall'esprimersdiiquestareligione attraversoiVangelic,anonicoi apocrifi,quandoancoranonc'èchiesanédottrinanéun'eticam, asolouna comunità,una regolaesistenzialeu, n'escatologia. Perchèc,omediceil Buonaiuti,l Cristianesimporimitivo"nonèunafilosofia,maunaconsegnareligiosa", "unmovimentosostanzialmenmteisticoeapocalittico", "unmessaggiodi salvezza". Maquandolareligionecessadiessere"il sospirodella creaturaoppressa("Marx)perfissarelasuadogmaticaintellettualisticamenetleaborataedattuaunintervento temporaleorganizzatoe, ssaè ideologia.In questosensolatormentatascelta·di DonFrancesco Riccinonscioglieil dilemma. SupponendpooichenellaChiesaCattolicaladiscrasia frateoriaeprassisiaconsapevoleta, leideologianon sarebbeunafalsacoscienzam, aunacoscienzafalsa. Laterzadomandariguardaunastutoarbitriotrilobo: l'identificaziondeelmaterialismcoolmarxismoedel marxismocolbolscevismoC. hel'unonascadall'altro è owio. Chel'unoproseguanell'altro è il risultato, nient'affattopresuppostod, i un'occasionestorica. Solo la Chiesapareoggi sottrarsialla banalitàdi questaidentificazioneq,uandoosteggiail "materialismocapitalistico"I.nrealtàsi trattapiùdi lottacontro il materialismo(riscontratoneisuoiaspetticomportamentaldi eterioricomerisultatodel "pensierolaico")chenoncontroil capitalismoperchèquestonon le è estraneol:ei stessanefa partee quandosene distanziadiviene"eretica". Il quartointerrogativotrovarispostanellapsicologia deglisconfitti.C'èchi accettala sconfitta,chi non l'ammettee chi la rimuoveparlandonepoco. C'è anchechilaesorcizzaparlandonseempreQ. uest'ultimoatteggiamentèoil menorispondenteallacostruzionedinuoveimpreseperchèadesseserveassaipiù il pensarechenonil parlare.Maunpensaresenzafare sarebbemacerazionceomeun fare senzapensare sarebbedispersione. Oraperò,scivolandonelsentenziosori,schiodispacciaredelleopinioniperdelleverità.Ineffettinemmeno iomisentotantobeneE. tuttavianoninvidioquelliche hannounasalutedi ferro:muoionoprima. LiberoCasamurata ---------,liafril,e VITALITA I DEL CAPITALISMO!? QualchemesefaunpolitologoamericanoF, rancisFukuyamad,isseche conlacadutadelmurodi Berlinoeconl'uscitadeipaesidell'Esteuropeo dal "socialismorealizzatol"astoriapotevaconsiderarsfinita.Contale boutadegliintendevache,hegelianamentneo, nvierapiùalcuna antitesi reale alla altrettantorealetesi costituitadalcapitalismotrionfantep, raticamenteo virtualmentei,n tutto il pianeta.Latesidi Fukuyama èstata immediatamenbte rsagliodi innumerevocliontestazionsi,oprattuttoda sinistra,e adessasi è obiettatononsolochelastorianonèfinita(e la guerradel Golfoè statasenzadubbioun argomentocui è difficile controbattere)m, aanchechenonsi capiscecomeunasocietàfondata sullacategoriapratico-simbolicdaellamerce,etesaatrasformaretutto inmerceq, ual'èil capitalismop,ossa llalungasopravviveraellacaducità dellemercicheessoproducee concui si identifica.Nonsolo,masi è giustamenteanchericordatoche il capitalismoha finoraprosperato grazieadunaquantitàenormedi lutti,guerre,ingiustizie allosfruttamentobrutaleecontinuatoneiconfrontideipaesidelterzomondodicui si è impossessatocol colonialismoprimae con l'imperialismopoi. Oltretuttos, ièricordatoi,l capitalismohaconosciutoeconoscecrisiche -comequelladel '29-nemostranosenonlanecessariacaducitàc, erto l'intimafragilità.Unafragilitàdovutaproprioal fattoche,trasformando tuttoinmerciposteinconcorrenzlaeuneconlealtrenelmercatoequindi nonponendo nulla aldisopradellemercistessei,l capitalismotoglieogni riferimentoduraturov, alidonellospazioeneltempo,eponetuttoin una indeterminateuache,cosìalmenopareal nostromododi pensaren, on permettea nulladi essereprevedibile quindigestibile. Inaltreparolel'uscitadi Fukuyamahapostotutti ancoraunavoltadi fronteadunparadossoil:persisteredil perpetuarsdii unasocietàche, nei suoi fondamentin, onponenullacomeeterno,validoal di là delle contingenzea cuiciòchedallecontingenzemergedebbain qualche modouniformarsi. Eppurenonsonocertosbagliatele critichefatte,ora e in passato,al capitalismoI.l marxismo,ades.,hacercatociò chenellemercinonè caduco-"il valored'uso"-altricriticidi sinistra,glianarchicai desempio, hannonotatocomeil capitalismononpossaviveresenonapreuodi una ingiustiziaricorrenteneirapportiumaniesocialfiracolorocheinambito capitalisticosonocostrettia vivere.Tutti i critici, in ognicaso,hanno cercatounapersistenzadaopporreallacaducitào, unamoralitàpiùalta con cui sostituirel'amoralitàdi fondoche.permetteal capitalismodi trasformareognicosa,uominicompresii,nmerci ntercambiabilTi.uttavia,aldi làdelleottimeintenziondi acui i criticidi sinistradelcapitalismo eranoesonoanimati,rimane il fattochenonsololacriticaalcapitalismo nonhatrionfatosu di esso-·e laddovelo hafatto hacreatounadelle societàpiùoppressivechelastoriaricordi,tant'èchealcapitafismoquei popolisembranovolertornare-maanchecheessaper riprodursiha dovutoadattarsiad un comportamentocapitalistico:ha dovutofar circolarelesueideecomemerce-librie giornalipostiinmezzoadaltri, differentil,ibriegiornali-esièdovutaconfrontareconlealtreideeinquel "mercatodelleidee"costituitodaiparlamentei ,soprattuttod, aimezzdi i comunicaziondei massa.E nonva dimenticatoche l'ideastessadel confrontoèpossibilesolofraentitra loro intercambiabilCi.osaimpossibileadesempionelmedioevoincuil'idea-forzarappresentatdaalcorpo misticodi Dionellastoria-cioèlachiesa-erapostacosìal di fuoridelle contingenzedaipossibilci onfrontci heglieretici,contestandloachiesa di Roma,pensavanaodun'altrachiesam, aeraperloroimpensabilfeare a menodell'ideadi chiesa.Maallora,il capitalismoè insuperabileo superabilesoloalprezzodicostruireunasocietàfissa,chepiega sèogni contingenzeaquindianchel'inesauribildeiversitàdegliesserui manic, on ciò dandovita ai totalitarismi?Forseno, forse il capitalismosi può eliminare,maapattodi nonvolereliminareconessoanchelemerci,cioè l'elementocostitutivo,la ragioneultima,del capitalismostesso.Ma anchequestononè unparadosso? F.Melandri ABBONAJ'EVI A UNA CIJ'J'A' 11 Una ciHà 11 è in tuHe le edicole all'inizio di ogni mese. Volete sostenerci in questo tentativo di fare un giornale, libero, indipendente, un giornale 11 delle più voci 11 ? Abbonamento: a 1O numeri: 20000 lire. Sostenitore: 50000 lire. Supersostenitore: 100000 lire. Siete interessati alle attività della cooperativa 11 una ciHà 11 ? Scriveteci e fateci avere il vostro indirizzo. 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