Quaderni Piacentini - Nuova Serie - n. 12 1984

88 gna ecc.) e ben raramente come ebrei ( lo scapolo Blumfeld e pochi altri) e anche allora solo attraverso i l nome. Di qui la tentazione di cercare in queste due categorie di appartenenza una chiave ermeneutica. Vediamole più da vicino. Si è molto insistito, e a ragione, sulle peculiarità dell'ambiente ebraico praghese i n cui è nato e vissuto Kafka. Anche nel caso d i chi proveniva da villaggi abitati in buona parte da ebrei, come i l padre di Kafka, i l retroterra linguistico non era l'jiddish ma i l tedesco, poiché in mezzo all'ambiente slavo gl i ebrei erano fieri d i parlare i l linguaggio dei dominatori. A maggior ragione questo valeva per Praga, dove la simbiosi tra ebrei e tedeschi datava dai tempi della leggendaria amicizia di Rodolfo I I D'Asburgo con i l rabbino Löw, quello del Golem. Questa simbiosi faceva si che i tedeschi non ebrei si adattassero bene o male alla presenza degli ebrei con cui facevano fronte comune contro la maggioranza slava. Kafka non conobbe quindi l'antisemitismo tedesco ma solo quello slavo. Una conseguenza di tale situazione era che a detta di molti testimoni non esisteva tra gl i ebrei praghesi nessun complesso d'inferiorità, quale tradizionalmente si attribuisce agli ebrei, anzi essi apparivano sereni e sicuri di sé, in quanto appartenevano alla schiatta dei dominatori. Gl i ebrei praghesi che ebbero un ruolo importantissimo nella vita intellettuale e nell'attività editoriale al di fuori di Praga, specie a Berlino, come Max Brod, Wi l ly Haas, Franz Werfel, Egon Erwin Kisch, dispiegavano energie inesauribili senzamostrare la minima titubanza spirituale. Lungi dall'essere sconvolti dalla crisi, casomai la cavalcavano spicciolandola in l ibr i e r i - viste. Di fronte a loro chi poteva sembrare un ebreo timido e irresoluto era casomai uno dei pochi cristiani tra gli esuli volontari da Praga: Rainer Maria Rilke. Questo va detto per evitare l'idea che i l dramma esistenziale di Kafka sia automaticamente riconducibile al suo essere ebreo: se poteva apparire talvolta a se stesso e agli al tr i come un goffo Schlemihl, sarà stato per i l suo complesso edipico o per la sua figura di spilungone, non per questo. Kafka frequentò un ottimo liceo in cui non c'erano che suoi pari, cioè figli della borghesia ebraica, destinati a diventare tutti funzionari o professori dell'I-R governo. Difficile immaginare un ambiente più armonico. i l risultato era un alto grado di sicurezza di comportamento sociale, del tutto inconsueto tra gli ebrei, che doveva estendersi anche a Kafka nonostante l ' insicurezza interiore. E' noto l'aneddoto secondo cui i l giovane Kafka, aggirandosi nell'appartamento d i un amico durante una festa, f i n i in una stanza dove era tranquillamente coricato i l padrone d i casa, Biblioteca Gino Bianco

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