Quaderni Piacentini - Nuova Serie - n. 12 1984

86 Alla fine d i questo percorso che sembra ormai compiuto e che forse per ciò stesso comincia a diventare intelligibile, vorrei tornare al tema di queste note: la rappresentanza politica. Sequesta, come ho cercato d i mostrare, non è un riflesso, se produce reale nella misura i n cui produce, come direbbe Pizzorno, identità, essa è rappresentanza politica se oltre a ciò produce o almeno riproduce unità, integrazione, identificazione eon l a struttura d'ordine e di comando dello Stato; per questo le sarà necessario di volta in volta concedere diritti, abolire privilegi, sopprimere ciò che non può essere integrato. Se volessi esprimermi nei termini della dottrina tedesca dello Stato potrei dire con Schmitt che la rappresentanza è principio ineliminabile d i ogni forma d i Stato, produzione d i un'unità che non è mai data, che non è nemmeno mai data, si badi bene, una volta per tutte (39). S. Landshut, soffermandosi sull'aspetto simbolico della rappresentanza politica (e questo mi consente d i ricollegarmi al la critica iniziale della rappresentanza come mandato) ha sottolineato (40) che mentre i rappresentanti possono essere solo persone (siano essi notabili o funzionari di partito) ciò che essi rendono presente non sono persone, ma principi generali ed universali, forme diverse d i unità della pluralità, e in fin dei conti l'identità di una comunità politica attraverso i l tempo. Rappresentare è rendere presente ciò che non è ancora esistente e mantenerlo i n vita. Si può concludere i n omaggio ai filosofi ed agl i specialisti d i Hegel, con una citazione tratta dalla Enciclopedia delle scienze filosofiche in compendio (41), citazione che nella prospettiva di Landshut caratterizza la natura di ciò che nel processo politico viene rappresentato: «Non si tratta d i qualcosa di compiuto prima del suo manifestarsi, un essere che si trattenga con se stesso dietro i monti dell'apparenza, ma di qualcosa che è veramente reale solo attraverso le forme specifiche del suo manifestarsi» — del suo essere rappresentato. giugno 1983 39. C. Schmitt, Verfassungslehre, cit., p. 206; cfr. anche I . Kaiser, «Dialektik der Repraesentation - Eint Entwurf» in Festschrift fuer C. Schmitt, Berlin 1959, pp. 71-80. 40. Kr i t i k der Soziologie und andere Schriften z u r Pol i t ik, Neuwied am R. 1969, p. 357. 41. Par. 378. BibliotecaGinoBianco

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