Quaderni Piacentini - Nuova Serie - n. 12 1984

6 generale (capitò anche a Marx di costruire una teoria generale del processorivoluzionariosull'esempio della Comune di Parigi). Ma, in realtà, l'ordine di conflitti che provocò la secondaguerramondiale era solo in minima parte riconducibile alle analisi classichesull'imperialismo; tanto è vero che lo scontro si definì tra le democrazieoccidentali liberal-capitalistiche e il mondosocialista da un lato e i sistemi politici totalitari, dall'altro, che reclamavano un diversoassetto del mondo. Il processo di decolonizzazione, che ha investito il mondo dopo la IP guerramondiale è statosopportatodall'Occidente; esso è stato duro,sanguinoso e complesso. Ma l'Asia e l'Africa si sono liberate dalladominazione politica dell'Occidente e non è neppure paragonabile i l rapporto oggi esistente tra le aree sviluppate e quelle arretrate del mondo e il tipo di rapporti politici esistenti all'avvio del processo di decolonizzazione. Sisonodissolti l'impero coloniale inglese e quello francese, per ultimoquelloportoghese e, sulla base di questodissolvimento, sono sorte realtà politiche fortemente legittimate, in grado di orientare i processi di svilupposenza forti condizionamenti. I l discorso potrebbecontinuare e si potrebbero fornire molti esempi. Ma è sufficiente, amio avviso, rilevare che i sistemi politici ed economici delle democrazie liberal-capitalistichehannodimostrato capacità di adattamento — anche di fronte a processi traumatici — che sono del tutto sconosciute ai sistemi politici sotto la sfera di dominio dell'Unione Sovietica. Nonso quantepersone vi sianooggi disposte a sostenere, come trent'anni fa, che la guerra di Corea era unprocessodi liberazione nazionale. Mentre quando i l sistema politico e sociale dell'Occidente si è trovato di fronte ad autentici processi rivoluzionari di liberazionenazionale, tali processihannopotutovincereanche in virtù dell'appoggioche tali processi trovavano nell'opinione pubblica dei paesi occidentali. Ma vi è un altro aspetto: tra i sistemi politici occidentali e quellosovietico vi è, strutturalmente, unadiversa articolazione del rapporto tra legittimazione politica e forza. Vale a dire: a) vi è nei due tipi di sistemi una sostanzialediversità nel rapporto tra legittimazionepolitica e funzione degli apparati coercitivi; b) il grado di pubblicità delle decisioni politiche é molto diverso; c) è diverso, soprattutto, nei due sistemi, il rapporto tra politica e poteremilitare. Non è senza rilievo il fatto che il sistemadifensivo del patto di Varsavia sia intervenutomilitarmente in Ungheria nel 1956 e in Cecoslovacchia nel 1968 per soffocare processi rivoluzionari; e che Biblioteca Gino Bianco

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