Quaderni Piacentini - Nuova Serie - n. 12 1984

47 perchénon si è ripetuto l'accordo del 22 gennaio. Forse i militanti comunisti si sono rifiutati di avallare una politica cheaccentuava l'isolamentodel loro partito, più di quantoavessero fatto nel 1983. Ma è ancheveroche la Cisl ha dovutocercareun'intesa più chenelloscorso anno,anche a costodella crisi dell'unità con la Cgil e della suastessa unità interna, perché anch'essa, come la Cgil, si era presentata alle trattative più debole. La logica che ha guidato le due confederazioni quindi, sostanzialmentesimile. Ma, dati i vincoli e le risorseproprie diognuna, le politichedovevanoesserenecessariamentecontrastanti. 3. Le riflessioni che ho fatto sonoschematiche, e volutamente, esono più un avvio ad una lettura «laica» che unapresentazione già compiuta. C'è sicuramente dell'altro e ci sonoanche errori, o sesi preferiscecontraddizioni, nell'agire dei sindacati e di Cgil e Cisl in particolare. La battaglia è semprepocochiara. C'è dell'altro, intanto. Non bisognadimenticare che i provvedimenti in questione colpiscono soprattutto i lavoratori meno pagati, gli operai più degli impiegati, i dipendenti dell'industria più di quelli degli altri settori non agricoli, i pensionati più dei lavoratori attivi, ecc.Comeogni nuovoscatto di contingenzaavvantaggiaproporzionalmentechi sta in basso alla scala retributiva, così ogni punto in meno penalizzamaggiormentequesti lavoratori. Ed è ovvio chesianoquesti lavoratori a protestare più duramente, quandone abbiano la forza e la possibilità. Ora, per quanto non siano disponibili dati analitici in proposito,sembracertoche la Cgil sia l'organizzazioneconfederaleche ha tra i propri iscritti una percentuale di lavoratori meno pagati più forte delle altre. La Cgil continua adessereun sindacatodell'industria edegli operai industriali in particolare ed è sicuramente la confederazioneche ha la più alta percentuale di pensionati iscritti. Quindi, è la Cgil il sindacatoche vienemaggiormentecolpito dalla redistribuzione del redditocheprovocano lemisure del 14 febbraio, ed è naturale che siastato il sindacato ad opporsi conmaggior durezza al decreto. Se sivuole, anche in questocasoogni confederazionesi trovava in presenza di vincoli diversi ed è questadifferenza che può spiegarecome l' «egualitarista» Carniti abbia potutoaccettareprovvedimenti che sono esattamente l'opposto di tutta la politica che aveva portato avanti a partire dal 1968 e comeLama, che di quella politica non è statomai forseentusiasta e che per primo aveva criticato, si sia opposto a una redistribuzionedel redditoda lavorodipendente a dannodei dipendenti meno pagati. I l fatto è che sindacato di classe non ci s'improvvisa... Eci sono stati errori, o contraddizioni, nell'agire delle confedeBiblioteca Gino Bianco

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