Quaderni Piacentini - Nuova Serie - n. 12 1984

31 l'interdipendenza delle iniziative. Come già nel caso dell'organizzazione, si pub solo enunciare una tendenza di fatto più che una regola generale. Dove e quando è stato possibile ha funzionato una struttura policefala; dove e quando necessario la decisione è stata centralizzata e formulata a livello di vertice. Importante è comunque segnalare che queste modalità di tipo più tradizionale hanno caratterizzato anche certi momenti e ambiti d'azione delle componenti meno formalizzate come i Comitati per la pace. La necessità di intervenire in situazioni di emergenza, in cui la tempestività della decisione è di per sécondizione di efficacia, ha costretto a volte a ignorare le scelte del decentramento e del rappresentare solo se stessi. Queste deviazioni sono state in genere metabolizzate senza provocare contraddizioni insanabili a conferma della strategia di diversificare l'uso delle chances disponibili espressa dal neo-pacifismo degli anni '80. Orientamenti d'azione e ideologia Nei processi collettivi le scelte operative degli attori mobilitati non sempre sono conformi alle immagini con cui essi 'rappresentano sestessi, avversari e poste in gioco. Questi due livelli possono non coincidere in quanto di) che gli attori fanno non corrisponde necessariamente a ciò che pensano. Nell'analisi occorre quindi distinguere le strategie d'intervento elaborate nel corso della campagna per la pace dalle rappresentazioni con cui le diverse componenti si sono prefigurate i l campo dell'azione. Questa ricostruzione analitica riguarda contemporaneamente i rapporti esterni e quelli interni messi in atto dagli attori mobilitati. Severso l'esterno i l problema fondamentale è sopravvivere a un ambiente ostile, le strategie d'azione devono assicurare efficacia nei confronti dell'avversario. Parallelamente l'ideologia consente di attribuire validità generate agli interessi immediati che muovono gli attori, sottraendo consenso all'avversario. Verso l'interno invece, mezzi e fini devono garantire coesione e solidarietà. A i rischi che gl i attori si disperdano, i l mantenere un'identità collettiva strutturata assicura l'ihtegrazione e riduce i costi dell'azione. Da parte sua l'ideologia consente di annullare i l divario tra progetto e realtà opponendo agli esiti deludenti dell'azione l'immagine enfatizzata del progetto collettivo. La campagna per la pace si è adeguata solo in parte a queste funzioni consolidate. Anzitutto non ha individuato avversari del tutto condivisi e stabili. Certamente la questione degli euromissili ha Biblioteca Gino Bianco

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