Quaderni Piacentini - Nuova Serie - n. 12 1984

24 paceha significato il sussistere delle appartenenze di organizzazione originarie. Queste si sono incrociate con la militanza per la pacesenzaannullarsi ma coesistendo. Come descritto da Gallino, gli «effetti dissociativi dei processi associativi» delle società complesse favorisconouna partecipazionemultipla e incrociata. Al moltiplicarsi delle occasioni di aggregazione, l'attore reagisce suddividendo le proprie risorse di tempo e di impegno collettivo in un numero crescente di «associazioni» (9). Peraltro il disincanto diffuso ha attenuato la disponibilità soggettiva a scelte ideologiche totalizzanti e univoche. Pur permanendo appartenenzefondamentali di tipo ideologico (ad es. riconoscersi marxisti, cattolici, nonviolenti ecc.) si è così sviluppata una maggiore disponibilità all'apertura e al confronto rispetto a fasi precedenti. Da qui il pluralismodiffusoche ha caratterizzato l'attuale campagna per lapace rispetto al settarismo dei decenni precedenti. Da qui anche l'atteggiamento di maggiore tolleranza incline a ricomprendere le differenze interne. Lapartecipazionemultipla è l'esito di entrambi questi processi. Anzituttoconsenteun'estrema mobilità attraverso occasioni sempre più frequenti e differenziate di azione. Inoltre è coerente all'articolarsi delle aspettative individuali che sempremeno si focalizzano su ununico ambito di realizzazione. Infine risponde alla scelta delle organizzazioni interne alla mobilitazione di impegnare un certo numerodi quadri nellacampagna per la pace da riconvertire in seguito in funzione di altri obiettivi. e. I Comitati per la pace hanno funzionato in modo aperto, salvo in alcune fasi di ristagno o di difficoltà dellamobilitazione esterna (comenel corso del 1982) in cui è stato privilegiato il rafforzamento interno. In ogni casohannocostituito il referente primario per l'azione.Questi organismi sono proliferati nel momento di massima attività e quindi di maggior penetrazione nel tessutosociale e di maggior conflittocon l'ambienteesterno. Nel momento in cui, esaurita la fasedella visibilità è statonecessarioassicurare la coesione interna, sisono ricompattati e in alcuni casi hanno dato luogo a selezioni interneche hannocontraddetto la loro natura aperta. f. La struttura segmentata e reticolare ha favorito la continua entrata e uscita dell'individuo. Ciò non ha significato la sua disper- , 9. L. Gallino, «Effetti dissociativi dei processi associativi in una società altamente differenziata», in Quaderni di Sociologia, n. 1, 1979. Biblioteca Gino Bianco

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