Quaderni Piacentini - Nuova Serie - n. 12 1984

22 Segmentazione e reticolaritàsono le due facce di unastessastrategia: utilizzare i legami organizzativi e/o interpersonali che strutturano le aree di movimento puntando sulla capacità di circolazione degli individui e di proliferazione dei nuclei di base. L'ipotesi di fondo è che la frammentazione e la differenziazione, la replicabilità ela ridondanza, l'instabilità e l'indeterminatezza, possono funzionare darisorsa e non da vincolo. Lacampagna per la pace conferma tale ipotesi. 1 Comitati per lapacehannorappresentatoquestoapparenteparadosso e su di esso hannocostruito la loro efficacia. La struttura di organismi ideologicamenteeterogenei ha favorito l'apporto di un numero crescente di attori poiché la mobilitazione è penetrata negli ambiti più diversi del sociale. Nel corsodell'azionequest'eccedenza si è trasformata in ricchezza in quanto le risorse e le carenze reciprochehannopotutocompensarsianche se spessohanno provocato frizioni e contraddizioni interne. La struttura per aree a loro volta suddivise in componenti e in nuclei di base, ha consentito il dispiegarsi di questa pluralità. Unalogica precisa, basata sui rapporti che unificano dall'interno le aree, le componenti, i nuclei, ha garantito un minimo di organicità all'interosistema (7). a.Premessa di questo funzionamento è stato l'uso puntuale dellaparola d'ordine «pace». I l procedere per obiettivi a termine ad essacollegati hapermesso di coagulare le aree e le componenti in funzione di scadenzeprecise. Una volta superatequestescadenze, ogni attore è rientrato nel proprio ambito e ha proseguito un'attività latentedall'interno della realtà (gruppospontaneo, associazione, partito, sindacato ecc.) da cui era partito per mobilitarsi per la pace. Lacampagna per la pace ha potuto così funzionare contemporaneaL.P. Gerlach e V.H. Hine, People, Power, Change, Indianapolis, The BobbsMerril Co., 1970. 7. Se i l termine movimento è opportuno funzioni essenzialmente da costrutto analitico, può essere sostituito con i l termine area di movimento per indicare l'esistenza empirica di un attore collettivo conflittuale, extraistituzionale, solidale al proprio interno: A. Melucci, Alla ricerca dell'azione, in Melucci (a cura di), Altri codici, cit. Nel caso delle mobilitazioni della pace tuttavia ènecessario parlare di più aree di movimento in quanto gli attori sono confluid provenendo da contesti troppo eterogenei per essere riaggregati in una sola area. L'eterogeneità di questi attori emerge anche dall'interno delle singole aree che si presentanospessosuddivise in componenti di area. Esiste poi un ulteriore livello di articolazione rappresentato dal singolo gruppo operante sul territorio: i nuclei di base. Cfr. G. Lodi, Uniti e diversi. Le mobilitazioni per la pace nell'Italia degli anni '80, di prossima pubblicazione. Biblioteca Gino Bianco

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