Quaderni Piacentini - Nuova Serie - n. 12 1984

187 collocazione produttiva e professionale analoga? Mi pare che l'autore ponga di fatto l'accento su tre elementi costitutivi. Il primo è dato, naturalmente, dalle condizioni e dalla conseguente esperienza di lavoro. 11 secondo è dato dalla cultura di provenienza, nelle sue varie dimensioni: sociale (es. rurale o urbana) e nazionale/etnica. I l terzo è dato dai rapporti con altri settori operai e, quindi, con le loro culture e visioni del mondo. • Quest'ultimo elemento si collega all'aspetto dinamico delle visioni del mondo: cioè ai loro momenti di crisi e ride! inizione, che interessanoparticolarmente l'autore. Vi sono momenti in cui la visione del mondo di un settore operaio entra in crisi, perché non riesce più a «dar conto» di aspetti della realtà, e quindi neanche ad elaborare orientamenti che consentano di muoversi nella realtà stessa. In questi, drammatici ma fecondi, momenti di transizione, più facilmente la visione del mondo, e lo strato operaio che ne è portatore, si aprono ad altri apporti, ad un'interazione con spezzoni di classe e di cultura operaia diversi. Certi grandi momenti di unità collettiva e di lotta, che talora appaiono sorprendenti o «miracolosi», si spiegano proprio in questo contesto: costituiscono uno degli esiti possibili (non inevitabili, e i cui effetti hanno gradi assai diversi di «sedimentazione» culturale e politica) di questi momenti di crisi/ridefinizione delle visioni del mondo. Quest'approccio mi pare offra una chiave di lettura assai stimolante di processi di lotta operaia a noi particolarmente vicini (nel tempo e nello spazio), su cui del resto Sabel si cimenta direttamente. Non ci si lasci fuorviare da qualche nota di ingenua od eccessiva esaltazione, che i l rassegnato e un po' cinico «lettore italiano del riflusso» potrà facilmente trovare nelle pagine dedicate all'autunno caldo e ai delegati: ci si domandi, piuttosto, se i nostri schemi interpretativi q u e l l i dogmatici di un tempo e quelli più scettici di oggi — comprendano una gamma di variabili altrettanto ricca e significativa di quella fornita nel libro, o siano invece assai più riduttivi e semplicistici. 3.3. Per concludere su questa parte del libro, mi pare che l'approccio elaborato da Sabel sia di estrema rilevanza per alcuni nodi centrali dell'odierna analisi sociologica (e politica) della classe operaia. In primo luogo, esso costituisce una risposta articolata e soddisfacente (non dico «la)> risposta, ammesso che ne esista una sola) al rapporto tra aspetti oggettivi e aspetti soggettivi nell'analisi della Biblioteca Gino Bianco

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