Quaderni Piacentini - Nuova Serie - n. 12 1984

186 di comportamenti conosciuti. E', insomma, una tipologia assai più ricca e diversificata, più «mobile», di quella interamente costruita sulle figure professionali. Ma — come vedremo meglio più oltre — non è una folla confusa, una pura rassegna di diversità. 3.2. L'impalcatura concettuale di questa tipologia è, infatti, molto «forte». 11 suo elemento centrale, come ho già accennato, sono le world views, le «visioni del mondo» dei lavoratori. La scelta di un termine così impegnativo non è casuale. Si tratta di qualcosa di ben più ampio e più denso dei generici «atteggiamenti soggettivi», tanto meno si tratta di quella loro ridotta porzione nota come «atteggiamenti verso il lavoro». Per usare le parole dell'autore, una visione del mondo è «il complesso di speranze e timori, insieme alla mappa del mondosociale che essostabilisce» (p. I1) . E' un insieme di elementi di conoscenza del mondo e di orientamenti verso il mondo; per usare ancora le parole di Sabel, «le visioni del mondo sono al tempo stesso normative ed esplicative. Non sono soltanto modelli del mondo, ma modelli per il mondo. Sono valutative e al tempo stesso creano significato» (p. 14). Ladimensione al tempo stesso analitica e normativa delle rappresentazioni sociali (come più spesso le «visioni del mondo» vengono chiamate) non è un elemento nuovo nel patrimonio concettuale della sociologia. Quel che è caratteristico nel lavoro di Sabel è, in primo luogo, l'ampiezza e la ricchezza del «mondo» a cui tali visioni si riferiscono: che va dalle aspettative di carriera sul lavoro (nel loro duplice aspetto di previsione ed aspirazione) fino a concetti molto generali di ciò che è giusto e ciò che è ingiusto (le «ideas of dignity and honor» a cui l'autore fa volentieri riferimento). In secondo luogo, il rapporto tra visione del mondo e comportamenti, che viene delineato, è all'altezza della complessità delle visioni del mondostesse. Siamo ben al di là del semplicismo di modelli esplicativi spesso implicitamente costruiti su uno schema «stimolo-risposta» (per fare un esempio: aspettative di carriera; loro frustrazione ad opera della gerarchia aziendale; conseguente comportamento o di rivolta o di ritiro). I contraccolpi dell'ambiente sulla visione del mondo, e le modifiche di comportamento che alla fine ne risultano, passano per la mediazione di una complessa ridefinizione della visionedel mondo; ridefinizione che è essastessa un processo sociale, di cui Sabel analizza esempi e passaggi con grande finezza interpretativa. Ma «come nasce» questa visione del mondo, queste diverse visioni del mondo che caratterizzano tra loro strati operai anche con Biblioteca Gino Bianco

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