Quaderni Piacentini - Nuova Serie - n. 12 1984

mente, gli Stati Uniti: e qui le ragioni, molteplici, sono evidenti. I n secondo luogo l a Germania Federale: e su questa scelta incidono non solo le caratteristiche e l'importanza della società capitalistica tedesca, ma l'affinità dell'autore con i l t ipo d i ricerche condotte i n particolare dall'Institut für Sozialwissenschaftliche Forschung di Monaco. Infine, l 'Ital ia, che compare in 'una duplice (e decisiva) funzione: come paese dell'autunno caldo, delle lotte degli operai immigrati, dei delegati, e come paese della piccola industria e tecnologia avanzata (e qui i l riferimento è in particolare all'Emilia). 2. l l rifiuto del determinismo Questa materia così ampia e multiforme si organizza però attorno a due poli (che si riflettono f in dal titolo del libro, che reca come sotto-titolo The Division of Labor in Industry): da un lato, l'analisi di t ipi operai, delle loro caratteristiche sociali oggettive e delle loro visioni del mondo (un termine «forte», l'esatto corrispondente d i Weltanschauung, non a caso scelto dall'autore); dall'altro l'analisi delle forme diverse che assume via via la divisione del lavoro nella fabbrica capitalistica e delle sue possibili tendenze di sviluppo. Un f i lo conduttore unisce questi due centri di interesse dell'opera, i l rifiuto del determinismo: sia nelle sue forme di «determinismo economico-tecnologico», per cui le leggi del mercato impongono determinate scelte tecnologiche e di metodi d i produzione, e queste a loro volta impongono univocamente i l t ipo di organizzazione del lavoro; sia nelle sue forme «economico-sociali», per cui la collocazione di una classe o strato sociale nei rapporti d i produzione determina univocamente la sua cultura e i suoi comportamenti. E' i n questo schema concettuale non-deterministico che trova spazio ed assume rilievo i l ruolo della politica, nelle sue varie di - mensioni, di azione e lotta collettiva come di scelte di governo (1). 3. Gli operai e le loro visioni del mondo 3.1. L'analisi dei diversi t ipi d i operai, su cui sono imperniati 1. Non a caso, un paragrafo del libro ha i l suggestivo titolo «The Ambiguities of Class and the Possibility of Politics», e vi vengono riprese, in forma più sintetica, considerazioni sviluppate più ampiamente ed esplicitamente dall'autore in un saggio dal medesimo titolo, comparso un paio di anni prima. Biblioteca Gino Bianco

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