Quaderni Piacentini - Nuova Serie - n. 12 1984

176 parte è pur vero che «orientamento storiografico e esito narrativo non sono» — secondo le parole di L. Canfora — «necessariamente in rapporto causale». Di questo complesso orizzonte metodologico, del dibattito sotteso come dell'approdo «ecumenico» che caratterizza l a storiografia più recente, ma ancora dell'intera parabola d i sperimentazioni vecchie e nuove conosciute dalla disciplina, forniscono un ampio resoconto critico e al tempo stesso analitico gl i ultimi due volumi de I I mondo contemporaneo (Firenze, La Nuova I tal ia 1983) dedicati a Gli strumenti della ricerca. La crisi dei grandi paradigmi L'impianto dell'opera si articola così, nelle proposizioni dei curatori (G. De Luna, P. Ortoleva, M. Revelli, N. Tranfaglia), dall'analisi dei paradigmi che hanno dominato la ricerca storica tra 800 e 900 fino alla crisi delle grandi filosofie della storia e al conseguente dispiegarsi d i quella fitta maglia di problemi epistemologici e metodologici, posti all'origine di una rifondazione integrale del rapporto con le fonti nonché di un'estensione qualitativa del campo degli oggetti di ricerca, per giungere infine ad investire gli stessi termini di confine con le scienze umane. Autorevoli sintesi di vasto respiro storiografico illustrano dall'interno, nella prima sezione Presupposti e tendenze curata da N. Tranfaglia, le tappe salienti di questo tortuoso e accidentato percorso. Cosi P. Rossi, nel saggio di apertura, rivisita i grandi paradigmi positivista-romantico-marxista — nella loro unificante accezione d i teorie generali della società, nella loro comune strutturazione intorno a un centro portante, un soggetto forte (l'umanità, i popoli, le classi) di volta in volta in grado di determinare attraverso variabili intrinseche ( i l processo di industrializzazione, l'autonomia delle nazioni, la lotta delle classi) i l corso della storia come progresso necessario. Mentre F. Tessitore, G. Marramao, K. Nield tratteggiano i luoghi della dissoluzione d i tal i paradigmi: l e tematiche weberiane intese come punto l imite della crisi del modello storicistico-idealistico, l'eclissi dell'idea di progresso nella Germania entre deux guerres i n quanto sfida aperta alla filosofia della storia d'impianto marxista, e infine l'epopea della Cambridge Modern History, come espressione più compiuta ma anche come segno dell'irreversibile declino dell'approccio positivistico-empirista. Le autoctone vicende della storiografia empirista anglosassone Biblioteca Gino Bianco

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==