Quaderni Piacentini - Nuova Serie - n. 12 1984

172 ostroncato o han fatto capire che, insomma, non valeva la pena, preoccupati di non rubare troppo tempo alle loro discettazioni sull'ultimo Verdone o sull'ultimo Celentano) i l film di Ermanno Olmi Camminacammina. Non è un capolavoro, probabilmente, ma è un bel film, che dice cose importanti ed evidentemente inaccettabili dal pubblico e soprattutto dai media. Più cristiano che cattolico, ricorda, alla fine del viaggio, due cose non indifferenti: i l tradimento delle chiesee il tradimento dei chierici. E se non vi basta, l'ipotetica stella cometaporta i nostri pellegrini davanti a un rudere in cui è si nato unbambino, ma siamo poi sicuri che è proprio il Salvatore? L'importante, dice Olmi,. èche è nato un bambino. I l mistero, il sacro, e i doveri che ne dovrebberoconseguirestanno tutti lì. Curioso, no?, chedebbaessereproprio il critico di una rivista di tradizione marxista e un tantino anarcoide a trovare lodevole Olmi e la sua pacata invettiva. Biblioteca Gino Bianco

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