Quaderni Piacentini - Nuova Serie - n. 12 1984

Bianca Guidetti Serra LE SCHEDATURE FIAT cronaca di unprocesso e altre cronache La cronaca delle schedature Fiat coglie una realtà sospesa tra passato eavvenire. Senza forzature retoriche o ideologiche, mette realisticamente a nudo qual era il vero governo delle relazioni industriali, negli anni del "miracolo economico" nella più grande, nota, celebrata fabbrica italiana. Ma non è solo la cronaca di una vicenda Fiat. E ' una storia—a suo modo esemplare, ma non certo unica—del modo in cui poteri pubblici scelgono gli interessi da tutelare, si associano ai poteri privati, alla parte più occulta di questi poteri. Nell'universo tolemaico costruito dagli schedatori Fiat tutto (o quasi) ruota attorno al far politica, al far politica a sinistra, all'essere comunista. Ma la linea di demarcazione non è solo politica. La buona condotta non è associata solo alla fedeltà ai partiti di centro e di destra o, meglio ancora, all'essere "apolitico". Se questo è l'indispensabile punto d'avvio, la normalità deve essere poi garantita dall'adesione piena agli altri tradizionali valori: la rispettabilità familiare, una morale sessuofobica, una religiosità di facciata. La stigmatizzazione nasce così da una separazione, dall'aver "avuto anche un aborto", dai "tiepidi sentimenti religiosi" o dall'aver dato al nonno materno "sepoltura civile con conseguente cremazione". La Fiat con le sue schede non sta sospesa su una società in cui fiorisce rigogliosa la pianta della non discriminazione, del rispetto per le idee e le opinioni altrui. La vicenda della Fiat non assume i caratteri dell'eccezione ma quelli del simbolo del funzionamento di un intero sistema istituzionale. Bianca Guidetti Serra non ha voluto che la sua cronaca fosse letta solo al passato. Con un'appendice, assai più appassionata dei capitoli precedenti, ci mostra quali vie continui a seguire la discriminazione, di quali nuovi pretesti riesca a valersi. Basteranno queste pagine o si sta accumulando altra materia per un cronista paziente? Stefano Rodotà Rosenberg&SelierEditoriinTorino Biblioteca Gino Bianco

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