Quaderni Piacentini - Nuova Serie - n. 12 1984

144 lisi recenti della prassi contemporanea della giustizia penale e criminale. Questo era senza dubbio uno degli scopi di Sorvegliare e punire, e i risultati non si sono fatti attendere. La frase «amministrazione della punizione» — che evoca un intero sistema di poteri, psicologici, pedagogici e medici, coinvolti insieme a giudici e polizia nell'amministrazione contemporanea della criminalità — riassume i n modo estremamente efficace un'opinione che si f a ormai strada da varie parti. Foucault, tuttavia, dà un nome alla punizione moderna più che offrirne una spiegazione convincente: quando si mette su questa via bisognaammettere che resta alle spalle di Parson, che all'inizio degli anni Cinquanta, in The Social System, aveva già avvertito la «medicalizzazione» degli strumenti del controllo sociale. DoveFoucault lascia più a desiderare, in conclusione, è proprio neimomenti in cui è più ambizioso: allorché cerca di dar vita a un discorsosulle nuove forme assunte dalle tecnologie del potere e dalla razionalità politica. L'idea di «società disciplinare», fondata su una estremaestensione del significato della prigione nella sua tesi originaria, è una suggestione più che una dimostrazione. C'è persino i l rischio che la disattenzione con cui Foucault conia slogan sul poteresapere e sul ruolo degli intellettuali nel mondo contemporaneo finisca con lo svigorire l'impatto delle sue indagini storiche. Queste posseggonoun'indubbia importanza come ricostruzioni della genesi e dei primi sviluppi delle scienze umane. Ciò che non è (ancora) stato definito è il rapporto tra la genealogia delle scienze umane e l'analisi del potere-sapere interno ai meccanismi disciplinari contemporanei. Biblioteca Gino Bianco

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==