Quaderni Piacentini - Nuova Serie - n. 12 1984

139 qualche altra occasione. Ma esistono anche analogie inconfondibili e inquietanti. Si legga quel che Foucault scrive sull'«umanizzazione» tardo-settecentesca del criminale, ossia i l recupero del criminale in quanto «individuo anormale»: Ladivisione costante tra normale e anormale, cui ogni individuo e sottoposto, riconduce fino a noi, e applicandoli a tutt'altri soggetti, il marchio binario e l'esilio del lebbroso (...) Tutti i meccanismi di potere che, ancora ai nostri giorni, si dispongono attorno all'anormale, per marchiarlo come per modificarlo, compongonoquelle due forme da cui derivano di lontano (16). 1balzi in avanti fino al presente, qui, son buttati là con una buonadose di noncuranza, e c'è quel «di lontano» che sembra sottolineare la distanza temporale. Ma i l brano preso nel suo insieme, e in realtà larga parte di Sorvegliare e punire, fanno pensare che, agli occhi di Foucault, gli anni attorno al 1800 costituiscano una vera e propria soglia, l'inizio di una nuova epoca nei rapporti di potere e in tutto quel che ne consegue. Varcata questa soglia, diviene possibile parlare di tutte le caratteristiche dell'epoca presente, anche di quelle di là da venire. E' possibile rinvenire un parallelismo tra questo atteggiamento equello degli studi «archeologici» di Foucault. Ecco le ultime parole di Nascita della clinica: Lacultura europea, negli ultimi anni del XVI I I secolo, ha delineato una struttura che non e ancora sciolta; si comincia appena a dipanarne alcune fila, che ci rimangono ancora così sconosciute che le prendiamo volentieri per meravigliosamente nuove o assolutamente arcaiche, mentre, da due secoli (non meno e tuttavia non molto più) hanno costituito la trama cupa ma solida della nostra esistenza (17). Qui, almeno per quel che riguarda «la trama della nostra esistenza», ogni distanza o diversità tra passato (pre-1800) e presente decisamente annullata. Foucault arriva anzi a suggerire che solo i mutamenti in corso nell'immediato presente permettono di capire la natura del continuum passato-presente; questo non è diverso da quello, ne è la semplice prosecuzione: Lamedicina come scienza clinica e apparsa in un insieme di condizioni 16. Ibid., pp. 217-218. 17.Naissance de la clinique. Une archéologie du regard médical, Parigi, 1963, trad. it. Nascita della clinica. I l ruolo della medicina nella costituzione delle scienze umane, Torino, Einaudi, 1969, p. 225. Biblioteca Gino Bianco

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