Quaderni Piacentini - Nuova Serie - n. 12 1984

136 cherendono utile la molteplicità cumulativa degli uomini accelerano il movimento di accumulazione del capitale (12). El'elenco degli elementi si potrebbe facilmente estendere. Nonavrebbe senso andare in cerca di argomenti causali qui (anche se talora i l linguaggio di Foucault cade in espressioni causali) perché l'impresa è diversa. Questo può non soddisfare un certo desiderio di spiegazione, ma del è esattamente l'intento di Foucault, di non rispondere a quel desiderio, e di fornire soltanto «documentazione». E' vero che i documenti (rappresentazioni storiche) sono disposti in un certo modo, chiaramente a fini polemici. Rispetto a questaaccusa, la risposta di Foucault è semplice, è che egli sta fornendo una ricostruzione; altri possono fare la stessa cosa, ed è disonesto o stupido pretendere che tutti possano o debbano fare di più. Non è il caso qui di prendere in esame tali pretese. I I merito maggiore delle genealogie di Foucault, almeno secondo la mia lettura, è di sviluppare la nozione centrale di «disciplina», in particolare nel descrivere le pratiche o i meccanismi della disciplina come forme di «pouvoir-savoir» (potere-conoscenza). Questo è veramente un passo in avanti. Allo stesso tempo non è chiaro quale ruolo svolgano la prigione o i l penitenziario nella storia più ampia della disciplina. Senza dubbio la «disciplina» si inscrive nella forma della prigione; ma è necessario che la prigione svolga una parte centrale o esemplare in un'analisi dei meccanismi disciplinari? Si potrebbe fare una sceltamigliore prendendo un'altra istituzione come il caso esemplare della «disciplina»? Questo è un problema serio, perché se la prigione non fosse un esempiocentrale (in un senso o nell'altro) della disciplina, sarebbe difficile per Foucault, una volta generalizzata la nozione di disciplina attraverso il corpo sociale, chiamare questo risultato la società carceraria. Non è tanto una questione di etichette, ma di che posto occupa precisamente la prigione in una spiegazione della disciplina e dell'emergere delle scienze umane; rispetto all'argomento di Foucault, questo è un problema cruciale, a cui solo in parte si è risposto (13). 2. L'argomento della «diffusione» è più complicato da trattare. Il problema è in parte dovuto a una fiacchezza nello scritto di Foucault. Egli descrive i meccanismi disciplinari ( in particolare i l panopticismo) in termini molto rarefatti i n un modo che veramente 12. Ibid., p. 240. 13. Ibid., pp. 799-80. Biblioteca Gino Bianco

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