Quaderni Piacentini - Nuova Serie - n. 12 1984

FOUCAULT E LA GENEALOGIA DELLE SCIENZE UMANE Michael Donnelly Negli ultimi decenni, Michael Foucault ha pubblicato una serie di libri importanti e controversi sulle «scienze umane». Sono tutti in forma di storie; cioè, trattano l'emergere storico ed il primo sviluppo delle rispettive scienze, particolarmente nel periodo attorno alla fine del XV I I I e all'inizio del X I X sec. Foucault ha svolto «discorsi» storici sulla follia, sulla malattia e la normalità, sul delitto e i l castigo, sulla sessualità, e su molto altro ancora. I libri che trattano di questi argomenti prendono la forma di «storie», ma sono molto lontani da come viene scritta la storia nel modo convenzionalmente professionale. Esprimono anche posizioni molto radicali. Questi due fatti hanno dato luogo a una considerevole confusione e ad equivoci attorno ai libri di Foucault, sia tra gli entusiasti che tra i detrattori, oltre a dar luogo anche ad alcune critiche sane. Senza dubbio c'è ancora bisogno di discussione, prima che i l lavoro di Foucault diventi generalmente accessibile. Intendo discutere qui due aspetti del lavoro di Foucault, e rivolgere ai testi due gruppi di domande: 1. Perché, dati i suoi interessi filosofici per lo statuto delle scienzeumane, le ricerche di Foucault sono storiche (oppure, per chiamarle con i l termine che Foucault oggi preferisce, «genealogiche»)? PerchéFoucault ha fatto ricorso alla storia come metodo privilegiato? 2. Come può Foucault affermare che le sue genealogie delle scienze umane significano «scrivere la storia del presente»? In altre pärole, come fa a passare dalle storie delle scienze umane alle descrizioni del loro ruolo nella società contemporanea? Oppure, per prendere l'articolazione più elaborata del suo punto di vista, in Sorvegliare e punire, come fa Foucault a passare dalla descrizione della «nascita della prigione» (in un racconto centrato sugli inizi del X I X sec.) alla BibliotecaGinoBianco

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