Quaderni Piacentini - Nuova Serie - n. 12 1984

124 smocomunque piuttosto in crisp ma dalla psicologia repressiva dell'industrialismo, che riduce il cittadino a consumatore e lo bombarda con le immagini di una gratificazione totale e immediata. Lapsicoanalisi ha molto da dire su quella psicologia, e, più in generale, sui rapporti tra struttura sociale e struttura della personalità. Quello che può dire, tuttavia, non convalida l'assunto per cui la liberazione consiste nel ripudio dei legami della famiglia o nell'introduzione di un nuovo sistema collettivo di educazione infantile. Freud non può essere chiamato all'ultimo minuto a convalidare una vecchia teoria critica dell'autorità patriarcale, che da tempo è sopravvissuta a qualsiasi utilità che potesse aver mai rivestito. I l valore dellesue idee per la teoria socialeconsiste nella radicalità con cui esse sfidanoogni tipo d'ideologia. in generale, siamo ben lungi dall'aver assimilato tutte le implicazioni della psicoanalisi in campo politico esociale. I l primo passo da compiere, naturalmente, sarebbe quello di smettere di appropriarsi dei concetti freudiani per difendere delle posizioni politiche preesistenti, ma di capire che la psicoanalisi mette in evidenza la necessità di ripensare tutte le vecchie posizioni, e di formularne una nuova: una nuova visione della società e della democrazia. L'eredità di Freud rappresenta un corpo di conoscenze molto più radicali di quanto la maggior parte dei radicali abbia mai intuito. (traduzione di Carlo Oliva) Biblioteca Gino Bianco

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