Quaderni Piacentini - Nuova Serie - n. 12 1984

si può ritrovare anche nella storia della vita e della morte d i Gesù, che Marcuse interpreta come lotta contro le leggi patriarcali in nome di un principio d'amore, una lotta tradita dagli apostoli che deificano il Figlio accanto al Padre e codificano i suoi insegnamenti i n una nuova legge oppressiva (5). Dorothy Dinnerstein, come Marcuse , considera la teoria freudiana dell'orda primitiva come una «descrizione emblematica delle pulsazioni del cuore stesso della ribellione», anche se l a sviluppa, sostenendo che i f igl i s i sottomettono al padre non soltanto per v ia della propria ambivalenza, ma perché «i l patriarcato resta un r i fugio psicologico» rispetto al la prospettiva, ben p i ù terrificante, de l dominio della madre (6). Juliet Mitchell, analogamente, trova in Mosé e il monoteismo «la storia delle origini del patriarcato». Secondo le sue teorie «i fratelli s'identificano con i l padre che hanno ucciso... i l padre, così, diventa molto più potente in morte che in vita: è la sua morte che fonda la storia umana» (7). La teoria dell'orda primitiva affascina la nuova sinistra che pure ammette che è «speculativa» e «simbolica», perché collega con particolare vividezza la sfera sociale e quella psicologica, e sembra spiegare il modo con cui i l complesso d'Edipo, e con esso l'intero apparato del potere patriarcale, si trasmette da una generazione all'altra (8). I l mito (o la teoria) d i Freud fa risalire i l complesso d'Edipo all'alba della storia umana e contribuisce a definire i l bisogno di una rivoluzione culturale che sia qualcosa d i più d i un puro cambiamento di potere e d i istituzioni, e infranga l'alternarsi stesso di ribellione e sottomissione. Il modello strutturale di Freud La critica della famiglia patriarcale, naturalmente, non si fonda in via esclusiva, e neanche in via primaria, sulla teoria dell'orda pri5. Eros e civiltà, cap. 4. 6. Dorothy Dinnerstein, The Mermaid and the Minotaur: Sexual Arrangements and Human Malaise, New York, 1976, pp. 185-189. Secondo la Dinnerstein (p. 180) la teoria dell'orda primitiva spiega «la trappola centrale del dispotismo patriarcale: quella possibilità d'auto-inganno che da allora ha fatto si cheogni rivoluzione contro la tirannia desse vita a una nuova tirannia». 7. Juliet Mitchell, Psychoanalysis and Feminism, New York, 1974, p. 403. 8. Mette in guardia contro i l carattere «speculativo» e «simbolico» della teoria di Freud sulle origini della civiltà la Mitchell, cit., p. 402. Cfr. anche Eros e civiltà, cap. I I I . Biblioteca Gino Bianco

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