Quaderni Piacentini - Nuova Serie - n. 12 1984

113 menticare che questo concetto ha una lunga storia, che risale a ben prima di Freud, e che ha continuato a svilupparsi indipendentemente da Freud. Sin dalle origini, inoltre, aveva una spiccata sottolineatura femminista e socialista. Gli studi di Bachofen sul diritto matrilineare, quelli di Lewis Henry Morgan sulla terminologia di parentela arcaica, l'analisi di Engels sui rapporti tra famiglia, proprietà privata estato mettevano tutt i i n discussione l'universalità della monogamia, e supponevano che questo concetto avesse avuto origine con la soggiogazione sociale della donna. Da allora, i l mito delle origini matriarcali ha sempre esercitato i l suo fascino sul femminismo, anche se gli antropologi l'hanno da tempo abbandonato. Ma anche senza i l corollario di una fase matriarcale dello sviluppo sociale precedente aquella patriarcale, l'idea per cui le origini dell'oppressione vanno cercate nella famiglia continua ad essere largamente accettata nella sinistra, soprattutto perché sembra spiegare l'esistenza e la persistenza dei caratteri «faustiani», della tendenza all'acquisizione, all'aggressione, al dominio. Non soltanto la sinistra radicale, ma tutta la cultura politica progressista sono state profondamente segnate dalla rivolta contro i l potere patriarcale, largamente screditato, di preti, poeti e re per diritto divino, e la critica della famiglia resta una delle espressioni ideologiche più durature di questa rivolta. I l sogno stesso di una «fratellanza» rivoluzionaria, connaturato alla creazione dello stato moderno sin dai tempi della rivoluzione francese, deriva la sua energia emozionale della tensione tra ribaltamento e ricostruzione di un'autorità patriarcale. Considerando i l numero degli stati moderni che hanno avuto origine con una rivoluzione, non bisogna sorprendersi se tanti pensatori hanno associato le origini stesse della civiltà a un atto di ribellione contro i l padre, seguita da una reimposizione in nuove forme della sua autorità. La stessa teoria freudiana dell'orda originaria fa propri molti aspetti di questo sogno rivoluzionario, e delle precedenti teorie degli antropologi del diciannovesimo secolo. Non soltanto implica la famiglia alle origini di una civiltà repressiva, ma spiega chiaramente, per la prima volta, i l sottofondo psicologico di questo concetto, stabilendo un rapporto tra famiglia e storia politica. I l figlio abbatte i l potere del padre ma introietta la sua autorità e la re-impone a donne e bambini. La rivoluzione originaria, così, diventa i l prototipo di tutte le «rivoluzioni tradite» venture. La rivolta del figlio rompe per un momento la «catena del potere», come la chiama Marcuse, poi «la nuova libertà viene a propria volta soppressa, questa volta da una propria autorità e da una propria azione». Questo «ritmo di liberazione e dominio», una volta stabilito, si ripete per tutta la storia: lo Biblioteca Gino Bianco

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==