Carlo Pontani - Strade ferrate negli Stati della Chiesa

36 opera emincntrmentc utile sia rispetto all'universale interesse sia di chi sarà a prcndcrne il carico. Ed è per la convinzione di questa pubblica c privata utilità, che desideriamo pure che una tanta impresa sia tulla sostenuta dai nostrali di qualunque classe, che qualunque classe si potrebbe con savi proponi• men ti chiamare all 'opera, il ricco con la copia de' suoi riposti tesori, -l'artefice cd il povero con l'obolo risparmiato da suoi giorna lieri guadagn i ( 1). Se non che questo argomento noi lascieremo inticro agli economisti , che si accomoderannoa trattar Ja causa di queste nostre strade, onde promuovcrla col massimo in teresse di tutle nostre provincie. Quindi ci limiteremo a dire ancora alcune parole sulle altre strade possibili che si possono aprire tra noi onde comunicar con le vicine genti dd regno delle due Sicilie c dell a Toscana; strade, che meno interessando il commercio, possono per avventura sembrare d'un ordi ne secondario, ma considerale altronde le circostanze de' luoghi, c qual'è Roma posta nel centro dcHa grande liuea che F irenze a Na poli congi unge, possono anch'esse addivcHirc eminentemente vantaggiose a qualunque ne assumesse l'impresa. STRADA DA FIRENZE A ROMA Appoggiato sempre agli studj fatti dal cav. San-Fermo il signor Pclilli ci vien r<~gionaudo rlue andamenti che si potrebbero prendere arl esame per una tale strada. Il primo sarebbe da Firenze gi rando superiormente con rimontar val d'Arno (•) Ecco ch e il proggelto del princ ipe Conti più la rga ment e ch e non potevamo ~pera1·~, par che yog l~a la cosa avviare con questo s tesso nostro mtendnnento. G iona s1a dunque all' illus tt·e promotore che h a sa puto ri vo lge re il ge neroso pensiero, onde l ' opera delle nostre s trade ferra te frullo sia di naziona le concorrenza ed 'impe <>no · . h . d ti 1 COSI c ~ un g10rno polen o rencle1' largo prodotto, qu es to nou c i venga carp1to. da stranieri .capi ta lis ti, o sì pure non arrivi tardameote dopo l.o spe1·.1me~1to de l p1ù funesto aggiotaggio1 ma si diffonda tutto a s~JJ,~vo dt lio1 popolo romano, e lo riceve remo benedicendo a ma rrnan '.m' che seppero ispirarci morali sentimenti di economia c ris~armw onde .ùar.effe t~o a ll a 9Tand.issima impresa che si discorr e. Con ~nolto .dcs'd~~~u 1101 atten~'an:10 1l pr~messo volume del principe Conti JU cut a mpwmentc vcrra dJscorsu d suo proggcllù c crediamo pe1·

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