Carlo Pontani - Strade ferrate negli Stati della Chiesa

32 dell' Umbria nel più popolato suo centro, poi del P atrimonio fmo a metter capo in Roma sopra tutte ci ttà dello s tato pontificio popo latissima, può senz'a ltro ri guardo contare il sa luto di tanta gente, quanta ne abbiamo dato a ll ' Emi lia; tanto meglio, che una tale strada passa ndo per luog~i' non meno frequen tati de ll 'Em il ia, mette ad un modo su llo s tesso porto di mare che è Ancona . Per ques to rispe tto adunqu e non anflremmo gran fallo errati dal vero, se ponessimo a questa strada l'identico prcsuntivo movimento di genti e di merci che ci piacque accennare per l'Emilia. Se non che per la strada romana vi hanno dlle -gravissime circostanze che mostrano voler sensibilmente accrescere un tale presuntivo. La prima è il bisogno che ha Roma di tutti i generi comestibili di prima necessi tà, quali vengono sopperitc pcl maggior consumo dalle proviucie della Marca, dcll'Umbria, del Patrimonio. Sono questi olio, vino, bestiame bovino, c porcino, polli, grano, legumi, cana pi, lini, c per le manifa tture, sete, lane, ed altre molte cose, che tutte non tornano dove rsi accennare; generi tutti altronde, che ' ' ogliono essere accompagnati da' loro venditori per sostenerne sull a nostra piazza il mercato. Una statistica ben fa cile a polersi compil are di tutti carri che percorrono le diverse strade F lami nia e Cassia per arrivare fino a Roma carich i di mercanzie, ed altri generi, di tutto il bestiame ed uomini per esse avviato verso la stessa ci tlà farebbe conoscere che a molle, c molte migliaja ascenderebbero e viaggia· tori e tonnellate di merci, che ad un'ora avviata la nuova s trada~ tutti p<>r essa sarebbero convogliali fino a Roma. L'altra circosta nza consiste nelle grandi fi ere che si fanno ai nostri porti suH'Adriatico. La fi era di Seni gallia per esempio da tutte nazioni chiama merci , e negozianti: li chiama dall'Oriente~ li chiama dall'Occidcnte.Ma quelli dell'Occidente nel presente s tato di cose sono adesso ridotti a dover percorrere tutto il Mediterraneo per quanto è Iuuga l'Italia, tentare il passaggio tra l'Italia stessa c la Sici lia, c su spingc1·si per gran tratto de ll 'Adriatico. Però fa tta la s trada da Ci vitavecchia ad Ancona, chi non sarebbe che in occasione della delta ficrn piuttostochè sottoporsi a quell'immenso giro non yolcsse

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