Canzonette del senator Lodovico Savioli bolognese tradotte in latini versi

( 95 ) il mnito trov3vasi con qu~lcuna delle sue fJvori _ re. Avvedutasene Giunone la punì, condannandol a a non parlar più , se non fosse interrogata , e a non rispondere alle interr ogazioni, se non con poche sillabe, ed allontanandola dal Ci elo. Invaghita clel bel Narciso, e da lui disprezzata, si mirò nel fondo dei boschi , e non abitÒ più che le spelonche , e le balze • EGIDA. v. PALLADE. Ecroco , o EG1U4:0, cioè Portatore di Capra dal greco a ix , capra, ed echein, port~~re , tenere. Dasçi a Giove quesro soprannome, perche nuclrito dali:& Capra Amaltea si valse del l a pelle di quella per coprirne il suo Scudo. EtEN.A. . Figlia di Giove , e di Led~ celebre per la sua bellezza non me_,no, che per la sua. infedeltà al Marito Me~telao). prescelto da T indaro di lei supposto Pad:e frai molti ss imi concorrenti alle sue Nozze. V. PARIDE. EMoNIO , cioè di Ttssnglia. V. PELEO. ENDIMIONE , Figlio di Etlio, e di Caliee, e Nipote di Giove, che lo ammise in Cielo, di dove fu poi discacciato per aver perduto il rispetto a Giunone, e condannato ad un lungo sonno in una spelonca d el monte Latmo nella Caria • Durante quesro sonno , l a LuntJ , o Dia11a veniva a visitarlo tut~ te le nott i, e n' d 1ht'.· cinquanta Figlie. ed un Figlio chiamato Eto/o;. 'V. A-r TEONc • ENEA, Figliuolo di .Ancliise. e di Venert . V. DmoNR; EREBO. v. DIRE . ERMAFRODITO, Figlio Q i Venere, e di Mercurio. Menu e un giorno b3gnavasi in una fontana, alla q:ta· le presiedeva la .l'iinfa Sn. lrn11ce, fu da questa sor·

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==