Antonio Saffi - Il rapimento di Elena

VaglteZ?.a : or tlr lla chioma i bei cineinni Contempla, or delle luci la vi••e21.a , E il candor delle guance: alfin proruppe ; Ospite mio. •1ual terra , di', quali avi Sortist i ? Veramente alle scmbian~e :Mi rassembri uat divino. E il giovinetto A rioconlro così : son Dardanìde, Da Priamo soo , di popoli pastore , Dell' Asia •·eggitor : nè mi do \'3nto D el nascer mio; daè pa·egio altro maggior«! In me si trova; poi che il sommo Giove .!\li pose a giudicare al ta contesa Jnfra tre Dive: ond' è che di beltade Assegnati a Ciprigna i primi ono.-i , Come premio dlviM a me promise Elena argiva in dono , che trapassa In umana bellezw ogni altra donna, A te venni , •·cina , e dell' infido ro.are i perigli impavido affrontai , Quanto mi Iarda di vedere io fatti Tanta promessa ! or miei desiri adempi , Striogiam le n~re, e appo Ciprigoa grandi Avrai gruie. Timor di Menelào Non ti prenda , saranno in tua dif~>Sa Gli Dei, che leveranno in tuo soccorso E Priamo , e Pari , ed i Trojani tutti . Si nel caldo d' amor già fiammeggiata Perorava il garzone ; e la reina.

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