Antonio Saffi - Il rapimento di Elena

Dentro delle cui vene occultamente Tutto il foco di Venere scorrea. Vergognosetta gli occhi in terra affissi. Parola non moreva: indi soave Riprese: Ospite caro. già da molto Bramo ' edere la turri w T roja, Che mura tiene dalle man divine. Or s' è voler del Ciel , teco m' adduci , Che Menelào, non fia , di ciò s' adiri o.· anche sappia, che felici i giorni ' E in istato regale in Il io traggo. Amica intanto discendea la notte, E il Po·iamide la diletta al lido Menando, ebro di gioja, a' venti sciolse Le vele. E già buon tratto navigato , E già cl' Il io in veduta , in fra le grida De' T eucri giubilanti , il porto afferra. Oh ! stolte genti , godete, godete Del redittivo cittadino; io breve Si mutet·à la gioja io duolo, e in pianto ; Ed allor vi pao·rà di quanti mali Il rio navi! fu carco : ma fia wrdi; Chè ad uom d1e lascia la diritta via Segue castigo, e inutil peoitcnza.

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